GoldenEye 007, il passato non muore mai | Speciale
GoldenEye 007 è un'opera incredibile che merita di essere riscoperta anche al giorno d'oggi che saprà lasciarvi a bocca aperta
Per chiunque sia stato un videogiocatore negli anni Novanta, infatti, GoldenEye rimane un’opera a dir poco indimenticabile. Merito di una campagna single player a dir poco innovativa, ma anche di un comparto multiplayer con tanto di split-screen per passare lunghe serate con i propri amici. Nulla che gli utenti di oggi non possano trovare nella maggior parte delle produzioni offerte dal mercato, ma qualcosa in grado di lasciare a bocca aperta i possessori di console di venticinque anni fa.
LA LUNGA STRADA PER RIVEDERE LE STELLE
Quando venne inizialmente concepito da Rare, GoldenEye 007 non aveva certo la forma con la quale è diventato famoso in tutto il mondo. Gli sviluppatori erano intenzionati inizialmente a realizzare un platform 2D per Super Nintendo, in modo da sfruttare il genere videoludico più importante sulla piattaforma della software house di Kyoto. Il successo di Virtua Cop e l’intenzione di creare un prodotto più cinematografico convinse però i dev a lavorare su uno sparatutto a binari. Un’idea senza dubbio più vicina a quella del risultato finale. Il successivo passo avanti venne fatto grazie all’arrivo del kit per Nintendo 64, che permise a Martin Hollis e al suo team di dare vita a un’opera nettamente più ambiziosa.
IL SUCCESSO
Non appena raggiunse il mercato, GoldenEye 007 scosse l’industria con estrema decisione. Lo dimostrano le 8 milioni di copie vendute, che gli permisero di diventare uno dei giochi più venduti di sempre su Nintendo 64. Come accennato in apertura, il merito di questo successo è da ricercare nella struttura stessa del gioco, ben lontana da titoli come Doom o Quake. Nel capolavoro targato Rare, l’immedesimazione era totale. Il giocatore poteva muoversi di soppiatto, correre a destra e a manca, risolvere enigmi ambientali e affrontare orde di nemici. Il tutto rimanendo ancorato all’atmosfera, alle musiche e alla trama del film alla base del progetto. Se a questo aggiungete anche un’intelligenza artificiale ben implementata, ecco che capirete il motivo del trionfo di GoldenEye 007.
Non bisogna dimenticare, però, l’importanza del multigiocatore. In meno di quattro mesi gli sviluppatori riuscirono a implementare una modalità competitiva dove quattro giocatori potevano sfidarsi in diverse arene tratte dalla campagna single player. Il ritmo di gioco, la varietà di armi e situazioni e la magia di poter giocare un’opera di questo tipo di console (e non su PC) sorprese il grande pubblico. Pubblico che non era abituato a un prodotto tanto rifinito. Un prodotto così ricco di contenuti da avvicinarsi più alle opere moderne, piuttosto che ai titoli del 1997.
GIOCARE PER CREDERE
Se non vi fidate della nostra parola, dal 27 gennaio potrete testare con mano le celebri avventure di Bond. Microsoft ha deciso infatti di inserire GoldenEye 007 all’interno del catalogo di Xbox Game Pass, con tanto di risoluzione migliorata e di incremento del frame rate. L’abbonamento dell'azienda americana guadagna quindi una nuova opera indimenticabile, che sicuramente farà la gioia di moltissimi giocatori.
Se, invece, siete in possesso di Nintendo Switch, il titolo fa ora parte del pacchetto “Nintendo Switch Online+”, dal quale possiamo accedere a diversi giochi distribuiti inizialmente su Nintendo 64. Si tratta di una valida alternativa alla controparte per Xbox non tanto per la qualità visiva, ma per la possibilità di giocare in portabilità uno dei giochi più importanti della storia videludica.
E voi che cosa ne pensate? Avete giocato all’epoca GoldenEye 007, oppure siete tra coloro che lo recupereranno in questa nuova versione? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, venite a chiacchierare con noi sul nostro canale Twitch.