Gintama, l’anime disponibile su Prime Video che tutti dovrebbero vedere

Dopo più di dieci anni dall'ultima puntata andata in onda in Italia, Gintama fa finalmente il suo ritorno su Amazon Prime Video

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Quando si pensa alle serie shonen più famose nel nostro Paese, difficilmente Gintama è uno dei primi nomi a balzare in mente. Questo perché, grazie alla televisione (prima) e ai servizi di streaming (poi), le serie ad aver preso più piede in Italia sono state ben altre. Eppure l’opera di Hideaki Sorachi è estremamente apprezzata in Giappone, con dei risultati di pubblico e di critica davvero importanti. Basti pensare che nei sondaggi tra i manga più importanti della storia, Gintama è quasi sempre presente. Nel 2021 ha persino raggiunto il dodicesimo posto, confermando per l’ennesima volta la passione dei lettori per le avventure di Gintoki Sakata.

UNO SHONEN ATIPICO

Gintama nasce nel 2003 come un manga edito da Shueisha. La storia narra di un folle samurai di nome Gintoki Sakata che vive in un non meglio precisato periodo tra l’epoca Edo e i giorni nostri. Proprio nell’epoca Edo, però, la Terra viene invasa da un razza di alieni chiamati Amanto, che modificano l’assetto politico del Giappone. Lo Shogunato ha infatti dovuto arrendersi alla potenza degli invasori, troppo avanzati tecnologicamente per poter essere fronteggiati dai semplici esseri umani. In una situazione di costante tensione, Gintoki decide di aprire un’agenzia tuttofare, tramite la quale aiutare le altre persone e (quando possibile) sbarcare il lunario.

La magia tipica di Gintama sta nel suo mescolare storyline drammatiche con un approccio tipico dei fumetti umoristici. La maggior parte degli episodi è del tutto stand-alone e solo raramente le storie si uniscono in brevi archi narrativi. L’autore del manga, Hideaki Sorachi, è inoltre un nerd sotto tutti i punti di vista. Per questo motivo, infatti, la serie è piena di citazioni e parodie dei fumetti, degli anime e dei videogiochi più famosi di sempre. Non è raro, infatti, vedere Gintoki lanciare una Kamehameha o discutere dei Bankai visti in Bleach. Se poi ci aggiungete alcune puntate incentrate sui Cavalieri dello Zodiaco o su Detective Conan, ecco che Gintama potrebbe essere la cosa più simile al personaggio di Deadpool che possiamo trovare nella terra del Sol Levante.

UN ANIME SOSPESO NEL TEMPO

Dal fumetto di successo, gli studi Sunrise e Bandai Namco Pictures hanno tratto un anime, andato in onda in Italia su MTV Italia (fino all’episodio 25) e poi su Ka-Boom (fino al 49). Questa serie televisiva riprende in modo molto fedele il materiale originale e vanta un doppiaggio a opera di Dynit davvero eccezionale. Memorabile l’interpretazione di Marco Guadagno nei panni di Gintoki, in grado di trasmettere la svogliatezza del protagonista della serie grazie al suo timbro di voce. Il cast vocale italiano era, in generale, di altissimo livello, con voci del calibro di Stefano Crescentini, Daniele Raffaeli, Nanni Baldini, Vittorio Guerrieri e Francesco Pezzulli.

Eppure, nonostante il successo, la serie venne interrotta nel 2009.

Per anni i fan di Gintama sono rimasti orfani della serie animata. Certo, il fumetto pubblicato prima  da Planeta DeAgostini e poi da Star Comics è andato avanti, ma nessuno si è mai interessato di rimettere mano all’anime. Fino a poche settimane fa. A partire dal 17 febbraio 2023, infatti, su Amazon Prime Video sono state caricate le prime cento puntate, cinquanta delle quali del tutto inedite. Un fulmine a ciel sereno per tutti i fan dell’agenzia tuttofare.

NUOVI EPISODI, NUOVE VOCI

La prima cosa a balzare all’occhio (o meglio, all’orecchio) è il doppiaggio dei nuovi episodi. Gli anni sono passati e la serie è passata dalla direzione di Fabrizio Mazzotta e Teo Bellia di Roma a quella di Francesca Tretto e Davide Fumagalli di Milano. Il risultato è senza dubbio ottimo, ma il divario tra le prime cinquanta puntate e le seconde cinquanta è abbastanza evidente. Ci sono voluti quasi trenta episodi per riuscire a superare il trauma delle nuove voci. Trauma che, ovviamente, non persiste nel caso si preferisca guardare lo show in lingua originale.

Gintoki è ora interpretato da Federico Viola, mentre Shinpachi ha il timbro vocale di Mosè Singh. Attori di qualità, ma molto differenti dai già citati Marco Guadagno e Daniele Raffaeli. Un plauso, però, all’arrivo di Francesco Mei nei panni di Taizo Hasegawa e di Gea Riva in quelli di Ayame Sarutobi, che abbiamo trovato davvero coerenti con la psicologia di questi due personaggi tanto affascinanti.

UNA NUOVA OCCASIONE PER RECUPERARE GINTAMA

Gintama è ufficialmente tornato! Questa è l’occasione perfetta non solo per gli appassionati dell’opera originale di continuare a vivere le avventure dell’agenzia tuttofare, ma anche per tutti coloro che non si sono mai avvicinati a questa serie per scoprirla. Se amate gli shonen umoristici, ma allo stesso tempo non disegnate neppure le storie drammatiche, Gintama potrebbe rapidamente diventare il vostro anime preferito. Provare per credere. Il tutto sorseggiando un buon latte alla fragola, ovviamente.

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