Gipsy: abbiamo visto in anteprima i primi cinque episodi!
La nuova serie di Netflix con Naomi Watts arriverà sulla piattaforma il prossimo 30 giugno: le nostre impressioni in anteprima su Gipsy
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La Watts interpreta una terapista di nome Jean Holloway. Una donna di successo, sicura di sé, famiglia perfetta, casa perfetta, vita perfetta. Ovviamente non è così. Bastano poche scene, una visita in un locale in cui Jean fa di tutto per dissimulare la sua vera professione e il suo vero nome, e capiamo che dietro la cortina di perfezione qualcosa non funziona. Il rapporto con il marito Michael (Billy Crudup) non potrebbe apparire più idilliaco, ma si tratta di una relazione che evidentemente nasconde più incrinature di quanto vorrebbe far vedere. In questo clima di insoddisfazione e piccole sensazioni non spiegate, Jean conosce la giovane Sydney, un incontro che rischia di far crollare ogni barriera.
Probabilmente il coinvolgimento di un'attrice di primo livello come Naomi Watts in un progetto televisivo non fa più notizia. Non nel 2017. In realtà è sempre bello sorprendersi per la capacità di una interprete di tale levatura di prendere sulle spalle il peso intero di una vicenda, di una serie di per sé non così originale. Gypsy da un certo punto di vista è un Big Little Lies al singolare: manca la coralità di quell'opera, ma rimane il racconto di quell'ipocrisia, di quei segreti tenuti tra le mura domestiche, repressi fino al punto di rottura. Jean Holloway potrebbe benissimo partecipare ad un'uscita di gruppo con i personaggi che in quella serie avevano i volti di Reese Whiterspoon e delle altre.Qui invece lo sguardo della storia si concentra principalmente su di lei, sulla progressiva presa di coscienza di non riuscire più a reprimere un lato di se stessa. Gypsy non racconta una storia particolarmente originale, anzi, molto di ciò che accade riusciremo a intuirlo a un primo sguardo. Allora la scrittura, che deve tramutare questo thriller-erotico (ma nessuno dei due aspetti è particolarmente caricato) in una storia da sviluppare nel lungo periodo, deve lavorare sul senso di attesa. In questo la scrittura riesce bene. Abbiamo il tempo per familiarizzare con un contesto familiare e professionale pronto ad essere messo in discussione, ma tutto si prende i suoi tempi. Da sottolineare una scena che, non sappiamo se volontariamente o per caso, riprende lo spunto di Perfetti sconosciuti.
Il quinto episodio chiude una certa fase d'introduzione, e quel che speriamo di vedere nella seconda parte di stagione è un ritmo più alto, che giochi con la tensione e metta ancora più in discussione i personaggi.La serie arriverà su Netflix il prossimo 30 giugno