George Clooney sindacalista contro gli Oscar?

Il celebre attore sarebbe coinvolto nei rifiuti dei suoi colleghi di partecipare ai Golden Globes e degli Academy Awards. Ma cosa c'è di vero in queste insinuazioni?

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

La bomba l'ha lanciata il sito inglese Times Online. Il giornalista John Harlow, citando una fonte della NBC, rivela che, dietro alla scelta di numerosi attori (si parla ormai di circa 70 persone) di non partecipare alla cerimonia di premiazione dei Golden Globes e di fare lo stesso con gli Oscar (come vi avevamo rivelato qui), ci sarebbe George Clooney. "Sappiamo che ha avuto un ruolo fondamentale nel tenere gli attori lontano dai Golden Globes, perché ha sobillato dei colleghi che erano pronti a superare i picchetti a non farlo", ha riferito un dirigente del canale televisivo, sempre più preoccupato delle possibili conseguenze negative di queste scelte per la trasmissione della cerimonia di premiazione della stampa estera, che peraltro (e contro ogni logica) al momento è ancora confermata.

Non si è fatta attendere la risposta di Clooney, per mezzo di un suo assistente, che ha decisamente negato le accuse. In effetti, è difficile pensare che un candidato così forte ai premi cinematografici (Clooney è infatti considerato il favorito per l'Oscar come miglior protagonista per Michael Clayton, dietro a Daniel Day Lewis) voglia rischiare le sue possibilità impegnandosi in una battaglia del genere. Anche perché, francamente, non ce n'è bisogno. Infatti, se da una parte diversi attori solidarizzano onestamente con le ragioni degli sceneggiatori (anche perché tra poco sarà il loro turno di negoziare un nuovo contratto e qualsiasi concessione che viene fatta ora avrà ripercussioni positive per tutte le categorie), molti altri vogliono semplicemente evitare una pubblicità negativa nell'oltrepassare i picchetti degli scrittori in sciopero e senza paga ormai da mesi. Insomma, come spesso capita a Hollywood, più che la politica, è una questione di immagine...

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