House of the Dragon 2: Neri contro Verdi, tutto quello che c'è da sapere sulle due fazioni!
«La guerra è alle porte ed è tempo di scegliere da che parte stare. Ma chi sono i Verdi? E chi i Neri? Ecco la nostra guida!»
La guerra è alle porte ed è tempo di scegliere da che parte stare. Ma chi sono i Verdi? E chi i Neri? Ecco una piccola guida per orientarsi tra le fazioni dei Neri e dei Verdi durante la seconda stagione di House of the Dragon, che ricordiamolo va in onda ogni domenica notte in esclusiva su Sky e in streaming su NOW.
È tempo anche per il pubblico di scegliere da che parte stare (sebbene la faccenda sia molto più complicata), ma i due anni trascorsi dalla prima stagione potrebbero farsi sentire. Ecco quindi una piccola guida che vi aiuterà ad orientarvi nella fitta rete familiare e politica di House of the Dragon, tra nomi (spesso uguali), casate, luoghi e draghi delle due diverse fazioni di una guerra che sarà ricordata ai posteri come la Danza dei Draghi.
Nota: Attenzione, l'articolo contiene spoiler del secondo episodio della seconda stagione di House of the Dragon.
La nascita dei fazioni
«Nel quinto anniversario delle nozze del re con la regina Alicent, si tenne un grande torneo ad Approdo del Re. Al bancheto d’apertura la regina indossò un vestito verde, mentre la principessa sfoggò abiti nei caratteristici colori Targaryen, rosso e nero. La cosa non passò inosservata, e da allora divenne uso comune riferirsi ai “Verdi” e ai “Neri” quando si parlava rispettivamente del partito della regina e di quello della principessa». (Fuoco e Sangue – Edizione illustrata, p. 349)
È nel quinto episodio della prima stagione di House of the Dragon che avviene questa scena, anche se nella serie il contesto è diverso: si tratta infatti del matrimonio di Rhaenyra con Laenor Velaryon, quando Alicent, dopo aver scoperto della notte che la principessa ha passato con ser Criston Cole, entra trionfante nella sala indossando un vestito verde brilante, il colore che la Casa Hightower usa per dichiarare guerra ai nemici. È da questo momento che a corte coloro che si schierano con Alicent vengono considerati i “Verdi” mentre coloro che sostengono Rhaenyra vengono soprannominati i “Neri”.
Originariamente limitata alla faida a corte tra le due donne, in seguito questa divisione andrà a descrivere la rivendicazione al trono del figlio di Alicent, Aegon Targaryen, contro quella della stessa Rhaenyra. Stiamo parlando di una faida tra membri di una stessa Casata, e per citare Renly Baratheon, affrontarsi in battaglia con lo stesso vessillo avrebbe generato non poca confusione tra i soldati. Ecco perché le due fazioni adottano insegne diverse: i neri utilizzano lo stemma del Drago a Tre Teste rosso su sfondo nero, mentre i Verdi lo stesso ma oro su sfondo verde. Per quanto riguarda invece i luoghi, i Neri hanno come base operativa l’isola di Roccia del Drago, dimora ancestrale di Casa Targaryen, mentre i Verdi governano da Approdo del Re, la capitale dei Sette Regni.
I Neri
La famiglia
I Neri sono la fazione della Regina Rhaenyra, soprannominata in gioventù come “la Delizia del Reame”, figlia primogenita di re Viserys e da lui stesso nominata sua legittima erede. Sebbene Viserys l’abbia inizialmente scelta perché privo di eredi maschi e per scongiurare l’ascesa di suo fratello Daemon, in realtà il re ha sempre educato la figlia a regnare, rivelandole perfino il segreto della Canzone del Ghiaccio e del Fuoco (la profezia di Aegon sulla venuta degli Estranei). Incoronata alla Roccia del Drago con la corona di suo padre, la regina Rhaenyra cavalca il drago femmina Syrax.
Accanto alla regina troviamo come primo sostenitore suo zio e marito Daemon (ricordiamo che è uso dei Targaryen sposarsi tra consanguinei), il cosidetto Principe Canaglia, fratello del defunto re Viserys. Ambiguo, feroce e dal carattere impulsivo tipico dei Targaryen, Daemon è l’arma vincente (oppure il nemico peggiore) della fazione dei Neri, cavaliere di Caraxes, il Verme Rosso, e combattente con esperienza grazie alla vittoria nella guerra delle Stepstones. I due hanno due figli, Aegon il Giovane e Viserys, entrambi molto piccoli.
Jacaerys “Jace” Velaryon è invece il primogenito di Rhaenyra, nato dal suo primo matrimonio con Laenor Velaryon (sebbene il vero padre dei primi tre figli della principessa sia il defunto ser Harwin Strong), erede al trono della madre e cavalcatore del drago Vermax. Prima di essere ucciso dallo zio Aemond, Lucerys Velaryon era invece il secondogenito di Rhaenyra, erede di Driftmark e cavalcatore di Arrax, mentre il terzogenito è Joffrey Velaryon, chiamato così in onore del migliore amico di Laenor (pestato a morte da ser Criston Cole), ancora troppo piccolo per cavalcare il suo drago Tyraxes.
Tra le fila dei Neri abbiamo poi le due figlie adolescenti di Daemon e della sua prima moglie Laena Velaryon: Baela, di carattere molto simile al padre, cavalcatrice di Danzatore di Luna e promessa sposa di Jacaerys, e la timida Rhaena, promessa sposa di Lucerys prima che quest’ultimo venisse ucciso e al momento senza un drago da cavalcare (l’uovo assegnatole alla nascita non si è mai schiuso).
Alleati
La più grande alleata di Rhaenyra è la Casata dei Velaryon, stirpe di marinai proveniente da Valyria e detentrice di una potente forza navale. A guidarla troviamo Corlys Velaryon detto il Serpente di Mare, Lord delle Maree e Protettore di Driftmark. Retto e pragmatico, Lord Corlys è il marito della Principessa Rhaenys Targaryen da cui ha avuto due figli, Laenor e Laena, entrambi morti o creduti morti nella prima stagione. Cugina del defunto re Viserys, Rhaenys è chiamata anche “la Regina Che Non Fu”, a causa della perdita del trono durante il Concilio di re Jaehaerys visto ad inizio della prima stagione. La principessa cavalca Meleys, un drago femmina velocissimo soprannominato la Regina Rossa.
Tra i servitori dei Neri abbiamo vari lord e cavalieri: Bartimos Celtigar, lord di una piccola Casata fedele a Velaryon, siede al tavolo del Consiglio Nero; Gran Maestro Gerardys, assegnato dalla Cittadella al castello di Roccia del Drago; Lord Gunthor Darklyn e Steffon Darklyn, rispettivamente Lord di Duskendale e Comandante della Guardia Reale della regina; ser Lorent Marbrand e ser Alfred Broome, entrambi membri della Guardia Reale. Menzione speciale per l’appena deceduto ser Erryk Cargyll, gemello di ser Arryk, leale servitore di Rhaenyra tanto da uccidere il proprio fratello, solo per poi uccidersi a sua volta.
Tra i servitori dei Neri annoveriamo per ora anche Mysaria, la Larva Bianca, ex prostituta e spia in passato al servizio di Daemon, poi a quello di Otto Hightower, ora apparentemente leale a Rhaenyra, sebbene le sue motivazioni non sia mai del tutto chiare.
Vantaggio rispetto ai Verdi
Per ora i vantaggi dei neri rispetto ai Verdi sono essenzialmente due: la quantità di draghi in loro possesso o presenti alla Roccia del Drago, sebbene molti siano ancora troppo piccoli, per nulla addestrati alla guerra o semplicemente selvaggi e senza cavaliere; inoltra la posizione strategica dell’isola Roccia del Drago, posta al centro dei traffici mercantili di Approdo del Re, consente il blocco totale dei rifornimenti alla città.
I Verdi
La famiglia
I Verdi sono coloro che hanno dato il via al conflitto, dal momento che dopo la morte di re Viserys hanno attuato un colpo di stato per insediare Aegon sul Trono di Spade al posto dell’erede designata Rhaenyra. Tutto nasce da Alicent Hightower, seconda moglie del re e un tempo migliore amica della principessa, che ha male interpretato le parole di Viserys in punto di morte, scambiando l’allusione alla profezia di Aegon il Conquistatore con la volontà del re di volere suo figlio sul trono. Attualmente regina vedova dei Sette Regni, Alicent è una donna molto pia e devota alla religione dei Sette, restia alla violenza e al tradimento, sebbene sia stata lei a dare il via al conflitto.
Alicent è madre di quattro figli. Aegon II Targaryen, primogenito e re prima riluttante e sprovveduto ora più che convinto della propria legittimità e impegnato a meritarla, cavalcatore del drago Sole di Fuoco. L’astuto e vendicativo Aemond, detto anche il Guercio o lo Sterminatore di Consanguinei, con il suo drago Vhagar ha ammazzato il principe Lucerys e dato il via di fatto alla Danza dei Draghi. La dolce e sensibile Helaena, sorella-moglie di Aegon, che ha il dono dei Sogni di Drago e seppure più interessata agli insetti è cavalcatrice del drago Sogno di Fuoco. Quartogenito di Alicent è invece Daeron Targaryen, personaggio ancora inedito della serie tv, attualmente di stanza a Vecchia Città presso il cugino della madre Ormund Hightower e cavalcatore del drago Tessarion.
Re Aegon e la regina Helaena hanno poi a loro volta due figli, i gemelli Jaehaerys e Jaehaera (nel libro esiste anche un terzo figlio, Maelor), sebbene il primo sia stato brutalmente ucciso nel corso del primo episodio della seconda stagione.
Alleati
A capo della Casata e vera mano dietro il colpo di stato abbiamo l’ambizioso ma cauto ser Otto Hightower, padre di Alicent e Primo Cavaliere sia del Vecchio Re Jaehaerys che di Viserys, e fino al secondo episodio anche di re Aegon II. Presiede il Concilio Verde, formato da Tyland Lannister, Maestro del Conio e secondogenito della famiglia Lannister, Lord Jasper Wylde detto “Verga di Ferro”, il Maestro delle Leggi e in ultimo il Gran Maestro Orwyle, colui che si è è occupato di Viserys fino alla sua morte. A completare poi la corte dei Verdi abbiamo il subdolo Lord Larys Strong detto Piededuro, ora capo della Casata degli Strong dopo aver fatto assassinare suo padre e suo fratello. Ricopre il ruolo di Lord Confessore del Consiglio, una sorta di torturatore di corte.
La Guardia Reale di Aegon II è invece composta tra i tanti dal cavaliere Richard Thorne e dall’ora defunto ser Arryk, gemello di ser Erryk. Il Comandante è invece ser Criston Cole, detto anche il Creatore di Re, per aver incoronato lui stesso Aegon davanti alla folla di Approdo del Re. Al momento ha una relazione clandestina con la regina Alicent, di cui è lo Scudo Giurato, ma ha iniziato la sua carriera come Protettore della principessa Rhaenyra: è forse il personaggio più pericoloso e vendicativo della storia (anche il più moderno) dal momento che dopo più di dieci anni serba ancora rancore a Rhaenyra per averlo rifiutato.
Vantaggio rispetto ai Neri
Il maggior vantaggio dei Verdi al momento è la rapidità con cui è avvenuto il colpo di Stato: incoronato dinnanzi alla folla urlante di Approdo del Re, questo rapido consolidamento sul Trono di Spade ha legittimato il diritto di Aegon a governare in gran parte di Westeros ed ha indebolito la pretesa di Rhaenyra, sebbene molti lord le avessero giurato fedeltà molto prima della morte del padre. Regnando da Approdo del Re e non da un isola, Aegon ha inoltre molta più facilità di convincere le Casate circostanti ad accettare anche senza la forza la nuova linea di successione al Trono. Senza contare il vantaggio maggiore: sebbene i Verdi abbiano a disposizione molti meno draghi, hanno però dalla loro Vhagar, il drago femmina più grande e possente che esista.
Casate contro Casate
Ciò che caratterizza Westeros rispetto ad altri reami fittizi, è la sua composizione geografica e politica: nonostante la presenza di un sovrano, esso è però composto da Sette Regni che rispondono sì al re ma prima di tutto ad un lord, che a sua volta comanda numerose casate vassalle che per quanto fedeli ai propri giuramenti, mantengono una discreta autonomia. Un sistema che di certo non facilita le alleanze nel corso di una guerra civile e sarà proprio questa una parte fondamentale della trama della seconda stagione di House of the Dragon: ogni casata dovrà scegliere se sostenere i Neri o i Verdi e potrà farlo in cambio di favori oppure per rispettare un giuramento di fedeltà. Al momento la situazione è ancora in via di sviluppo, ma esistono già alcuni giocatori certi. Lord Cregan Stark di Grande Inverno e la Lady Reggente Jeyne Arryn hanno entrambi dichiarato il loro supporto a Rhaenyra, mentre Casa Lannister e Casa Baratheon si sono schierati dalla parte di Aegon. Ciò che le altre casate (e i loro vassalli) sceglieranno di fare sarà lo snodo di trama di questa seconda stagione e in generale della serie, che si appresta a diventare politicamente molto più complessa di quanto Game of Thrones non sia mai stata.
Una guerra oltre le fazioni
«Solo una cosa avrebbe potuto distruggere la Dinastia del Drago. La Dinastia stessa».
(Rhaenyra Targaryen)
Il marketing ha le sue logiche e non si può negare che la strategia di incoraggiare i fan a scegliere una fazione sia efficacissima, ma genialità comunicativa a parte, è importante ricordare che la Danza dei Draghi è sì una lotta tra due schieramenti, ma prima di tutto uno scontro familiare sanguinoso, dove non esistono forti, deboli, giusti e cattivi, rovinoso per entrambe le parti e che vide i Targaryen e i loro draghi decimarsi a vicenda. Rappresentare l’intera storia come un semplice scontro tra tifoserie è perciò riduttivo: non è importante chi abbia il sangue più puro, chi abbia più pretese al trono o chi sia più adatto a sedere su una sedia fatta di spade.
La tragedia dei Targaryen è che non possono sfuggire alla maledizione della propria stirpe, sono da sempre condannati alla distruzione proprio come l’Impero da cui provengono, Valyria. La particolarità di House of the Dragon sta nella caratterizzazione di personaggi ambigui, tormentati e grigi, ma che per il loro legame con i draghi vengono considerati al pari di divinità. La capacità di controllare i draghi, essa stessa un’illusione, li erge ad esseri mitologici, ma il modo in cui si relazionano tra loro è invece molto umano. È questa la contraddizione alla base del racconto: i Targaryen sono semplici uomini che si ritrovano quasi a toccare il divino e per questa hybris vengono puniti, per essere l’origine e la causa della loro stessa distruzione.
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