Gli 8 film che hanno raccontato meglio il 2020

La classifica con gli otto film che hanno raccontato al meglio tutto quello che è successo durante l' anno 2020, anche se inconsapevolmente

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Se le storie sono lo strumento che abbiamo per leggere il mondo che ci circonda trovando nuovi significati, possiamo dire che nell'anno 2020 il cinema è stato sconfitto. Non tanto per la mostruosa crisi economica che la pandemia ha portato al settore, ma perché gli eventi che abbiamo vissuto sulla nostra pelle fanno impallidire qualsiasi film apocalittico (quanto è invecchiato Contagion, ad esempio. Così tanto da sembrare un documentario).

Non solo: nessun autore è riuscito a prevedere questi dodici mesi funesti. Siamo restati senza gli strumenti per guardare da una prospettiva nuova quello che ci accadeva. Gli amanti dei film che si baciano sotto la pioggia - senza timore del contagio - ci sono apparsi subito fuori dal tempo. Le scene con le folle ci hanno creato ansia. I drammi messi in scena sono diventati piccoli, rispetto alle immagini viste ai telegiornali.

Eppure se guardiamo i film lanciati nel 2020 (tra sala e streaming) si può notare un processo inconscio. Storie ideate anni fa, girate prima delle mascherine e dei protocolli sanitari, sono riuscite a raccontare alcune sfumature dei mesi appena vissuti meglio di quanto potessimo aspettarci. Sono titoli che, escluso un paio di casi, non hanno preso di petto direttamente le questioni del 2020, ma che sono specchio (inconsapevole) di tante emozioni e riflessioni che hanno fatto da costante in questo anno.

Ecco quindi 8 pellicole che, secondo noi, hanno raccontato alla perfezione l’anno 2020.

Sorry we missed you

L’epopea di Ken Loach, dedicata agli eroi di tutti i giorni, è quanto mai attuale nel 2020. Ricky è un corriere, schiacciato dalla gig economy sempre più disumana. Corre disperato di qua e di là per consegnare pacchi in tempo e garantire un sostegno economico alla sua famiglia. Ma il lavoro lo porta allo stremo con drammatiche conseguenze.

Un film che, visto a inizio anno, ci ha cambiato lo sguardo mentre aprivamo i cancelli ai corrieri, nostri eroi in pieno lockdown. È stato quanto mai importante avere ben presente le storie che, a volte, potrebbero esserci dietro a un pacco consegnato. Politico e disturbante, ma anche attuale e concreto. 

Family Romance LLC

Werner Herzog spiega le conseguenze della solitudine. Al centro del suo documentario ci sono Tokyo e la Family Romance LLC: una società di noleggio attori per la vita quotidiana. Padri assenti, amici, amanti, sono (realmente) rimpiazzati da sostituti professionisti. Impagabile la scena in cui un impiegato delle ferrovie assolda l’attore per fingersi lui e prendersi la strigliata dal capo.

Che tristezza però. Che solitudine esistenziale e quante relazioni artificiali in questo documentario. Nell’anno in cui siamo stati più distanti l’uno dall’altro, cercando di colmare l’assenza tramite surrogati (il riunionismo telematico, gli aperitivi zoom), questo film ci guarda dentro.

Il processo ai Chicago 7

Nel 1968 una folla si ritrova a Chicago per protestare contro il Vietnam. Nel 2020 l’America è scossa dalla morte di George Floyd. In poco emergono molti altri delitti della polizia a danno degli afroamericani, le strade si riempiono al grido di Black Lives Matter. Spesso le proteste sfuggono di mano, ancora più spesso vengono represse con violenza. Ieri come oggi. Sorkin non può avere preso spunto dalla realtà quando scriveva Il processo ai Chicago 7. Ma il tempismo è stato perfetto. Attualissimo.

Palm Springs - Ogni giorno uguale

Di loop temporali e giorni della marmotta ne abbiamo visti molti al cinema. Palm Springs raddoppia i personaggi impigliati nella rete di giorni tutti uguali e crea una mitologia complessa legata alle ragioni per cui tutto questo accade. Ma l’ironia graffiante e il leggero senso di oppressione (con J.K Simmons che vuole ammazzare il protagonista) lo rendono metafora perfetta delle giornate passate in casa. Prima entusiasmo e poi… voglia di fuga. Claustrofobico.

Il Buco

C’è chi si ammazza per della carta igienica e chi per avere da mangiare su una piattaforma che scende dall’alto in un misterioso carcere fatto da un numero (quasi) infinito di piani.

Basta un po’ di pressione e di fame per fare diventare violento anche un pacifista, sembra dirci Il Buco. Un esperimento sociale, orrorifico, carcerario che svela come siamo tutti altruisti... fino a che non arriva l’altro. L’abbiamo visto nelle notizie con i supermercati presi d’assalto e le scorte di carta igienica stipate nei bunker americani. E l’ha dimostrato anche questo gran film con le sue atmosfere uniche e indimenticabili e la sua critica al consumismo folle. Impossibile non sentirsi come uno dei protagonisti. E voi? Dove avete messo il vostro Samurai Plus?

The Hunt 

Chi non si ammazza per la carta igienica si ammazza per la politica. The Hunt è stato più clamore che sostanza, ma ha segnato comunque l'anno corrente. Ha fatto arrabbiare Trump che ha accusato su twitter la Hollywood liberale di "fomentare violenza per la quale sarebbero stati incolpati altri". Uscita del film sospesa e poi delegata al Direct to video. The Hunt è una satira fatta di “buonisti con il mitra” che inseguono americani come prede di caccia. Splatter e risate per un film imperfetto che ben racconta le tensioni iniettate nelle classi sociali americane dalla campagna elettorale.

Molecole 

Questo piccolo film di Andrea Segre è anche il primo film italiano ambientato durante il Covid. Fermo a Venezia, dove stava preparando un film sul turismo nella laguna, il regista trova immagini uniche e un documentario inaspettato. I canali vuoti, il moto ondoso assente, San Marco ritmata dai versi dei gabbiani affamati. Già questo basterebbe a renderlo un grande affresco del 2020. Ma Segre in queste immagini esplora anche la fragilità del padre Ulderico; cerca, nel senso di precarietà che sta vivendo, anche il senso di un’esistenza così caduca. E lo trova nel compleanno della figlia in videochiamata, nei veneziani che non riescono a lasciare una città troppo complessa per viverci. Nelle molecole, che formano quello che siamo.

Borat - Seguito di film cinema

Sacha Baron Cohen voleva che il suo Borat - Seguito di film cinema uscisse prima delle elezioni presidenziali U.S.A. Dopo averlo visto abbiamo capito perché. Complottismo, mascherine e negazionismi, destra estrema, Donald Trump e lo scandalo Rudy Giuliani. Il seguito di Borat non ha solo raccontando l’anno 2020, ma è stato uno degli eventi cardine di questi 12 mesi entrando di prepotenza nelle cronache e nel dibattito politico. Ce lo ricorderemo a lungo. Chissà come invecchierà.

Quali sono i film che, secondo voi, hanno raccontato meglio l'anno 2020? fatecelo sapere nei commenti

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