Harry Potter e la stampa italiana
L'uscita mondiale di Harry Potter e i doni della morte è stata salutata dai mass media nostrani con i soliti articoli strampalati e fantasiosi. Ecco i migliori...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Stranamente, per questa uscita di Harry Potter non c'è stata la solita valanga di spoiler, forse anche perché si trattava di un episodio interlocutorio. Per il resto, non sono mancate le perle legate a questa storica saga. Intanto, sono stati pochi i quotidiani (anche se importanti, come Corriere della Sera, Repubblica, Libero e Messaggero) a pubblicare la rece di Harry Potter di mercoledì (primo giorno possibile per la carta stampata, avendo visto l'anteprima il lunedì sera). Altri preferiscono aspettare il solito giorno di uscita, mentre addirittura c'è chi si sveglia di sabato. Tipico modo per combattere la concorrenza di Internet...Tantissimi hanno invece sostenuto che Harry Potter e i doni della morte sia poco adatto ai bambini. Ma di quali bambini parliamo? Di quelli cresciuti con anime molto violenti e con South Park? E poi, ormai i bambini che hanno scoperto Harry Potter dieci anni fa saranno cresciuti, no? In questo coro di banalità, bravo a far notare l'assurdità di questa critica Dario Zonta su L'unità ...
Tra chi ha ricordato l'uscita di 36 minuti del film su Internet, c'è anche chi ha puntato su una sorta di promozione, come sostiene il Manifesto con un certo sprezzo del ridicolo. In questo senso, difficile capire la frase del quotidiano Metro:I produttori prevedevano di incassare nel primo weekend in sala almeno 100 milioni di dollari. La fuga delle immagini costringerà la Warner a rivedere i propri piani".
Infatti ne ha incassati molti di più e d'altronde non si capisce perché il pubblico avrebbe dovuto accontentarsi di 36 minuti e non vedere l'intera pellicola. Aggiungo, non è un po' strano che tanti quotidiani che pubblicano senza riflettere piagnistei delle associazioni di categoria sui danni della pirateria, poi non si fanno problemi a segnalare su quali siti si possono trovare i 36 minuti in questione? Mah...
A proposito di incassi, diversi quotidiani (Corriere della sera, La Stampa, Il Giornale, tutti chiaramente che hanno ripreso un'agenzia di stampa) hanno parlato di record per il primo giorno di Harry Potter in Italia, cosa non vera, considerando che Avatar aveva ottenuto 2,1 milioni nel suo primo venerdì, mentre proprio Harry Potter e il principe mezzosangue aveva ottenuto 2,7 milioni (ma aveva aperto di mercoledì e in estate) e che qualche altro titolo ha fatto meglio. Spicca Il tempo, che titola "Oltre due milioni di incassi per il maghetto di Hogwarts", mentre nel pezzo di Dina D'Isa si dice "ha incassato oltre 1.800.000 euro in una sola serata" (coordinamento editoriale, questo sconosciuto...). Strano anche il pezzo di Libero di Giorgio Carbone (echisennò?), in cui si parla, per quanto riguarda gli incassi del film "a fine stagione" di "un miliardo e mezzo" (???). Difficile anche capire la frase "La saga potteriana sembrava in fase calante". Quando sembrava in fase calante???
Non semplice intuire anche cosa voglia dire Lietta Tornabuoni nella sua rece con "(Il film, Ndr) non ha molto fascino, ma non è colpa sua". E di chi allora? Di Voldemort?
Invece Mariuccia Ciotta nella recensione sul Manifesto dice:
Il corpo capovolto di una donna, una maestra di arti magiche, appesa e sanguinante come i torturati di Abu Ghraib".
E già, come non pensare ad Abu Ghraib vedendo Harry Potter...
Complimenti anche a tutti i giornalisti che hanno riportato tanti aneddoti divertenti, ma poco credibili. Per esempio, Emma Watson che, dopo aver preso una misera paghetta settimanale fino alla maggiore età, avrebbe scoperto in quel momento di essere diventata milionaria, come le ha detto il padre. E certo, fino ad allora aveva sempre pensato di lavorare per il minimo sindacale e di essere destinata al lavoro in miniera, come no...
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