I migliori libri di cinema

Quali sono i migliori testi che parlano di Hollywood e dintorni, rivelandoci i segreti e i retroscena del mondo del grande schermo? Ve ne proponiamo cinque importanti e prestigiosi...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Cosa deve avere un libro di cinema per risvegliare il mio interesse? Con una battuta, direi che non dovrebbe essere italiano, perché quasi tutti i libri che vengono prodotti nel nostro Paese sono una sorta di psicanalisi autoriale, magari interessante per una o due pagine, ma decisamente insostenibile per 300. Meglio, molto meglio i volumi americani che raccontano la storia di un film, di un regista o un realizzatore, cercando di descrivere il contesto in cui è maturata una pellicola. Ecco allora una lista, decisamente personale e tutt'altro che esauriente, di cinque titoli importanti, di cui purtroppo solo due disponibili in lingua italiana. Per chi volesse approfondire, può andare a questa pagina...

5 - Final Cut
Nel 1980, Michael Cimino veniva dal grande successo de Il cacciatore, trionfatore agli Oscar e in grado di far entrare nell'immaginario popolare la roulette russa. Insomma, un regista con cui tutti volevano lavorare, a qualsiasi condizione. Come rivela Steven Bach, all'epoca uno dei dirigenti della United Artists, le concessioni per I cancelli del cielo furono troppe. Un budget che, dalla decina di milioni di partenza, arrivò ai 42 finali, con tante spese folli e anche un tentativo del regista di truffare lo studio. Fino ad arrivare al momento migliore, quando i vertici stanno per vedere per la prima volta il film e Cimino spiega loro che probabilmente ci sono quindici minuti da togliere. Peccato che si trattasse della versione di 5 ore e 25 minuti! Ah, se vi chiedevate da dove deriva il nome di questo blog...

4 - Hit and Run
Jon Peters e Peter Guber sono forse i dirigenti più famigerati della storia di Hollywood. Ma cosa hanno fatto per meritare questo titolo? Beh, hanno preso in mano la Columbia quando il colosso giapponese della Sony acquistò lo storico gruppo di Hollywood per dar vita ad una multinazionale dell'intrattenimento senza confronti. L'esperienza dei due? Se almeno Guber vantava un solido passato come dirigente, Peters aveva iniziato la sua carriera cinematografica come parrucchiere-amante di Barbra Streisand. Dopo un periodo passato alla Warner (in cui si occuparono anche del primo Batman, all'epoca il film di maggiore successo della storia), la Sony non badò a spese (con tanto di salatissime penali per strapparli al loro precedente incarico) per averli. Il risultato? Pellicole storiche, ma purtroppo per i costi andati fuori controllo e gli incassi non all'altezza, come Hook, Bugsy, Hudson Hawk e il disastroso Last Action Hero. Senza contare accordi costosissimi con importanti attori e realizzatori (che poi non diedero i loro frutti) e tante spese folli per soddisfare il proprio ego. Un trionfo, insomma...

3 - Easy Riders, Raging Bulls
Gli anni settanta sono stati il periodo migliore di sempre per il cinema americano, a parte gli anni trenta. Se c'è un libro che affronta completamente il decennio e che ne è diventato un simbolo perfetto, è proprio questo. Peter Biskind è stato criticato da alcuni (soprattutto i protagonisti) per aver enfatizzato molti aspetti privati dei maggiori registi hollywoodiani, tra cui Coppola, Scorsese, Friedkin, Bogdanovich e Hal Ashby. Ma in realtà è indubbio che il forte consumo di droghe e la vita sregolata di tanti realizzatori-star siano stati elementi decisivi, nel bene e nel male, per l'indirizzo che ha preso la loro carriera. D'altronde, non può certo essere un caso se George Lucas e Steven Spielberg, che non hanno avuto cedimenti nella loro attività, fossero gli unici a non scivolare in certe tentazioni chimiche. Importante anche per scoprire come tanti presunti 'ribelli' fossero in realtà a caccia di soldi. Disponibile (dopo attesa incredibilmente lunga per un titolo così acclamato) anche in italiano...

Fine prima parte - la seconda uscirà venerdì 11 luglio

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