La Grande Storia del Marvel Cinematic Universe: Fase 1 – L'incredibile Hulk

Com'è nato L'incredibile Hulk, di Louis Leterrier, secondo film del Marvel Cinematic Universe

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La seconda pellicola del Marvel Cinematic Universe è incentrata su un volto già noto al grande pubblico, Hulk.

LA GRANDE STORIA DEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE:

L'Incredibile Hulk, locandina

Questo personaggio, infatti, al tempo dell'uscita della pellicola a lui dedicata, nel 2008, già da trent'anni compare sugli schermi americani. Sin dal 1978, sin da quando la prima stagione del serial televisivo The Incredible Hulk (L'Incredibile Hulk) viene programmata dalla CBS, facendo seguito a ben due episodi pilota trasmessi dalla stessa rete nel novembre 1977.

Il serial viene ideato da Kenneth Johnson, a seguito di un accordo tra Marvel Comics e Universal Television, che garantisce a quest'ultima il licensing di alcuni personaggi della casa editrice.

Johnson accetta il progetto propostogli dalla società di produzione, ma, piuttosto che prendere a riferimento i fumetti dedicati al gigante di giada, si ispira a I Miserabili di Victor Hugo nel descrivere i tormenti e le storie on the road del protagonista alla Valjean, inseguito da un ambizioso giornalista investigatore alla Javert.

Johnson decide anche di distanziarsi il più possibile dalla produzione fumettistica, a lui non troppo gradita o comunque ritenuta poco credibile in un contesto televisivo, non includendo alcun componente del cast di comprimari di Hulk, cambiando il nome di battesimo di Bruce Banner in David per onorare un suo scomparso figlio e riducendo i dialoghi di Hulk a semplici grugniti o urla di rabbia. Per questo stesso motivo, nessuno dei super criminali presenti nei fumetti compare per tutto il serial, che si incentra invece sulle problematiche sociali dell'epoca.

Per il ruolo di David Banner, Johnson non ha esitazioni e chiede che sia scelto l'attore Bill Bixby. La produzione dunque non effettua altri provini. Per il ruolo di Hulk, si pensa in un primo momento ad Arnold Schwarzenegger, all'epoca un celebre body-builder, scartato perché troppo basso (!).

Hulk

Viene perciò selezionato Richard Kiel, il quale gira anche alcune riprese dell'episodio pilota: Johnson tuttavia giunge alla conclusione che non possiede la muscolatura necessaria e dunque la scelta definitiva ricade su un “collega” di Schwarzenegger, Lou Ferrigno, che grazie al suo fisico imponente e all'aspetto… essenziale di Hulk diviene un beniamino del pubblico.

Il telefilm va in onda con ottimi ascolti per tre stagioni, ma la quarta vede un drastico crollo dell'audience, pur mantenendo lo share su livelli accettabili. La CBS, tuttavia, non intende continuarne la programmazione dopo il 1981, nonostante già sette episodi della quinta stagione siano stati girati. Johnson prova a convincere i dirigenti della rete a cambiare idea, ma senza successo: nelle sue intenzioni, la quinta stagione sarebbe stata l'ultima e avrebbe visto Banner curato dalla sua condizione di Hulk. La quinta, breve stagione viene comunque programmata in maniera sporadica fino al maggio del 1982, lasciando le trame in sospeso dopo un totale di 82 episodi.

Il serial viene inserito nel circuito syndication dopo la sua conclusione, facendo sì che non venga dimenticato dal pubblico e permettendogli di costruirsi una reputazione che perdura nel tempo. Ritenendo che ci siano ancora delle potenzialità nel progetto, la NBC acquisisce i diritti di sfruttamento del personaggio e manda in onda nel maggio 1988 un TV movie diretto e sceneggiato da Nicholas Corea: The Incredible Hulk Returns (La Rivincita dell'Incredibile Hulk).

Hulk

Kenneth Johnson non è più coinvolto né interessato a continuare la serie, la quale viene dunque gestita da Bill Bixby in persona, una delle menti creative anche durante le cinque stagioni del serial. L'idea è quella di produrre un film per la televisione a cadenza annuale.

The Incredible Hulk Returns si segnala anche poiché prevede la prima apparizione live action del personaggio di Thor, interpretato da Eric Allan Kramer, in un look alquanto insolito: nelle intenzioni originarie è anche una sorta di episodio pilota per un futuro show su Thor, che tuttavia non verrà mai prodotto.

Nel maggio 1989, viene mandato in onda il secondo TV movie, The Trial of the Incredible Hulk (Processo all'Incredibile Hulk). Lo sceneggiatore stavolta è Gerard Di Pego, mentre il regista è proprio Bill Bixby.

The Trial of the Incredible Hulk si segnala per un fatto curioso: è infatti il primo prodotto televisivo/cinematografico Marvel in cui Stan Lee effettua un cammeo (è un componente della giuria, nello specifico). Inoltre, vi è la prima apparizione live action dei personaggi di Daredevil – con un look alla Frank Miller stile L'Uomo Senza Paura ante-litteram – e Kingpin (interpretati rispettivamente da Rex Smith e John Rhys-Davies). Nelle intenzioni originarie è anche una sorta di episodio pilota per un futuro telefilm sul Diavolo Rosso, il quale non verrà mai prodotto.

I due TV movie ottengono dati di ascolto superiori alle attese, e così nel febbraio 1990 viene trasmesso il terzo film, dal titolo abbastanza emblematico: The Death of the Incredible Hulk (La morte dell'Incredibile Hulk). Sceneggiatore e regista rimangono invariati e si pensa di inserire in origine un altro supereroe Marvel, Iron Man, prima che questa idea venga scartata.

Il titolo mantiene quanto promesso, dato che alla fine Banner/Hulk muore a seguito di una caduta da un aeroplano. Tuttavia, questa non sarebbe dovuta essere la fine di tutto. Gerald Di Pego, infatti, completa nell'estate 1990 una nuova sceneggiatura intitolata The Revenge of the Incredible Hulk, che prevede il ritorno sia di Banner che di Hulk.

Stan Lee, Lou Ferrigno ed Eric Kramer

Tuttavia, gli ascolti di The Death of the Incredible Hulk si rivelano deludenti, e la NBC decide di non produrre ulteriori sequel. Bill Bixby cerca dunque un accordo con un altro network televisivo, ma poco dopo gli viene diagnosticato un cancro terminale, che purtroppo causa la sua morte nel novembre del 1993, ponendo così fine a questa prima fase di Hulk in live action.

I diritti passano alla Universal Pictures, la quale nel 1995 affida l'incarico di scrivere una prima sceneggiatura per una pellicola cinematografica a John Turman, uno sceneggiatore poco noto e fan del personaggio di Hulk, dopo che costui ha ricevuto l'approvazione sia di Stan Lee che di Gale Anne Hurd.

Turman lavora per quasi due anni su questo progetto, consegnando nel tempo ben dieci bozze. Lo scrittore si rifà molto alle storie classiche di Lee, mettendo Hulk contro il Generale Ross, il Capo e l'esercito americano, ispirandosi alle teorie di Bill Mantlo e Peter David che vedono il padre di Banner come causa principale della sua rabbia repressa negli anni.

La produzione, tuttavia, non rimane soddisfatta di quanto prodotto da Turman e lo allontana dal progetto, chiamando in sostituzione Jonathan Hensleigh, marito di Gale Ann Hurd, che riesce anche a farsi promettere un ruolo da regista (cosa che rappresenterebbe il suo debutto in questo ruolo), dopo il rifiuto di Joe Johnston. Turman viene richiamato e consegna ulteriori due bozze, le quali vengono revisionate da Zak Penn. Il tutto viene consegnato a Hensleigh, che decide per una totale riscrittura effettuata da lui stesso.

Il film entra in via ufficiale in pre-produzione nell'ottobre 1997, con i casting dei personaggi secondari e i primi tentativi di creare Hulk tramite CGI. Tuttavia, nel marzo 1998 il progetto viene messo in stasi, poiché ci si rende conto che il budget arriverebbe a superare i 100 milioni di dollari, di cui venti già spesi (un po' troppi per il film di un regista debuttante).

Daredevil e Hulk

Hensleigh tenta di riscrivere la sceneggiatura per venire incontro alle esigenze di un ridimensionamento del budget, ma alla fine è costretto a rinunciare e abbandonare in via definitiva ogni speranza di dirigere una pellicola su Hulk.

Qualche mese dopo, lo sceneggiatore Michael France si propone e gli viene dato il via libera per la produzione di una nuova bozza, a cui lavora nell'estate del 1999, con una ulteriore riscrittura consegnata all'inizio del 2000. Come Turman, anche France incentra la sua trama sul rapporto tra padre e figlio, da cui deriva la rabbia repressa che dà vita a Hulk. David Hayter effettua infine una successiva riscrittura.

In questo trattamento, Bruce Banner è uno scienziato che lavora per il progetto volto a mappare il Genoma Umano, insieme ai suoi colleghi Samuel Sterns, Robert Creel e Betty Ross. Un incidente di laboratorio causato da Creel attiva una trasformazione in Banner, oltre che in Creel stesso e Sterns, i quali diventano l'Uomo Assorbente e il Capo. Hulk si manifesta una prima volta quando, in un impeto di rabbia, distrugge l'abitazione di Creel e, ritenendo sia per il suo bene, Betty lo consegna all'esercito.

Creel e Sterns, tuttavia, lo fanno evadere, in quanto Banner può aiutarli a invertire la loro condizione di mutati, che li sta lentamente uccidendo. Sfortunatamente l'unico modo per farlo è innescando una fusione nucleare. Sterns e Creel pagano con la vita questa loro ambizione e Banner apparentemente si sacrifica per impedire l'esplosione, anche se in realtà sopravvive e si convince a entrare in esilio.

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La svolta decisiva avviene quando, a inizio 2001, il regista Ang Lee viene contattato per dirigere il film. Lee esamina la sceneggiatura di Hayter e France trovandola insoddisfacente: affida così l'incarico di riscriverla a un suo fidato collaboratore, James Schamus. Costui riprende ancora la trama del rapporto padre/figlio, elimina il personaggio di Samuel Sterns e fonde il personaggio dell'Uomo Assorbente con quello del padre di Banner.

Quando la sceneggiatura viene completata, verso la fine del 2001, si deve decidere chi deve essere accreditato come suo autore, considerato che questo script, seppur soggetto a diverse metamorfosi, è passato tra le mani di almeno sette scrittori. Alla fine, la Writers Guild of America ne assegna la paternità, oltre che a Schamus, anche a Michael France e John Turman. Schamus non prende bene questa cosa e negli anni ripeterà più volte di essere stato l'unico sceneggiatore.

Ang Lee

Nel frattempo, si procede con i casting. Per il ruolo del protagonista, dopo il rifiuto di Billy Crudup, Lee contatta nel luglio 2001 l'attore Eric Bana, di cui ha apprezzato molto l'interpretazione nel film Chopper. Costui non ha mai letto i fumetti di Hulk, ma è un grande appassionato del serial televisivo. Bana è anche in contatto con Avi Arad per il ruolo da protagonista in Ghost Rider, ma quando questo viene affidato a Nicolas Cage, Bana firma in ottobre per la parte di Bruce Banner, accettando l'opzione per eventuali due sequel.

Per il ruolo di Betty Ross, Lee si rivolge a Jennifer Connelly, la quale rimane intrigata dalle tematiche intimiste e filosofiche che la pellicola offre e dunque accetta la parte.

Eric Bana

Per il ruolo del Generale Ross, viene contattato Sam Elliott. L'attore è entusiasta di poter lavorare al fianco di Ang Lee e accetta senza visionare prima la sceneggiatura. Per prepararsi alla parte legge alcuni fumetti su Hulk e si fa crescere dei folti baffi, nonostante una sua incertezza iniziale poiché l'esercito americano non incoraggia simili cose.

Per il ruolo del padre di Bruce, David Banner (il nome è un omaggio al personaggio interpretato da Bill Bixby nel serial televisivo), Lee contatta Nick Nolte e lo convince ad accettare dopo avergli detto che il film è come una tragedia greca incentrata sul rapporto padre/figlio.

L'”attore” più importante di tutti invece… non esiste. Hulk infatti viene interamente creato in CGI dalla Industrial Light & Magic, tramite un team composto da centottanta tecnici, il cui completamento richiede quasi un anno e mezzo di lavoro, tanto che si decide di tagliare alcune scene per non far lievitare in maniera ulteriore il budget. A fornire il motion capture del personaggio è Ang Lee in persona.

Le riprese iniziano in via ufficiale nel marzo 2002, in Arizona, per spostarsi poi a San Francisco e concludersi a Los Angeles a inizio agosto. La premiere di Hulk avviene nel giugno 2003. Con un budget complessivo di circa 132 milioni di dollari, il film arriva a incassarne a livello mondiale 245 milioni (senza contare tutte le altre spese sostenute negli anni passati). Nella seconda settimana di programmazione, peraltro, il film assiste a un drastico calo di spettatori, senza precedenti fino a quel momento.

Hulk

Il contratto con la Marvel prevede che un sequel venga prodotto entro il 2005. James Schamus ha già in mente una idea per un possibile seguito che include la presenza di un Hulk grigio e malvagio, con il Capo e Abominio come suoi avversari. I piani sono di distribuire questo sequel poco prima dell'estate 2005, ma questi non si concretizzano.

I diritti passano dunque nel 2006 ai Marvel Studios, pur mantenendo la Universal i diritti di distribuzione. Avi Arad, in origine, intende produrre un sequel della pellicola diretta da Ang Lee, ma ben presto si cambia idea e si opta per un reboot.

La pre-produzione inizia in via ufficiale quando Louis Leterrier viene scelto come regista. Leterrier è in contatto da tempo con i Marvel Studios ed è stato tra i papabili per dirigere Iron Man, così quando Jon Favreau inizia a occuparsi della regia di quest'ultima pellicola, Avi Arad gli propone questa alternativa, che Leterrier accetta, avendo apprezzato sia la serie televisiva con Bill Bixby che il film di Ang Lee.

Hulk

Per la sceneggiatura viene contattato Zak Penn, uno di coloro che consegnarono una delle tante bozze del primo film su Hulk. Penn riprende alcune sue idee di quella bozza e consegna tre trattamenti, l'ultimo dei quali a inizio 2007.

Al contempo iniziano le procedure di casting. Per il protagonista, Bruce Banner, Leterrier chiede che sia selezionato Mark Ruffalo, ma la produzione decide di puntare prima su David Duchovny, per poi scegliere infine Edward Norton.

L'attore incontra il regista e la produzione nell'aprile 2007 e le sue incertezze iniziali svaniscono quando gli viene promesso che avrà la possibilità di riscrivere la sceneggiatura. Norton non cambia più di tanto la struttura generale della trama di Penn, ma aggiunge alcune scene, scrivendole anche durante le riprese del film, introducendo il personaggio di Leonard Samson e modificando alcuni dialoghi per rendere ancora più chiaro che questa nuova pellicola non è collegata a quella di Ang Lee.

Penn, che viene a conoscenza di ciò a cose ormai fatte, non gradisce molto questa ingerenza di Norton nella sua sceneggiatura e negli anni successivi se ne lamenterà più volte. Una sorta di compensazione arriva comunque quando la Writers Guild of America accredita solo lui come sceneggiatore del film.

Per il ruolo di Betty Ross, viene scelta Liv Tyler. L'attrice rimane intrigata dalla storia d'amore tra Banner e il suo personaggio, così decide di accettare la parte senza nemmeno leggere la sceneggiatura in maniera approfondita. Liv Tyler collabora anche in maniera attiva sul set con Edward Norton per meglio definire il rapporto tra Bruce e Betty.

Hulk

Per il ruolo di Emil Blonsky, alias Abominio, viene scelto Tim Roth. Sia Marvel Studios che Norton mostrano qualche perplessità all'inizio di fronte a questa scelta di casting fortemente voluta da Leterrier, un grande ammiratore del lavoro di Roth, che viene infine accettata. L'attore suggerisce di rendere Blonsky non una spia, ma un soldato, cosa che Norton approva. Per prepararsi alla parte, Roth si sottopone a un rigido addestramento militare supervisionato da trainer canadesi.

Per il ruolo del Generale Ross, Sam Elliott è pronto a riprendere questo ruolo, ma il desiderio di prendere le distanze dal film di Ang Lee porta infine a scegliere al suo posto William Hurt.

In un cameo nella scena finale, compare Robert Downey Jr., legando così questa nuova pellicola a Iron Man. L'attore recita quanto gli è stato richiesto in un paio d'ore e lo fa in segno di ringraziamento nei confronti dei dirigenti di Marvel Studios, che hanno rivitalizzato la sua carriera cinematografica.

Anche in questo caso, la parte più importante è affidata a qualcuno che non esiste. Hulk viene ricreato al computer basandosi sui disegni dell'artista Dale Keown.

Hulk

Le riprese iniziano in via ufficiale nel luglio 2007, nella città di Toronto e successivamente in Ontario, per spostarsi poi a New York e infine a Rio de Janeiro. Si concludono infine nel mese di novembre, dopo circa ottanta giorni, senza troppi problemi (nonostante a un certo punto Leterrier si trovi a dover dirigere con un piede fratturato).

La colonna sonora, dietro suggerimento di Leterrier, viene affidata a Craig Armstrong, collaboratore dei Massive Attack e già autore di alcune soundtrack, e viene composta in appena quattro giorni.

The Incredible Hulk esce nei cinema a livello internazionale a partire dall’8 giugno 2008. A fronte di un budget complessivo di 150 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassarne a livello mondiale circa 263 milioni. Di certo non un risultato ambizioso come quello di Iron Man, ma ritenuto tuttavia soddisfacente, e che lancia la via per un sequel, il quale però per vari motivi troverà difficoltà a essere messo in produzione negli anni successivi.

Il successo del Marvel Cinematic Universe, invece, cresce sempre più...

Hulk

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