Habemus Papam svelato

La settimana scorsa, un reportage dell'Espresso ha rivelato la trama del nuovo film di Moretti nei dettagli. Come è stato possibile? E quali sono state le reazioni del diretto interessato e della stampa italiana?

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Rubrica a cura di Colinmckenzie

Forse è strano scrivere un commento su un pezzo che non si è letto, ma in questo caso di circostanze strane ce ne sono tante. Tutto parte da questo pezzo dell'Espresso, che rivela trama e segreti di Habemus Papam, l'ultimo film di Nanni Moretti. Personalmente, ho voglia di scoprirlo al cinema, quindi ho evitato di spoilerarmelo. Ma non c'è dubbio che si tratti di uno degli scoop più significativi in ambito cinematografico degli ultimi tempi e non si può evitare di parlarne.

A realizzarlo è Malcom Pagani, che fino a poco tempo fa era una firma del Fatto Quotidiano, dove già si era fatto notare con diversi servizi importanti (uno per tutti, il caso di Michelle Bonev e del suo film molto 'sostenuto' dal governo). Ma come è riuscito Pagani a vedere il film in anteprima? La storia che circola nell'ambiente (e non prendetela per oro colato, anche se è molto attendibile) è che il giornalista abbia potuto guardare il film grazie a un assistente al montaggio (non si sa ancora chi e ovviamente c'è grossa pressione per scoprirlo), ma senza che questo dovesse portare a un articolo. Solo in seguito, per l'insistenza dell'Espresso (testata a cui stava passando in quel momento Pagani), si è deciso di realizzare un pezzo sul film, raccontando nei dettagli la trama.

Ovviamente, sembra che Nanni Moretti non l'abbia presa proprio bene. D'altronde, la segretezza è fondamentale per questo regista, che tenta di rivelare il meno possibile dei suoi film. E l'episodio (che mi ricorda una recensione di Harry Knowles de L'attacco dei cloni, se non sbaglio, visto in maniera avventurosa) è un brutto colpo, anche se in realtà poche testate hanno ripreso lo scoop.

Ed è questo forse l'aspetto più interessante della vicenda. A parte le pubblicazioni del gruppo Espresso, sembra che tanti mass media, di destra o di sinistra, abbiano avuto il timore di far arrabbiare il Nanni nazionale. E' un'impressione che ho avuto anche dopo la proiezione de Il caimano, che era stato accolto molto male in sala, mentre i pareri ufficiali della critica siano stati decisamente più benevoli. Insomma, Moretti viene trattato con i guanti, mentre tanti suoi colleghi ricevono un trattamento diverso?

E' un'ipotesi che mi viene confermata anche dall'amore verso gli spoiler dei nostri giornalisti, prontissimi a raccontarci tutto Bastardi senza gloria o Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (tanto per citare due film massacrati prima dell'uscita). E allora, perché qui invece si fa finta di niente? Forse, a differenza dei prodotti americani, Moretti è sacro e intoccabile, anche al di là del suo effettivo potere (considerando che fa un film ogni 4-5 anni e ormai produce pochissimo)?

E' una questione che probabilmente sarà il caso di discutere nuovamente all'uscita di Habemus Papam...

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