I segni del cuore - CODA, tutto quello che c'è da sapere sul film candidato a 3 Oscar

Scopriamo I segni del cuore - CODA, il film di Sian Hede che dopo il trionfo al Sundance e ai SAG Award punta agli Oscar 2022

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I segni del cuore - CODA ha appena vinto due SAG Awards, entrando prepotentemente nella corsa agli Oscar 2022 per il premio più importante - quello a miglior film - e anche per le altre due categorie in cui è stato nominato: miglior attore non protagonista (Troy Kotsur). Manca un mese agli Academy Award, e i giochi sono assolutamente aperti, ma intanto scopriamo questo remake americano del film francese del 2014 La famiglia Belier che in Italia purtroppo non ha avuto l'opportunità di uscire al cinema ma è arrivato direttamente in digitale on demand e in home video il 2 febbraio (non è disponibile in streaming incluso in qualche abbonamento).

I segni del cuore - CODA: la trama

Ruby Rossi (Emilia Jones) non è una liceale qualunque: le sue giornate iniziano alle 3 del mattino, su una barca da pesca, a fianco di suo fratello maggiore Leo (Daniel Durant) che, come papà Frank (Troy Kotsur) e mamma Jackie (il Premio Oscar® Marlee Matlin), è sordo. Ogni giorno, prima di andare a scuola, Ruby viene sbeffeggiata dalle altre studentesse… ma a lei poco importa. La sua più grande passione è il canto e di talento ne ha da vendere, tanto da prepararsi all’audizione di una prestigiosa scuola di musica. Presto si troverà di fronte a un’importante scelta: aiutare la sua famiglia… o inseguire i propri sogni.

I segni del cuore - CODA: i protagonisti

I segni del cuore - CODA racconta la storia di una famiglia composta in gran parte da persone sorde. Nel film originale diretto da Éric Lartigau gli attori coinvolti non erano sordi e comunicavano in lingua dei segni francese, mentre nel remake scritto e diretto da Sian Heder è stata prestata molta attenzione alla verosimiglianza. Come ha spiegato uno degli attori ai SAG, la produzione ha "combattuto per coinvolgere attori realmente sordi per interpretare personaggi sordi, creando un’esperienza realistica". Ecco quindi che attori come Marlee Matlin, Troy Kotsur e Daniel Durant sono tutti sordi, mentre la protagonista Emilia Jones no. Insieme, comunicano con la lingua dei segni americana, che è stata utilizzata anche durante il discorso di accettazione dei SAG. Marlee Matlin vinse l'Oscar alla miglior attrice nel 1987 per Figli di un dio minore: fu la prima e unica attrice sorda a vincere il premio. Successivamente ha vinto un Golden Globe e quattro Emmy. Ieri Troy Kotsur è invece entrato nella storia diventando il primo attore sordo a ricevere un SAG Award.

La distribuzione al cinema e in streaming

Il film è stato presentato all'inizio del 2021 in concorso al Sundance Film Festival con una proiezione virtuale, ed è stato subito acclamato dalla critica. Vincitore del gran premio della giuria, del Dramatic Audience Award e di un premio speciale della giuria per il cast d'insieme, oltre che del premio per la miglior regia, I segni del cuore - CODA è stato poi comprato da Apple per ben 25 milioni di dollari. Successivamente, lo streamer lo ha lanciato nei cinema americani e su Apple TV+ il 13 agosto. Il lancio in sala ha permesso alla pellicola di essere presa in considerazione per gli Oscar, dove è stata nominata come miglior film, miglior sceneggiatura adattata e miglior attore non protagonista.

In Italia non è distribuito da Apple, ma da Eagle Pictures: non è uscito al cinema, ma direttamente in home video e in digitale il 2 febbraio. Non è disponibile in streaming, se non a pagamento su Apple TV+ e Chili.

I segni del cuore - CODA: recensione

Siamo ormai così assuefatti alla formulaicità senza ispirazione di tanti film “mordi-e-fuggi” (soprattutto in ambito teen/coming of age), schematicamente funzionanti ma svuotati di qualsiasi tipo di emozione, che quando ci passa davanti agli occhi un film tanto (ma tanto) semplice ma così genuinamente commovente come I segni del cuore ci ritroviamo improvvisamente senza difese, travolti da un’ondata di amore per un cinema dell’innocenza che davamo ormai per disperso.

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