House of X: il nuovo ruolo di Moira fa luce sulla scena più importante della storia degli X-Men
I lettori di House of X #2 hanno visto una Moira MacTaggert fondamentale nelle trame di Hickman sugli X-Men. Eccovi qualche considerazione sulla sua portata
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Di tutti i personaggi che, dopo due numeri di House of X e uno di Powers of X, stanno venendo manipolati dai progetti e dalle trame di Jonathan Hickman, ce n'è uno in particolare che sembra essere al centro di un piano molto preciso e complesso.
L'abbiamo vista avere un dialogo molto particolare con il giovane Charles Xavier nel primo numero di Powers of X. Nel secondo di House of X, Hickman ha iniziato a darci qualche spiegazione sul suo misterioso comportamento, su quel che il potente telepate ha letto nella sua mente e sui motivi per cui il loro incontro, che sembrava quello fra due sconosciuti, non lo era affatto.
A quanto pare, il potere fondamentale di Moira è quello della reincarnazione. Ogni volta che muore, ha la possibilità di reincarnarsi e vivere un'altra vita, conservando tutti i propri ricordi derivanti da quella precedente. Ci sono esistenze in cui è stata alleata degli Uomini X e altre in cui ha cercato di curare i mutanti, per trasformarli in normali umani. C'è una vita in cui ha sposato Charles, invece di rifiutarlo, altre in cui ha fatto comunella con Magneto, condividendo la sua visione suprematista. In almeno un'altra, Moira Kinross, il suo cognome da nubile, ha persino camminato al fianco di Apocalisse, appoggiando i suoi piani. In ogni caso, in tutte le vite che ha vissuto, ha cercato di affrontare al meglio la situazione dei mutanti del mondo.
Ora, nelle trame di Hickman, assistiamo al percorso della sua decima versione: Moira X, con alle spalle nove vite e nove tentativi, tutti falliti, di salvare, curare, potenziare, aiutare l'homo superior, è ancora viva, come rivelato da Hickman. La sua morte per mano di Mystica, avvenuta nel 2001 sulle pagine di X-Men #108, è avvenuta a un golem creato dagli alieni Shi'ar.
Le ragioni per cui abbia deciso di inscenare la propria dipartita sono sconosciute, ma a quanto pare i suoi piani sono centrali nella visione che House of X e Powers of X stanno creando, poiché il dialogo tra lei e Charles Xavier cui abbiamo assistito è precedente alla creazione degli X-Men e, verosimilmente, rappresenta la causa prima di tutto quel che abbiamo visto capitare in cinquanta e più anni di storie.
Moira, infatti, potrebbe aver rivelato al professore una porzione, forse ampi stralci o forse dei flash, di quel che ha vissuto durante le sue precedenti incarnazioni. Chiedendo al telepate di leggere la sua mente, lo ha messo a parte di scelte sconsiderate, di possibili futuri, di catastrofi prevedibili, di necessità e strategie fallite o da correggere.
Impossibile sapere con certezza quali, quante, di quale entità e completezza siano le informazioni che ha consegnato al giovane Xavier nel passato che Hickman ci sta mostrando, ma è piuttosto chiaro che questa era la sua missione. Con quali obiettivi? A quanto pare, mettere in moto gli eventi che ci hanno narrato Stan Lee e Chris Claremont, Scott Lobdell e Grant Morrison, John Byrne e Brian Michael Bendis, su cui ora Jonathan Hickman getterà una nuova luce.
Quante e quali cose sapeva Charles, sin dall'inizio? Conosceva il ruolo di Scott Summers e il suo destino, quando lo ha scelto come leader della sua squadra? Era consapevole del fatto che Jean Grey sarebbe diventata la Fenice e delle conseguenze della cosa? Ha fatto scelte per cambiare o per provocare alcuni dei più traumatici eventi che sono capitati ai suoi cari, a chi gli vuole bene, alle persone di cui era responsabile e al mondo intero, nel corso della storia dell'Universo Marvel?
Non abbiamo ancora il quadro completo, ma certamente c'è una grande certezza: ben presto assumeranno tinte del tutto diverse molti degli accadimenti che coinvolgono Moira direttamente e indirettamente. Ha davvero contratto il virus Legacy, o anche questo è un evento contraffatto? Ora che sappiamo che è sempre stata una mutante, potrebbe essere svelato, in maniera tutto sommato banalissima, tra l'altro, il motivo per cui il virus che colpiva solo i mutanti l'abbia infettata. Quale natura ha sempre avuto, sotto i nostri occhi ma a nostra insaputa, il suo contrastato rapporto con Charles, affettivo e professionale? E in che ottica dovremo vedere la sua storia d'amore con Banshee? Quesiti che aspettano risposta e che, se conosciamo Jonathan Hickman almeno un po', non ne troveranno una completa ancora per diverso tempo.
House of X #2, tuttavia è stato rivelatore su un dettaglio, mostrandoci il dialogo di Moira con Destiny, la veggente mutante per eccellenza. La signorina Kinross ha il potere di vivere dieci vite. Undici, casomai dovesse prendere la giusta decisione alla fine. Questa la profezia. Che sia l'ultima occasione per fare in modo che il genere mutante giunga là dove lei vorrebbe, per fare la cosa giusta? Hickman si è tenuto aperta la porta per un altro tentativo, un'altra iterazione, un'altra potenziale riscrittura della vita di Moira e, conseguentemente, del passato degli X-Men.
Confusi? Anche noi. E terribilmente curiosi e ansiosi di nuovi dettagli. Ecco perché vi proponiamo un piccolo schema, che chiude i redazionali di House of X #2 e che mostra, in forma di infografica, le vite di Moira vissute sin qui, con tanto di momenti chiave segnati sulla linea del tempo.
Una piccola considerazione: siamo solo all'inizio di questa nuova gestione e già siamo di fronte a questa pletora di interrogativi e a un progetto che, attorno a un personaggio certamente importante, ma non certo di primissimo piano, mostra una prospettiva di lunghissimo periodo e che abbraccia tutta la storia degli X-Men. Niente male, signor Hickman.
Fonte: Newsarama