I migliori e i peggiori mockbuster targati Asylum

Asylum è sinonimo di film a basso budget girati per sfruttare il successo di questo o quel blockbuster: vi raccontiamo quando è andata bene (e quando no)

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Se andate su Prime Video in questo preciso istante e cercate “L’alba del giorno dopo” vi troverete davanti alla locandina dell’omonimo film di Roland Emmerich del 2004; se scavate un po’ tra i correlati ne scoprirete uno che si chiama 2012: Ice Age e che è probabilmente l’apice della faccia tosta della Asylum, una delle case di produzione indipendenti (questo il loro sito) più assurde di tutta America.

Asylum, una storia di plagi

Fondata nel lontano 1997 da David Michael Latt insieme a due ex pezzi grossi di Village Roadshow Pictures, la Asylum si è fatta un nome in questi ultimi anni soprattutto grazie alla saga di Sharknado (qui la recensione dell'ultimo capitolo) e in misura minore a Z Nation. La sua storia, però, inizia in tutt’altro modo: i primi anni della Asylum sono dedicati alla produzione di film sì a basso budget e pensati per il mercato home video, ma anche originali e d’autore (tra i primissimi collaboratori c’è per esempio il compianto Stuart Gordon).

La svolta arriva nel 2005 con l’uscita di H.G. Wells’ War of the Worlds, lo stesso anno della Guerra dei mondi di Spielberg: Blockbuster ordina un’enorme quantità di copie del film Asylum, e Latt capisce di avere appena inventato un business. Nasce così il mockbuster, il film a basso budget (ma ad alto tesso di erotismo e splatter) che viene fatto uscire più o meno contemporaneamente alla sua ispirazione ad alto budget, per sfruttarne più o meno onestamente l’onda lunga. Dal 2005 a oggi la Asylum ha prodotto una quantità sterminata di mockbuster, da Atlantic Rim (indovinate a cosa si ispira) ad I Am Omega, versione a basso costo di Io sono leggenda. Non è facile scegliere i peggiori e ancora più difficile individuare i migliori, ma noi ci abbiamo provato

Asylum, i peggiori...

Asylum Freakshow

Freakshow (2007): una rivisitazione moderna del Freaks di Todd Browning (o un remake non autorizzato, se preferite), che si presenta fieramente come “vietato in 43 Paesi!”, che sono probabilmente quei posti dove il buon gusto e il buon senso sono ancora di casa.

Allan Quatermain and the Temple of Skulls (2008): la prossima volta che vi viene voglia di fare una battuta sul fatto che non esiste un quarto Indiana Jones e su quanto Shia LaBeouf rovini questo film che non esiste, andate a vedervi la versione Asylum.

6 Guns (2010): girato dal regista Shane Van Dyke nello stesso periodo in cui ha girato anche i mockbuster di Paranormal Activity (che diventa Paranormal Entity) e Titanic II (ci torniamo), è il suo tentativo di omaggiare Il grinta dei fratelli Coen. Gli sono venute meglio altre cose, per esempio la frittata che ha preparato stamattina.

Abraham Lincoln vs Zombies

Abraham Lincoln vs. Zombies (2012): pensavate che Abraham Lincoln Vampire Hunter fosse un progetto inutile e sciatto, costruito solo sul fatto che il titolo fa ridere ma senza alcuna vera profondità né valore estetico? Ecco, la versione mockbuster è così ma con molti meno soldi e molta più noia.

Android Cop (2014): un film per il quale vale il discorso fatto per il precedente: l’originale era un capolavoro, il remake non era un granché, l’idea stessa di fare un mockbuster del remake non può che essere perdente in partenza.

… e i migliori

Hansel e Gretel

Hansel & Gretel (2015): il film più sorprendente della lista, perché pur condividendo l’ispirazione con quel film con Jeremy Renner e Gemma Arterton va in realtà in tutt’altra direzione, e racconta una storia di due adolescenti a cui la strega cattiva fornisce la droga, con tutte le visioni che ne conseguono.

Clash of the Empires (2012): titolo originale “Age of the Hobbits”, giustificazione addotta in tribunale per difendersi dall’accusa di plagio: “ma i nostri mica sono hobbit tolkieniani”. Alla fine Asylum perse, il film cambiò titolo e gli hobbit diventarono Homo floresiensis. Li vogliamo premiare per questo.

Alien Origin (2012): non è che sia un granché, anzi è particolarmente dimenticabile, ma per lo meno i suoi protagonisti sanno cambiare direzione mentre corrono, a differenza di quelli del modello originale, cioè Prometheus.

Asylum Titanic 2

Titanic II (2010): è, ehm, il sequel di Titanic, ma ambientato nel presente, su una nave che è l’esatta replica del Titanic originale e che viene coinvolta in svariate catastrofi ambientali causate dal riscaldamento globale. Non è propriamente un gran film (non è del tutto neanche un film, in realtà), ma complimenti per il coraggio.

Nazis at the Center of the Earth (2012): descritto da più parti come Il quarto potere dei film Asylum, può persino contare su due nomi abbastanza noti nel cast (Gary Busey e Dominique Swain). Non è all’altezza dell’originale (il già demenziale Iron Sky), ma si difende bene in quanto film, il che è un mezzo miracolo per un mockbuster Asylum.

Asylum Atlantic Rim

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