Habemus Papam: conferenza stampa e reazioni

Dopo la proiezione dello straordinario film di Nanni Moretti, parla il regista. Intanto, il pubblico in sala sembra aver apprezzato la pellicola, ma senza grossi entusiasmi...

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Rubrica a cura di Colinmckenzie

Solo Moretti poteva fare la tipica conferenza all'italiana, con tanti professionisti sul palco (troppi) e renderla diversa. Infatti, è lui che descrive le persone coinvolte nella lavorazione di Habemus Papam e presenti in sala. Come dire, "lo so che farete domande solo a me, quindi è meglio che parli io per loro".

Poi, ovviamente è caustico nelle risposte e prende per il culo i giornalisti che fanno domande incomprensibili, ma bacchetta anche l'ufficio stampa. Fa finta di non sapere che il suo film è stato ammesso a Cannes in concorso quando una persona gliene parla. E' un po' scettico quando un giornalista polacco dice che 37 milioni di persone in Polonia stanno aspettando con trepidazione il suo film (in effetti, conoscendo bene questo popolo, ho dei dubbi anch'io). Non si preoccupa delle reazioni del Vaticano, anche perché "ha altri 500 problemi più importanti". Schiva abilmente la questione "a chi consiglierebbe il percorso che fa il Papa?", che ovviamente era un modo per fargli citare Silvio. Ed è fin troppo paziente con il giornalista dell'Ansa, che lo accusa di non voler rispondere alla sua domanda, non propriamente memorabile ("cosa penseranno i francesi di noi vedendo questo film", come se i nostri cugini dovessero farsi un'opinione sugli italiani grazie ai suoi film). Scopriamo anche che il nome del cardinale che viene eletto Papa, Melville, dipende da una retrospettiva sul celebre regista francese fatta a Torino quando era direttore del Festival. Motivo in più per amare questa pellicola.

Interessanti le reazioni della platea. Alla fine della proiezione, c'è stato un timido applauso. E da quello che ho origliato, l'impressione è che non abbia esaltato molto, a differenza di quanto capitato nel mio caso. Piaciucchiato, insomma. Non sarà che molti volevano un attacco al Vaticano? Si aspettavano un massacro delle stanze segrete della Santa Sede? O forse Moretti si porta dietro ancora i problemi de Il caimano? E magari anche i giudizi verranno 'migliorati' con un po' di riflessione, come capitato cinque anni fa?

Di sicuro, domani mattina (ma forse già nei telegiornali di stasera e su Dagospia) vedremo una valanga di spoiler sul finale del film, quindi il mio consiglio è di fare attenzione. Il modo migliore per evitare certi rischi è di andare a vedere presto questo grandissimo film, scoprendolo in sala...

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