Gli Oscar 2010 - seconda parte
Dopo aver parlato delle nuove pellicole di Clint Eastwood, Martin Scorsese, Peter Jackson e Ang Lee, scopriamo altri titoli che potrebbero ben figurare l'anno prossimo agli Academy Awards...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Non hanno vinto (ma vorrebbero tanto)
Premiati negli ultimi anni Scorsese e i Coen, Mann rimane probabilmente il regista americano più importante degli ultimi trent'anni senza una statuetta al suo attivo. Per Johnny Depp può essere fatto un discorso simile a livello di interpreti. Se il film funziona e incassa può essere un ottimo modo per colmare queste lacune. Personalmente, il trailer non mi ha entusiasmato, ma magari è soltanto un modo per lanciarlo come un prodotto più commerciale e invece vedremo un gangster movie degno del Dillinger di John Milius.
Emerald City di Paul Greengrass
Questo è uno dei progetti che, sulla carta, mi eccitano di più. Uno dei registi più coraggiosi in circolazione, uno degli interpreti (Matt Damon) più intelligenti nelle sue scelte e un libro di culto notevole. Se c'è un titolo che può sfatare la 'maledizione' delle pellicole sull'Iraq è questo. Speriamo bene...
Tree of Life di Terrence Malick
L'importanza di Terrence Malick nel cinema americano moderno è dimostrata dal fatto che, nonostante i suoi ultimi due film siano andati male al botteghino, gli attori fanno la fila per lavorare con lui. D'altronde, avere al proprio attivo Sean Penn e Brad Pitt non è proprio da tutti. Francamente, non penso che questa saga familiare ambientata negli anni cinquanta possa ottenere enormi riconoscimenti, considerando che La sottile linea rossa non ha vinto neanche un Oscar. Ma se si riesce a rendere Malick un regista da omaggiare prima o poi, allora chissà che non sia questa la volta buona.
The Soloist di Joe Wright
Il fatto che sia stato rimandato al 2009, mentre poteva tranquillamente uscire per il 2008, non fa ben sperare. Comunque, si tratta del nuovo film di Joe Wright (che con il suo Espiazione ha ottenuto sette candidature agli Oscar) e vede impegnati il vincitore della statuetta Jamie Foxx (Ray) e il due volte candidato Robert Downey jr. La storia sembrerebbe anche materiale premiabile (un musicista diventato barbone e un giornalista che lo segue). Rimane, come detto all'inizio, la perplessità per il fatto di non farlo uscire nel 2008...
Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu
A un passo dal successo con Babel (ma c'era sua maestà Scorsese finalmente da premiare e si è dovuto accontentare del Golden Globe), il realizzatore messicano ci riprova con una storia di amicizia e di legalità che sembra molto interessante. La presenza di Javier Bardem di sicuro non nuoce alle ambizioni...
Altri
Al Sundance si sono fatte notare molto pellicole come An Education di Lone Scherfig (soprattutto per la protagonista Carey Mulligan, che tutti danno come probabile nominata) e Precious (conosciuto prima come Push: Based on the Novel by Sapphire), film urbano che molti ritengono difficile da vendere adeguatamente. Tra gli altri titoli che potrebbero ottenere qualcosa: The Road di John Hillcoat, Cherì di Stephen Frears (soprattutto per Michelle Pfeiffer), Amelia di Mira Nair (se l'Academy non si è stufata di premiare Hilary Swank), The Last Station con Helen Mirren, James McAvoy e Paul Giamatti, The Debt di John Madden e The Tempest di Julie Taymor. Ovviamente, ricordiamoci che il bello degli Oscar sono le sorprese assolutamente imprevedibili. Probabilmente, neanche sua madre in questo periodo del 2008 riteneva che Danny Boyle e il suo The Millionaire avessero chanche di vittoria agli Oscar...