I Golden Globes 2010: un commento

Come spesso succede per questo premio, la fama e il successo hanno la meglio sul talento vero e proprio, come dimostrano tanti vincitori di questa edizione, a cominciare da Avatar...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Qui l'elenco di tutti i premiati

Lo avevamo detto già in fase di nomination, riprendendo la definizione che viene talvolta associata ai giurati dell'Associazione della stampa estera di Hollywood: starfuckers. Sarà sicuramente un caso, ma i due film che vincono nelle rispettive categorie (drammatico e commedia/musical) sono quelli che hanno nettamente incassato di più rispetto alla concorrenza, ossia Avatar e Una notte da leoni, senza dimenticare ovviamente il re dell'universo James Cameron, che si è portato a casa la statuetta di miglior regista. Grande sconfitto invece The Hurt Locker, che sarà anche stato adorato dalla stampa e dai premi finora, ma ha incassato solo 13 milioni di dollari in patria. Discorso simile anche per Nine, che prima di uscire era stato celebrato con diverse candidature, dopo il flop americano torna a casa con zero vittorie.

Veniamo agli attori. Christoph Waltz e Monique erano scontati, quindi non è che ci si potesse inventare molto. Decisamente interessanti invece certe scelte tra i protagonisti. Sandra Bullock domina il box office americano nel 2009? Allora è 'normale' che vinca il premio come miglior attrice drammatica, anche se Carey Mulligan aveva raccolto molti più consensi tra la critica. Robert Downey jr. (per carità, bravissimo negli ultimi anni, ma in Sherlock Holmes non direi che è più bravo degli altri candidati) diventa un uomo-franchise? Ed eccolo battere tutti come miglior protagonista di una commedia. Meryl Streep, invece, riesce a non avere problemi con la doppia candidatura come protagonista comica e si porta a casa la statuetta per Julie & Julia. Di Baaria che non vince inutile commentare, ci speravano soltanto i giornalisti italiani poco informati.

Ma c'è anche un'altra ragione molto importante in certi premi, ossia la volontà di apparire determinanti. Chi è diventato, nelle ultime settimane, il favorito alla corsa agli Oscar? Avatar, of course, grazie alla valanga di soldi conquistati. E quindi, che modo migliore di sembrare influenti che quello di premiare il kolossal cameroniano e il suo realizzatore? Così, si potrà dire che i Globes sono stati fondamentali nella corsa agli oscar, anche se al 99,9% i membri dell'Academy i dati del botteghino li sanno benissimo leggere da soli.

Per il resto, i Globes si dimostrano i migliori (come spesso succede) per quanto riguarda la serata in sé, grazie anche a diversi momenti intensi, in particolare il vincitore Michael C. Hall (Dexter), che sta affrontando un tumore. Fa un po' impressione, invece, che nella serata della stampa estera ci sia così tanta difficoltà a pronunciare i nomi stranieri. Samuel L. Jackson che dice Sophia Lorèn, lo speaker che dice Michael (Haneke) come se fosse inglese e per fortuna che ho visto solo qualche clip.

In fin dei conti, serata glamour (c'era anche Elisabetta Canalis, ovviamente per meriti artistici...), tante star e tante star vincitrici. I soliti Golden Globes, insomma...

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