Hobbs & Shaw: i cinque momenti più cafoni (che sono anche i migliori)

Nessuno guarda Hobbs & Shaw per la trama. Ripercorriamo quindi i cinque momenti più esagerati che vendono però alla grande il film

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Quello di Hobbs & Shaw è un progetto particolare all’interno del franchise di Fast & Furious. Se fatti la celebre saga di Dominic Toretto e compagnia punta ad ogni capitolo nel rilanciare la componente spettacolare arrivando quasi ai limiti della fantasia, con auto che vanno nello spazio e che fanno acrobazie, lo spin off cambia proprio genere. 

Siamo dalle parti di un buddy movie incrociato con un thriller spionistico ad alta tecnologia con un villain direttamente da Robocop. Una scusa, più che altro, per lasciare spazio alla rivalità tra The Rock e Jason Statham, rispettivamente Luke Hobbs e Deckard Shaw.

Il film non è particolarmente memorabile a meno che non lo si valuti con un metro tutto suo. Peggio è meglio. Più l’azione è improbabile meglio è, più le botte sono cartoonesche e rumorose, più il biglietto sembra ripagato. Non serve trama, serve machismo, belle donne e auto e muscoli a non finire. La missione di Hobbs & Shaw è proprio di inventare scene d’azione cafone ed esibizioniste. E allora non è un caso che, con l’arrivo del film su Netflix, prima di rivederlo si ricordino solo alcune scene da gridare allo schermo “ma chi le ha scritte queste?". Sono anche le migliori, ovviamente!

Ecco quindi quelli che sono i cinque momenti più assurdi e “tamarri” e per cui vale la pena cliccare play.

La moto di Brixton che passa sotto un camion

Siamo pur sempre in un film di Fast & Furious, quindi i motori vogliono la loro parte. Brixton Lore è un agente di un’organizzazione terroristica che possiede una dotazione tecnologica pazzesca. Droni, uniformi piene di sensori per studiare l’azione, impianti cibernetici che potenziano il soldato rendendolo praticamente un robot indistruttibile.

Nella saga si è visto praticamente di tutto, ma la moto mutaforma è un' idea divertentissima. Durante l’inseguimento nelle strade di Londra addirittura il mezzo si appiattisce per passare sotto un camion ma non solo: riesce ad annullare per qualche istante l’effetto della gravità superando ostacoli praticamente in volo. Ovviamente ha anche un’accelerazione tale da rendere imbarazzante quella di una McLaren 720S. 

Le migliori sequenze in cui Brixton combatte sono quelle che lo vedono supportato dal veicolo. Addirittura la moto lo raccatta da terra andando autonomamente verso di lui. In ogni altro film l’idea sarebbe stata accantonata per quanto quella tecnologia assomigli a un qualcosa di alieno e poco credibile. In Hobbs & Shaw appare come una grandissima idea visiva. 

L’estenuante quantità di riferimenti alla grandezza

Le dimensioni contano e Hobbs & Shaw fanno a gara tutto il tempo per chi ce l’ha più grosso e duro… il muscolo. L’intero film è un buddy movie in cui l’unica rivalità tra i due protagonisti è però in compensazione. Non ci sono grandi differenze nel modo di concepire la vita, non cambia nemmeno troppo il gusto per le auto. I nervi saltano per due motivi: uno è lo stile di combattimento (lo vedremo tra poco), e l’altro è puramente testosteronico. Può esistere un solo maschio alfa! Si intenda bene: alfa in versione Fast & Furious, quindi attento alla famiglia o protettivo nei confronti della sorella. 

Così una delle scene più imbarazzanti fa il giro e in qualche modo diventa bizzarra ed esilarante: la gara di insulti tra i due. Primi piani arrabbiatissimi degni di Inside Out, e via di campo e contro campo con un crescendo di offese. Signore e signori, David Leitch ha fatto un film su due bambinoni che salvano il mondo. Supereroi enormi e incazzatissimi con un carattere da dodicenne. Sarebbe stata una grande idea per un film per famiglie anni ’90. 

Hobbs & Shaw: due gentiluomini del combattimento in due modi diversi

Dopo circa 30 minuti di film The Rock solleva Vanessa Kirby con una mano. Lo fa dopo un lungo combattimento in cui le ha prese non poco. Perché? Ovviamente perché si stava trattenendo. Un signore! Più avanti nel film Jason Statham si lancerà con un’auto nel vuoto e mentre questa sfugge alle esplosioni ruotando su di sé, lui sparerà a un drone per poi atterrare dritto e continuare la corsa. Una mossa il più pulita possibile, senza scomporsi troppo. 

La buona azione è sempre storia. E in effetti in Hobbs & Shaw scopriamo più del rapporto tra i due attraverso i loro pugni che con i dialoghi. Nel momento più visto del trailer c’è già tutto. Nel film arriva poco prima della metà. Un combattimento che parte dall’inizio del palazzo e arriva a terra. In uno sfoggio di cafonaggine e musi duri Hobbs fa il grosso lanciandosi dal palazzo. Shaw fa il britannico e non si scompone. Prende l’ascensore. L’intera sequenza è una lunghissima caduta (quasi) libera solo per tirarsi gestacci e insulti.

Il combattimento alla Tenet tra due porte e un vetro

Come nelle fiabe gli eroi si trovano di fronte a due porte. Solo che hanno anche un dispositivo che permette di vedere cosa c’è all’interno tramite spettri di calore. Lo ripetiamo: Hobbs & Shaw va preso come Asterix & Obelix, Stanlio e Ollio, Bud Spencer e Terence Hill in chiave tech. Un fantasy d’azione slapstick. Così è perfettamente inserito nella logica del film il fatto che nella porta a destra, quella di Shaw, ci siano un sacco di cattiv i mentre in quella di Hobbs ce ne sia solo uno grandissimo (che però viene giù in un colpo).

Fare a cazzotti non è un problema e la cosa si risolve in poco. I due corridoi sono comunicanti tramite un vetro. Già sembra Tenet. Solo che qui il percorso è lineare. Inutile dirlo: i due non perdono occasione per sfottersi. Alla fine, ancora una volta, la prova che la tecnologia invece non aiuta mai. È roba da cattivi. Così per aprire la porta con il riconoscimento facciale Shaw appoggia con violenza i volti dei soldati svenuti contro il sensore fino a che non prende quello giusto. La sequenza finisce con una pila di corpi ammassata a lato. Puro fumettone. 

Samoani contro la tecnologia: facciamolo alla vecchia maniera

Non puoi salvare il mondo se prima non ti sei riconciliato con la tua famiglia. Così Hobbs ritorna a casa e prepara una controffensiva come si facevano un tempo. I cattivi sono dotati di strumentazione ipertecnologica. I samoani di muscoli e rabbia. Qui Hobbs & Shaw diventa un mix tra un film di difesa del territorio, con il popolo dotato di armi rudimentali (e di macchine che tracciano confini di fuoco) contro gli invasori progrediti. C’è pure il discorso prima della battaglia. Esplosioni devastanti. Motociclette lanciate addosso alle altre persone. Il meglio dell’assurdità deve ancora arrivare: per fermare un elicottero in volo lo arpionano legandolo a una lunga catena di veicoli (ah, l’importanza dei rapporti umani, del tenersi per mano!). 

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