Glossario dei Videogiochi, l’anacronistico e necessario vocabolario videoludico di Simone Barbieri
Glossario dei Videogiochi è già antiquato, limitato, incompleto. Eppure siamo di fronte ad un volume indispensabile, necessario, pressocché fondamentale
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Glossario dei Videogiochi, scritto da Simone Barbieri ed edito da Edizioni UNICOPLI, è una sorta di opera d’arte contemporanea, un artefatto paradossale, puramente teorico, che pur ha trovato modo e maniera di rendersi fisico, tramite più di duecento pagine di definizioni che si susseguono e si rincorrono, nel vano tentativo di bloccare il tempo e dipingere un’istantanea che ha la pretesa di farsi universale, perpetua, immodificabile.
Nell’era dell’internet, del 5G, dei meme puntualmente “old”, è questa la sensazione che restituisce il titanico tentativo di imbrigliare un medium mutaforme come i videogiochi in una tassonomia di termini che gli ruotano intorno e che in qualche modo tentano, solo momentaneamente, di delinearne la materia di competenza.La critica, che critica non è beninteso, non è certamente rivolta all’autore, né tantomeno all’editore, entrambi fulgidi esempi di un coraggio visionario troppo spesso sminuito, quando non ignorato in toto, da esperti ed appassionati del settore. Semplicemente, l’impresa era e resta impossibile, perché, ancor più semplicemente, l’argomento trattato corre e si allontana ad una velocità impensabile.
Questo Glossario dei Videogiochi, per dirla in altri termini, è già anacronistico, limitato, incompleto. Qualsiasi smanettone incallito, sfogliando le pagine del libro, noterà come manchi qualche termine che normalmente utilizza quando parla con altri suoi simili e descrive le imprese compiute nel suo gioco preferito.
Eppure, come anticipato, siamo di fronte ad un volume indispensabile, necessario, pressocché fondamentale. I principi analitici che hanno condotto la ricerca, lo studio e la raccolta delle fonti di Simone Barbieri, riassunte nell’introduzione al volume, denotano una cura e un’attenzione per il dettaglio che ben si ravvisano in ogni parte costituente del glossario.Ogni definizione è ben spiegata, comprensibile a chiunque, specifica al punto giusto. Nonostante qualche inevitabile lacuna, come già detto, tutti i termini più comunemente usati sono al loro posto. Dai principali generi videoludici, a termini tecnici, sino ad espressioni propriamente gergali, il ventaglio di definizioni fornite dal libro è davvero ampissimo.
L’opera di Simone Barbieri ancor prima che un utilissimo strumento per orientarsi in una sottocultura stratificata com’è quella relativa ai videogiochi, è un volume che segna un’epoca denunciando la sempre più urgente necessità di rendere chiaro e fruibile a chiunque un gergo che deve e vuole finalmente farsi linguaggio tecnico.
Glossario dei Videogiochi è un libro consigliatissimo, che speriamo possa aggiornarsi a cadenza regolare, con frequenti e puntuali ristampe, esattamente come accade con i vocabolari di tutte le lingue del mondo, anch’essi condannati ad un inevitabile invecchiamento precoce.