Hilda - stagione 1: la recensione della serie animata

La nostra recensione della serie Netflix tratta da Hilda, il fumetto creato da Luke Pearson

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Hilda

Mai come nel 2018 Netflix si è impegnata nella produzione di serie animate destinate agli spettatori più giovani: tra i titoli più popolari, il reboot di She-Ra e adattamenti per il piccolo schermo di successi cinematografici come TrollsBaby Boss e Capitan Mutanda. Tra questo proliferare di animazione di qualità c'è anche un personaggio noto agli amanti del Fumetto: Hilda, creata da Luke Pearson, la cui serie è edita in Italia da BAO Publishing.

Dopo aver vinto il British Comic Award e il Gran Guinigi, oltre ad aver ottenuto diverse nomination agli Eisner Award, la curiosa bambina dai capelli blu si presenta al grande pubblico con una prima stagione di tredici episodi. Le sue magiche avventure sono ambientate a Trollberg, tra una piccola cittadina e i boschi popolati da mitologiche creature che sembrano uscite dal folklore scandinavo.

La protagonista è un'amante della natura e deve accettare a malincuore la volontà della madre, trasferendosi a vivere in città, dove farà amicizia con Frida e David. I due compagni di scuola sono stati creati per la versione animata, permettendo agli autori di costruire episodi più elaborati e con un maggior numero di dialoghi rispetto alle avventure in solitaria dei fumetti, spesso ricche di silenzi che difficilmente sarebbero stati altrettanto efficaci in questo adattamento.

L'estetica della serie è vicina allo stile dei volumi più recenti firmati da Pearson, il cui tratto si è evoluto rapidamente rispetto ai racconti d'esordio. Nei primi piani o nelle inquadrature più riavvicinate si possono persino notare dei bordi frastagliati che trasmettono la sensazione di trovarsi al cospetto di qualcosa di artigianale, un libro illustrato appena uscito dalla bottega di un disegnatore. I colori a pastello e le animazioni di qualità completano il quadro, facendo di Hilda uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni dedicati ai bambini.

Non mancano i buoni sentimenti e le morali, ma il tutto è messo in scena in modo da non risultare retorico, così da strappare un sorriso anche agli spettatori più adulti. Non c'è la comicità a cui ci hanno abituato i prodotti statunitensi di questo tipo; troviamo invece un ritmo più rarefatto e una costante sensazione di incanto e mistero. Hilda, inoltre, non propone una continuity orizzontale vera e propria, ma negli ultimi episodi vengono ripescati molti elementi e personaggi visti nelle puntate precedenti.

Tra troll, giganti, minuscole creature, fantasmi, streghe e animali bizzarri, Hilda riesce rapidamente a conquistare i giovani amanti dei territori selvaggi, in attesa della seconda stagione che ci auguriamo sappia arricchire ulteriormente il suo universo.

Hilda

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