George Clooney sindacalista contro gli Oscar?
Il celebre attore sarebbe coinvolto nei rifiuti dei suoi colleghi di partecipare ai Golden Globes e degli Academy Awards. Ma cosa c'è di vero in queste insinuazioni?
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Non si è fatta attendere la risposta di Clooney, per mezzo di un suo assistente, che ha decisamente negato le accuse. In effetti, è difficile pensare che un candidato così forte ai premi cinematografici (Clooney è infatti considerato il favorito per l'Oscar come miglior protagonista per Michael Clayton, dietro a Daniel Day Lewis) voglia rischiare le sue possibilità impegnandosi in una battaglia del genere. Anche perché, francamente, non ce n'è bisogno. Infatti, se da una parte diversi attori solidarizzano onestamente con le ragioni degli sceneggiatori (anche perché tra poco sarà il loro turno di negoziare un nuovo contratto e qualsiasi concessione che viene fatta ora avrà ripercussioni positive per tutte le categorie), molti altri vogliono semplicemente evitare una pubblicità negativa nell'oltrepassare i picchetti degli scrittori in sciopero e senza paga ormai da mesi. Insomma, come spesso capita a Hollywood, più che la politica, è una questione di immagine...