Gestire la crisi: come i Marvel Studios sperano di rimettersi in sesto
Una sintesi delle strategie adottate dai Marvel Studios per ritornare alla forma di un tempo, vincendo la crisi del cinecomic
Il mondo dei supereroi al tempo del multiverso è piuttosto complesso. I fan non devono solo imparare quali siano i personaggi e le storyline delle due principali case rivali. Bisogna conoscere anche intricate faccende di diritti di sfruttamento: dalla Disney che acquisisce la Fox, alla passata divisione televisiva Marvel fuori dal controllo di Kevin Feige, fino al “comodato d’uso” di Spider-Man concesso da Sony che, nel frattempo, sta portando avanti il suo universo di personaggi legati all’arrampicamuri. I Marvel Studios sono riusciti, per una quindicina d’anni, a emergere nella incredibile massa di film prodotti attraverso un’identità ben precisa: tono solare (opposto a quello dei concorrenti), storie intrecciate e qualità.
Per quindici anni i Marvel Studios non hanno dovuto temere di venire confusi con le case rivali. Hanno impostato un tono riconoscibile, con delle storyline intrecciate in maniera chiara, con grandi eventi che ricompattavano le trame e univano i personaggi alla fine di ogni fase. Ma soprattutto sono stati associati dal pubblico a un modo di fare cinecomic di qualità. Un brand a cui dare fiducia anche sui personaggi meno noti. Oggi i Marvel Studios hanno perso questa scia che gli ha permesso di trasformare in oro tutto ciò che toccava.
I Marvel Studios in stato di emergenza
Un report dell’Hollywood Reporter ha unito informazioni dagli insider già note con altri rumor per descrivere il piano di esecuzione di una riorganizzazione creativa. Nessun reboot in vista, men che meno una bandiera bianca. Disney e Kevin Feige non hanno intenzione di arrendersi. Lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori ha paradossalmente favorito i Marvel Studios. Gli ha offerto quasi 150 giorni di respiro per riorganizzarsi, capire cosa non funziona e provare un piano di salvataggio. Come più volte detto da Bob Iger, le linee guida sono semplici: meno quantità, più qualità. Ma cosa comporta?
A farne le spese pare essere, ancora una volta, Blade che potrebbe venire spostato ulteriormente dal suo slot previsto per novembre 2025. Una storia senza fine (il film è stato annunciato nel lontano 2019) in attesa di trovare una trama convincente per lo studio. Insieme a lui molti titoli a lungo rumoreggiati sono messi in stand by, altri anche già girati o in fase di riprese (Ironheart e Wonder Man) verranno rilasciati con calma quando lo studio sarà soddisfatto.
Fatica da... brutti film
La fatica da supereroi è un concetto stressato sin dall’inizio dell’età dell’oro del cinecomic. Nonostante la dirigenza delle produzioni, e molti articoli di commento, si appellino a questa fisiologica stanchezza per giustificare molti flop, i numeri (e James Gunn) dicono l’opposto. Il problema non è la quantità di film di supereroi prodotta. A far male al genere sono semmai i brutti film di supereroi. Quelli approssimativi, senza identità, sbrigativi, nati dalle esigenze di mercato più che da quelle narrative. In un anno che ha visto grandi flop, titoli apprezzati dalla critica e dal pubblico come Spider-Man: Across the Spider-Verse e Guardiani della Galassia: Volume 3 si sono affermati come successi al botteghino.
Secondo quanto riportato, i Marvel Studios stanno provando a cambiare le routine produttive. Il "metodo Marvel Studios” comportava che i film prendessero forma sul set, con reshoot e modifiche in corsa. Questo ha funzionato, portando risultati positivi, fino a che i titoli da supervisionare erano pochi. Con l’aumento delle ore prodotte ogni anno, il metodo si è rivelato controproducente. La divisione TV si è spostata sul metodo creativo tradizionale, con uno showrunner a supervisionare tutti gli episodi. Secondo le voci riportate nell’articolo Agatha: Darkhold Diaries, spin-off di WandaVision, ha avuto solo un giorno di reshoot a fronte di cinque previsti. La serie dovrebbe arrivare in autunno su Disney Plus ed è accompagnata da una grande fiducia all’interno dello studio.
La campagna acquisti dei Marvel Studios
Sul versante cinema invece si registra una “campagna acquisti” per potenziare la qualità delle storie. Eric Pearson è stato assunto per rifinire la sceneggiatura di I Fantastici Quattro. È un consulente alla sceneggiatura che ha già lavorato a Thor: Ragnarok e Black Widow, ingaggiato per far fare alla storia l'ultimo miglio, dando gli ultimi miglioramenti. L’obiettivo pare essere quello di far amare al pubblico i nuovi personaggi in modo tale da poter sopperire la mancanza di Tony Stark e Steve Rogers, leader nella prima saga.
Joanna Calo, apprezzata scrittrice, regista e showrunner che ha lavorato a serie come The Bear, Beef, BoJack Horseman e Undone, si è occupata di riscrivere la sceneggiatura di Thunderbolts. Le riprese dovrebbero iniziare nel mese marzo.
Kang e il multiverso
Il multiverso è complicato. La soluzione al dramma multiforme che si è creato attorno alla linea di trama multiversale lo è ancora di più. Kang non ha conquistato il pubblico nella sua prima apparizione cinematografica. Jonathan Majors è stato condannato per violenza e licenziato dalla Disney. Fare recast o lasciar perdere? In programma ci sarebbe un film dal titolo Avengers: The Kang Dynasty…
Un problema che la Marvel avrebbe intenzione di risolvere cambiando il titolo al film. Un’idea che circolava nello studio ben prima della condanna di Majors. Questo potrebbe significare due cose: o avremo un film con un nuovo Kang, ma con un ruolo meno centrale rispetto a quanto proposto inizialmente, o avremo un nuovo villain. I Fantastici 4 e la concept art che prefigurava una sua comparsa in Black Panther: Wakanda Forever fanno pensare ad un possibile passaggio di testimone al Dottor Destino. Ultimo indizio? La copertina di Secret Wars nel trailer di Deadpool e Wolverine!
LEGGI - Colman Domingo commenta le voci su Kang: “Non so se le voci sono vere, ma mi piacerebbe”
LEGGI ANCHE – Deadpool & Wolverine: 10 dettagli del primo trailer che potrebbero essere sfuggiti
Fonte: Hollywood Reporter