Harry Potter non fa per Spielberg...

In questi giorni, sono uscite voci che parlano di Steven Spielberg come regista di Harry Potter e i doni della morte. E' un'ipotesi che ci sembra irrealizzabile e vi spieghiamo perché...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Qualche mese fa, se vi ricordate, si parlava di Sam Raimi come il regista più accreditato per dirigere Lo Hobbit. In questo articolo, in realtà, vi spiegavamo perché il realizzatore di Spider-Man sarebbe stata una scelta complessa (i soldi che avrebbe chiesto) e che magari un nome come Del Toro (bravo ma non troppo esoso) sarebbe stata la soluzione ideale. Visto che in quel caso ci avevamo azzeccato, ci riproviamo.

In realtà, questa sembra una situazione più semplice. Infatti, l'idea che Steven Spielberg possa dirigere Harry Potter e i doni della morte mi sembra francamente fantascientifica. All'inizio di tutta questa avventura, avrebbe avuto un senso, perché si metteva un nome importante collegato ad una serie che ancora non poteva essere sicura di raggiungere il successo sperato. Eppure, le richieste di Spielberg portarono i produttori a scegliere un nome decisamente più accomodante come Chris Columbus. E i primi cinque film (almeno commercialmente) hanno mostrato la bontà di questa operazione, in cui si è optato per registi sempre meno importanti e noti (come l'ultimo, David Yates, che veniva dalla televisione ed era praticamente uno sconosciuto), che permettono di non avere troppi grattacapi e soprattutto costano poco.
D'altronde, di tutti i fattori che hanno reso Harry Potter una saga cinematografica di enorme successo, il valore dei registi non sembra decisamente il più importante, considerando che il migliore (Alfonso Cuaron) ha anche dato vita all'episodio meno fortunato al botteghino.

Insomma, perché i produttori dovrebbero dare le redini del progetto ad un regista così potente (che quindi magari ha anche richieste maggiori sui tempi e il budget) e che è in grado di chiedere percentuali record sugli incassi? Se voi aveste una torta così prelibata, vorreste cedere una fetta importante ad un'altra persona o ve la mangereste tutta, sapendo peraltro che l'influenza positiva al botteghino portata dal nome di Spielberg sarebbe pressoché nulla? Insomma, è l'ultimo episodio della saga, i fan lo attendono con trepidazione e probabilmente sarà anche quello di maggiore successo, chiunque lo diriga.

Se dal punto di vista dei produttori/finanziatori la situazione è chiara, anche per Steven Spielberg non sembra esserci tutto questo interesse. Ormai, si tratta di un regista che fa due tipi di film, quelli da oscar (Schindler's list - La lista di Schindler, Amistad, Salvate il soldato Ryan, Munich) alternati a prodotti di cassetta (la saga di Jurassic Park, La guerra dei mondi), sui quali guadagna cifre enormi. Dando per scontato che Harry Potter e i doni della morte difficilmente potrebbe far ottenere riconoscimenti prestigiosi a Spielberg, lo dobbiamo inserire nei titoli commerciali. Ma, in questo caso, le richieste di Spielberg dovrebbero essere imponenti e, come detto, non si capisce perché la Warner dovrebbe cedere centinaia di milioni senza una ragione valida. Peraltro, dove sta scritto che Spielberg avrebbe tutto questo tempo libero? Considerando che l'ipotesi (anche se non ancora confermata) di dividere Harry Potter e i doni della morte in due capitoli cinematografici è molto intelligente (una pellicola in più di una serie che non potrà più andare avanti, con costi ridotti perché verrebbe girato tutto contemporaneamente), il tempo richiesto a Spielberg sarebbe notevole. Per un uomo che è già impegnato come regista di The Trial of the Chicago 7, del secondo episodio di Tintin e che ha da tempo annunciato la biografia di Lincoln (per non parlare di tanti prodotti importanti come produttore, del livello di Transformers e appunto la trilogia di Tintin), sarebbe veramente difficile trovare il tempo di dedicarsi ad un prodotto così delicato come l'ultimo episodio di Harry Potter.

Insomma, l'ipotesi di avere Steven Spielberg che dirige Daniel Radcliffe ed Emma Watson è sicuramente suggestiva. Ma sulla sua fattibilità, ci scommetterei veramente poco...

Harry Potter e il Principe Mezzosangue, per la regia di David Yates, esce il 28 novembre 2008.

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