I fratelli Russo non conoscevano il futuro dell’MCU dopo Avengers: Endgame

I fratelli Russo parlano del perché hanno deciso di girare Cherry durante la post produzione di Avengers: endgame e ricordano l'esperienza

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Cherry, la nuova fatica dei fratelli Russo, ha raccolto reazioni piuttosto tiepide. Parte della critica l'ha definito come un progetto ambizioso, ma incapace di raggiungere l’equilibrio tra trame e personaggi mostrato del dittico di Avengers. Il salto come autori impegnati in un cinema politico, tentato dai due registi, non sembra quindi pienamente riuscito o, per lo meno, è solo rimandato.

Però Cherry rappresenta l'inizio di una nuova vita artistica, una ripartenza fatta di un potere produttivo assoluto e una visibilità senza pari. I  Russo grazie alla loro influenza derivata dagli strabilianti incassi ottenuti, hanno tentato strade diverse negli ultimi anni. Sono stati produttori di diversi film (tra cui City of Crime, Mosul e Tyler Rake), nel tentativo di lanciare nuovi registi e nuove voci. Il tutto con il favore di un industria sempre alla ricerca del nuovo Re Mida.

Leggi la nostra recensione: Cherry, la recensione

Ma la gloria spesso può durare poco, giusto il tempo di un flop, e nessuno ne è immune. Allora una volta raggiunta la cima conviene (ri)lanciarsi sin da subito e realizzare le proprie ambizioni o i progetti più personali. Cherry nasce proprio in questo momento di transizione nella carriera dei registi. Proprio quando stavano iniziando a interrogarsi sul passaggio successivo per superare i grandi blockbuster supereroistici.

Non hanno dovuto aspettare molto, prima di avere l'idea giusta. Il libro da cui è tratto il film gli venne infatti suggerito durante la post produzione di Endgame. Colpiti dalla storia, decisero di affidare la trasposizione in sceneggiatura alla sensibilità della sorella Angela Russo-Ostot.

Così Anthony Russo ha giustificato a comicbook.com la scelta di dirigere Cherry:

Abbiamo avuto a che fare con molte relazioni nelle nostre vite che sono state veramente colpite dall’epidemia di oppiodi. Abbiamo conosciuto persone, amici e famiglie che hanno sofferto, amici e famiglie in lotta per guarire, e anche qualcuna che ha subito dei decessi per overdose.

Una nuova vita da registi, che passa dalla grande scala di un racconto universale alla dimensione terrena di storia intima. I due fratelli sono infatti cresciuti nel Midwest industriale di Cleveland in Ohio, che venne particolarmente colpito dalla diffusione di sostanze e che ancora oggi ne soffre. Anthony Russo ha spiegato però che Cherry non rappresenta la prima volta in cui mettono tutto se stessi in un film. Anzi, la passione per ogni progetto è essenziale:

Anche se i film Marvel sono un grande impresa con più persone coinvolti ed è connesso ad altre idee e film diversi da quello che stai girando, non siamo in grado di funzionare come registi e come narratori se non facciamo qualcosa di molto personale per noi stessi. È l’unico modo per trovare un significato in quello che facciamo e la motivazione per creare la storia. Anche se questi film erano enormi, sono comunque molto personali per noi. Detto questo, Cherry è molto diverso perché non ha linee guida.

L’esigenza artistica dei fratelli Russo con Cherry era di andare in luoghi ben precisi della loro vita e mostrare la dipendenza da droghe in un modo mai visto prima d’ora.

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Inevitabile, quando si parla dei fratelli Russo, la domanda relativa al periodo Marvel. I registi hanno negato di avere scritto il finale della Saga dell’Infinito tenendo davanti agli occhi i progetti successivi come WandaVision. Anzi, poter lavorare a un film concentrandosi solo sulla chiusura è stata una delle leve per il successo, a loro dire. 

Una delle grandi cose di Endgame era che il nostro lavoro consisteva nel portare un senso di chiusura a un viaggio che si era sviluppato fino a quel momento. E la cosa unica di Endagme per noi era che, a differenza di Winter Soldier, Civil War, e Infinity War non abbiamo dovuto pensare a cosa sarebbe accaduto dopo il film. E in effetti questo era parte dell’ accordo con la Marvel, perché ci ha liberati, e parlo anche per Markus e McFeely, permettendo di pensare alla chiusura, a una fine, invece che ragionare su dove andare successivamente. Credo sia stato un vero regalo per la creatività. E l’abbiamo usato.

Che cosa ne pensate delle dichiarazioni dei fratelli Russo? Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: Comicbook.com

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