I Premi Particolari 2008

Qual è stata la miglior prima mezz'ora di un film del 2008? E l'attore più sottovalutato? O il plagio meno denunciato? E il titolo più sopravvalutato? Scopriamo questo e altri riconoscimenti anomali...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Prendetelo, ovviamente, come un gioco. Di fronte a tutte le classifiche che leggiamo attualmente, mi è venuto da pensare di volerne fare una con categorie decisamente strampalate. Tuttavia, è anche un modo per omaggiare (ma anche per stroncare) artisti che magari non sono comparsi nella mia top ten. A questo proposito, va detto che viene citato anche Il curioso caso di Benjamin Button, titolo che non ho fatto in tempo a inserire nella mia top ten del 2008 e che quindi troverete in quella del 2009.

Miglior prima mezz'ora
Il divo. Come avevo scritto all'epoca, Paolo Sorrentino sarebbe uno dei maggiori registi al mondo, se dei film considerassimo soltanto le prime mezz'ore. In questo caso, il modo in cui mette assieme tante vicende diverse legate al divino Giulio è incredibile ed entusiasmante. Il tutto, creando una figura quasi più mitica che politica, con battute folgoranti e immagini straordinarie. Se solo Sorrentino (come buona parte del cinema italiano) capisse l'importanza di una sceneggiatura più regolare e costruita bene...

Menzione d'onore: Il curioso caso di Benjamin Button, Milk

Miglior plagio non dichiarato (e non denunciato)
Vicky Cristina Barcellona con Jules e Jim. Preciso subito, rispetto a certe porcate recenti di Woody Allen, come l'inguardabile Scoop, Vicky Cristina Barcellona è decisamente un passo avanti. Merito degli attori, tra cui gli ottimi Penelope Cruz, Rebecca Hall, Javier Bardem e Patricia Clarkson. Detto questo, è incredibile che la critica che trova spesso riferimenti assurdi non abbia parlato chiaramente e a lungo del debito che il film deve a Jules e Jim. Ma come, un triangolo che funziona solo quando sono presenti tutti e si disfa quando rimangono marito e moglie? E le tentazioni suicide/omicide del personaggio di Penelope Cruz? Almeno, Allen poteva evitare di girare le scene in bici in maniera identica a come aveva fatto Truffaut quasi cinquant'anni fa...

Miglior attore sottovalutato dell'anno
Brad Pitt. In Burn After Reading era nettamente il migliore all'interno di un cast stellare. In Il curioso caso di Benjamin Button, offre una performance superlativa in un ruolo complicatissimo (giovane mentalmente quando è vecchio fisicamente e viceversa). Certo, per la critica 'seria' magari non sarà il massimo citare un attore che compare tanto sulle copertine e magari per ragioni di gossip. Ma la realtà è che Pitt migliora con l'età e come Angelina Jolie non ha paura di affrontare ruoli rischiosi. Chissà cosa ci riserva il futuro...

Miglior contributo artistico in un film (e di due artisti non ancora acclamati)
Claudio Miranda e Donald Graham Burt (direzione della fotografia e scenografie de Il curioso caso di Benjamin Button). Il primo è un'autentica rivelazione. Finora, si era occupato soltanto della fotografia di A casa con i suoi (non proprio un prodottone epico complicatissimo), mentre aveva collaborato in varie funzioni minori a diversi titoli di David Fincher.
Anche il secondo non ha una lunga e prestigiosa carriera, almeno fino al lavoro due anni fa in Zodiac. Possiamo tranquillamente dare per scontato che, da questo momento in poi, verranno considerati tra i migliori nel loro settore. Una candidatura agli Oscar per entrambi è scontata, magari anche qualcosa in più...

Film più sopravvalutato
L'ospite inatteso. The Millionaire ci stava bene, così come Gomorra. Ma, almeno, posso capire perché tanti hanno amato questi due titoli, uno perché è ultrafurbetto, l'altro perché è ultrarigoroso. A questo punto, allora vado con L'ospite inatteso. E' vero che anche qui le ragioni posso arrivare a capirle (politica, politica e politica), ma non essendo categorie artistiche non posso accettare che una storia così scarna e senza contrasti venga acclamata come un mezzo capolavoro. Povero cinema indipendente americano...

Menzione d'onore: La classe, Rachel sta per sposarsi

Budget più sprecato
Miracolo a S. Anna. Di film costosi e che buttano nella spazzatura i soldi ogni anno ce ne sono tanti. In questa ricca categoria, direi che il posto d'onore se lo guadagna Spike Lee, che evidentemente ha visto tutto come una vacanza e ha cercato di girare in più posti possibili. Era proprio necessario girare a Piazza del Popolo? E le scene moderne a New York (che partono peraltro dal presupposto assurdo di una persona che va al lavoro con la pistola e che ammazza uno che lo aveva tradito tanti anni prima)? E comunque, come è possibile spendere 45 milioni di dollari con una sola scena di combattimento importante (e neanche tanto spettacolare)?

Menzione d'onore: Speed Racer, Ultimatum alla terra

Film che non ha trovato il pubblico che cercava

Tutta la vita davanti. Non è tanto questione di incassi, assolutamente decenti (quasi 4 milioni di euro). Il problema è che quando si fa un film sui giovani precari e poi in sala ci vanno i cinquantenni (che ovviamente piangono sulla sorte dei giovani, ma di ritoccare le loro pensioni a favore delle nuove generazioni non ci pensano minimamente), forse si è sbagliato qualcosa. Perfetta metafora di un'Italia che difende i privilegiati/intoccabili e trascura chi è meno fortunato...

La miglior promozione di un film...
Verrebbe da dire Il cavaliere oscuro, che è diventato il film più visto nel 2008 nel mondo. O Mamma mia!, ossia come trasformare un musical mediocre a livello cinematografico in una pellicola imperdibile. Ma forse il risultato più sorprendente è quello di chi ha curato il marketing di Operazione valchiria, un titolo che a un certo punto rischiava di diventare il flop dell'anno e che invece dovrebbe almeno recuperare i soldi spesi (almeno se andrà bene all'estero). Lode a loro e complimenti a Tom Cruise per aver raddrizzato una nave che stava sbandando pericolosamente...

...e la peggiore
Si possono sbagliare tante campagne pubblicitarie, magari anche per ragioni accettabili. Quello che però è avvenuto con Sette anime ha dell'incredibile. Un regista e una star che cercano di raccontare una storia misteriosa e di tenere nell'incertezza il pubblico fino a pochi minuti dalla fine (anche se, va detto, la primissima scena del film non è proprio una genialata). Intanto, l'ufficio marketing/stampa americano comunica da mesi una sinossi che racconta tutto il film. Non ci credete? Date uno sguardo alla nostra scheda (magari se avete già visto il film), fatta ormai tantissimo tempo fa. Sembra uno spoiler a tradimento di chi ha visto la pellicola in anteprima. Invece lo sapevano tutti. Boh...

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