Happy Days e le conseguenze del “salto dello squalo”

Happy Days è famoso per moltissimi motivi. Uno di questi è l'aver introdotto nel lessico comune il "salto dello squalo"

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Quando si pensa alle serie TV più iconiche della storia, Happy Days è senza dubbio uno dei nomi che balzano subito alla mente. Per essere precisi, però, lo show ideato da Garry Marshall è una situation comedy (o sit-com), ovvero un’opera che narra la vita quotidiana di un gruppo di personaggi in un numero spesso limitato di ambienti. Nonostante la serie sia andata in onda per la prima volta nel 1974, la storia è ambientata nell’America degli anni Cinquanta, in una versione idilliaca di Milwaukee, cittadina del Wisconsin. In questa location che sprizza “USA” da tutti i pori, seguiamo la storia della famiglia Cunningham e di tutti i personaggi che ruotano attorno a essa.

Con il passare degli anni, alcuni di questi personaggi (come Fonzie, Richie e Ralph Malph) sono diventati iconici, superando i limiti della serie TV ed entrando nella cultura popolare. Vi basti pensare che il personaggio di Arthur Fonzarelli ha dato persino il nome a un fenomeno mediatico, noto come la “sindrome di Fonzie”. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di una situazione che si presenta quanto un personaggio secondario di un’opera diventa inaspettatamente l’elemento di maggiore interesse per la gran parte del pubblico. Ne sono dei validi esempi Spock in Star Trek, Spike in Buffy l’ammazzavampiri, Cox in Scrubs e Vegeta nel manga (e ovviamente anche nell’anime) Dragon Ball.

Per chi ama esplorare il mondo della scrittura, c’è però un altro motivo per cui Happy Days viene ricordato. Stiamo parlando del “salto dello squalo”. Non avete idea di cosa sia? Nessun problema. Ci siamo qui noi a spiegarvelo.

IL SALTO DELLO SQUALO

Tutto ha inizio in occasione della terza parte del primo episodio della quinta stagione di Happy Days, dal nome “Fonzie, un nuovo James Dean?”. In questa puntata, Fonzie ha l’occasione di fare un provino per entrare nel mondo del cinema e, insieme alla famiglia Cunningham, si dirige a Los Angeles. È proprio qui che incontra Harold Kroft, un bellimbusto che tutti chiamano “California Kid” e che trova in Arthur Fonzarelli il suo diretto rivale. I due si sfidano per capire chi sia il migliore, ma la gara finisce in parità. È a questo punto che ad Harold arriva il colpo di genio: sfidare Fonzie a saltare uno squalo al largo della spiaggia. Sfida che, ovviamente, il nostro eroe accetta e supera, portandosi così a casa la vittoria.

Questa scena così folle lasciò a bocca aperta pubblico e critica americana, abituata a vedere in Happy Days situazioni ben più realistiche, senza esagerazioni di questo calibro. Da allora, infatti, si utilizza il termine “salto dello squalo” quando un’opera ormai sulla cresta dell’onda è costretta a inserire situazioni senza senso per mantenere alta l’attenzione del pubblico. Una scelta commerciale che mina la narrativa del racconto, compromettendone gravemente la qualità finale. Anno dopo anno, questo modo di dire è diventato sempre più comune, entrando anche di diritto nei manuali di scrittura di tutto il mondo.

FRIGORIFERI E BARBE

Nel 2008, a sorpresa, il TIME diede vita a una definizione che, per certi versi, si affianca al “salto dello squalo”. Stiamo parlando di “nuclearizzare il frigorifero”, locuzione tratta dalla scena iniziale di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Una scena completamente senza senso, che infrange la sospensione dell’incredulità e che risulta semplicemente “stupida”. Nonostante l’esistenza di questo nuovo modo di dire, però, “nuclearizzare il frigo” non ha mai preso molto piede. È però interessante notare che, durante un’intervista, Steven Spielberg abbia ammesso di essere stato lui a volere quella precisa scena, affermando inoltre di essere felice che sia stata d’ispirazione per questa bizzarra locuzione.

Grazie a Star Trek: The Next Generation, invece, troviamo il modo di dire “farsi crescere la barba”. In questo caso ci troviamo di fronte all’esatto opposto del “salto dello squalo” di Happy Days e la frase viene usata quanto un’opera dimostra una brusca impennata nella qualità generale. Questo perché la seconda stagione di The Next Generation è considerata all’unanimità migliore della prima. Seconda stagione che vede il personaggio di Will Riker farsi crescere la barba, con grande stupore da parte del pubblico a casa.

L’IMPORTANZA DI HAPPY DAYS

Happy Days era, è e rimarrà sempre uno degli show più importanti della storia della televisione. Ci sono decine di motivi per cui la serie creata da Gary Marshall merita di essere ricordata. Uno di questo è proprio il “salto dello squalo”. Un’idea folle scritta da Roger Garrett e da Joe Glauberg, portata sullo schermo dalla regia di Jerry Paris. Jerry Paris che, successivamente, si è occupato tra le altre cose di dirigere il secondo e il terzo Scuola di polizia, due film rimasti nel cuore di tutti coloro che sono cresciuti negli anni Ottanta.

E voi che cosa ne pensate? Avete mai sentito parlare di questo "salto dello squalo"? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).

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