Guillermo del Toro, i migliori film del regista: la nostra classifica
In attesa di capire dove collocare Pinocchio, ecco il resto della carriera di Guillermo del Toro in ordine crescente di merito
È uscito su Netflix il nuovo film di Guillermo del Toro, e questo vuol dire una sola cosa: è il momento di una classifica. Con Pinocchio, del Toro tocca quota dodici lungometraggi in carriera, per cui ci siamo già persi da un po’ l’occasione di fare una top ten; è necessario quindi stilare una classifica prima che sia troppo tardi. Perché vogliamo tantissimo bene a Guillermo del Toro, che in trent’anni di onorata carriera ci ha regalato… un po’ di tutto, dai supereroi ai fantasmi ai mostri ai robot alti come palazzi. Tutto quello che ci si aspetta da uno che ha anche una casa così, insomma.
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a) potrebbe meritarsi il primo posto ma abbiamo bisogno di tempo per assimilarlo e averne la certezza e b) il rischio di valutare in modo impreciso un film così fresco nella nostra memoria è troppo alto perché la scienza lo consideri accettabile.
Crimson Peak
Ha i suoi estimatori, ma Crimson Peak potrebbe essere l’unico vero esperimento fallito della carriera di del Toro. Nelle intenzioni dovrebbe essere una fiaba gotica drammatica e d’atmosfera ma anche sanguinolenta e grandguignolesca, nella pratica però una certa artificialità (estetica, ma anche narrativa) lo rende più che altro una fan fiction venuta male di Emily Brontë.
Cronos
Il classico caso di debutto interessante ma non ancora folgorante, nonostante il film contenga già molti dei marchi di fabbrica di del Toro. È forse il film del Nostro che più di tutti soffre l’età e soprattutto il peso dei successori: se fossimo ancora nel 1992 forse lo loderemmo di più, il suo unico problema è che quello che è venuto dopo è meglio.
Mimic
Mettere Mimic più in alto di Cronos potrebbe essere considerata una scelta blasfema, che noi però motiviamo dicendo che, oltre a essere un ottimo horror e diverso da quelli che fa di solito del Toro, Mimic è anche la sua prima incursione nel mondo degli studios e dei budget interessanti, e non è da tutti gestire così bene il passaggio da un film costato 2 milioni a uno costato 30.
Blade II
Senza alcun dubbio il miglior capitolo della trilogia di Blade, nonché uno dei migliori film di supereroi del suo decennio e il mantenimento di quella promessa che ci era stata fatta con il primo capitolo (che ancora un po’ soffriva della sindrome da origin story).
La forma dell'acqua
Probabilmente il più divisivo dei film di del Toro, quello che da un lato ha vinto quattro Oscar e dall’altro è odiato da una certa fetta di fandom perché meno weird e più sentimental-cinefilo del resto della filmografia deltoriana. Ne avevamo parlato approfonditamente qui.
Hellboy
Seconda dimostrazione del fatto che Guillermo del Toro è bravissimo a fare i film di supereroi, e che è incredibile che nessuno dei giganti del genere sia ancora riuscito a convincerlo a salire a bordo. Ron Perlman è ancora oggi uno dei migliori supereroi del millennio e si arriva alla fine delle due ore con una gran voglia di passare altro tempo con questa gente.
La spina del diavolo
Forse il miglior rappresentante del genere “horror con bambini e orfanotrofi”, e anche uno dei suoi pionieri. È anche un film che acquista ulteriore valore se messo a fianco del suo compagno, Il labirinto del fauno. Ne avevamo parlato qui.
Hellboy II
Come il primo, più del primo, Hellboy II è un esempio da manuale di sequel perfetto, che non sbaglia nulla e migliora tutto quello (poco) che non andava nel capitolo precedente. La posta in palio è più alta, la progressione narrativa più interessante (e anche travolgente, non avendo più bisogno di presentare il protagonista), la comicità più azzeccata.
Pacific Rim
Pacific Rim potrebbe essere, in un certo senso, il film più personale di del Toro, quello dove ha sfogato senza vergogna il suo amore per i kaiju, per i robottoni giapponesi, per Neon Genesis Evangelion, per la fantascienza catastrofica… per tutte quelle cose che potevano sembrare fuori luogo nel percorso di carriera di un Autore come lui, e che proprio per questo del Toro ha portato al cinema con l’entusiasmo di un bambino.
La fiera delle illusioni
Qualche mese fa avevamo espresso qualche dubbio su La fiera delle illusioni e su una certa freddezza di fondo che gli impedisce di spiccare definitivamente il volo. I dubbi rimangono, ma con il tempo sono stati diluiti dalla magnificenza di La fiera delle illusioni, un film che comunque vada e indipendentemente da come la pensiate rimarrà sempre un piacere per gli occhi. E alla fine il cinema è prima di tutto guardare cose, no?
Il labirinto del fauno
Primo posto fin troppo scontato. Vale però la pena segnalare che Pinocchio potrebbe essere in grado di assediare questa posizione – ne riparliamo tra qualche mese a mente fredda.
Trovate tutte le informazioni su Pinocchio nella nostra scheda del film!
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