Hawkeye, una serie TV carica di (inutili) responsabilità
A poche settimane dall'uscita di Hawkeye analizziamo il motivo per attendere tanto la nuova serie TV in arrivo su Disney+
Per chi non lo sapesse, il personaggio di Clinton Francis “Clint” Burton è stato creato da Stan Lee e Don Heck nel 1964, all'interno del numero 57 della rivista Tales of Suspense. Nonostante il suo ruolo iniziale di villain, Occhio di Falco entra presto a far parte dei Vendicatori, stringendo nuove amicizie e migliorando il proprio carattere. Dopo anni di avventure, nel 2012 l’abile arciere viene preso in mano dallo scrittore Matt Fraction e dal disegnatore David Aja. Il risultato?! Una run a fumetti tra le più memorabili degli ultimi dieci anni.
LEGG: Hawkeye: il nuovo trailer svela che il 24 novembre saranno su Disney+ due episodI della serie tv
E qui arriviamo al punto chiave di questo articolo: la nuova serie TV è attesa proprio dai fan del succitato fumetto. Un'attesa che, senza dubbio, non potrà venir premiata, se ci si aspetta una trasposizione 1:1 rispetto al materiale cartaceo.
Ha senso, quindi, attendere con così tanta trepidazione un prodotto derivativo, che non potrà mai eguagliare il materiale d’origine?
Ovviamente la domanda è volutamente provocatoria, ma cerchiamo di rispondere nel miglior modo possibile. Secondo chi vi scrive non ha minimamente senso aspettarsi un prodotto simile al fumetto di Fraction e Aja. Non ha senso perché, colpo di scena, un prodotto cinematografico ha regole narrative e visive ben differenti da quello cartaceo tanto caro ai Marvel Fan. Allo stesso tempo, però, possiamo continuare a sperare che la miniserie creata da Jonathan Igla possa sfruttare alcune scelte cromatiche e di dialogo provenienti dalla succitata run a fumetti.
Per quanto ci è stato permesso vedere, Hawkeye ha già dei marcati accenti provenienti dal lavoro di Fraction e Aja. Dettagli come la ridondanza del colore viola o l’atmosfera natalizia sono solo alcuni degli spunti che gli scrittori hanno accolto a braccia aperte dal duo di fumettisti. Non bisogna dimenticare, però, che è di questo che si tratta. Di spunti. Non puntate ad accendere Disney+ il 24 novembre con l’aspettativa di vedere il fumetto trasposto in TV. Ambite “semplicemente” ad assistere a uno show che sia divertente, funzionale al MCU e che rispetti la versione del personaggio interpretata da Jeremy Renner.
E speriamo, al massimo, che questa miniserie porti qualcuno a recuperare l’opera originale, per non dimenticare da dove provengono tutti i supereroi della Casa delle Idee tanto famosi al giorno d'oggi.