Microsoft e From Software svelano il nuovo simulatore di mech per Kinect.
Pochi ricorderanno i primi due episodi di Steel Battalion. Usciti sulla prima Xbox fra il 2003 e il 2004, il capostipite della serie e il suo sequel diretto, Line of Contact, avevano un’ambizione sola: essere la simulazione definitiva di mech per qualsiasi piattaforma, presente passata e futura. Il modo per essere certi di non poter venire sconfitti? Molto semplice: per giocare a SB era necessario possedere un’enorme riproduzione in scala 1:1 del cockpit di comando di un mech, venduta in bundle con il gioco e composta da due Joystick analogici, una tastiera con oltre quaranta pulsanti e una pedaliera con accelleratore, freno e turbo. Senza naturalmente dimenticare il piantone delle marce.
Chi scrive è uno dei pochi italiani a possedere una copia del gioco, con “pad” (!) annesso e viene molto, molto difficile spiegare cosa volesse dire giocare a
Steel Battalion: l’immersività era totale, certo, ma ogni più piccolo movimento con il mech era di una difficoltà improponibile, bastava una manovra azzardata, un cambio troppo repentino o la pressione del tasto sbagliato per far rovinare a terra il VT (Vertical Tank, Carro Armato Verticale), o inceppare le armi. Come se non bastasse gli sviluppatori, allo scopo di “aumentare il realismo” hanno deciso che ogni singola morte implicasse sempre la cancellazione totale dei salvataggi, costringendo a riniziare il gioco da capo alla minima disattenzione. Inutile dire che il vostro giornalista, quel gioco, non l’ha mai finito.
Oggi, dieci anni dopo,
Capcom ha deciso di tirare fuori dalla soffitta il brand, invertendone però il concetto stesso, con
l’abbandono del pad dedicato e l’approdo alle lande motion sensitive di Kinect. Lo sviluppo è stato affidato a
From Software, già autore dello splendido e difficilissmo Demon Souls (e del suo, ancor più difficile, sequel Dark Souls).
Kinect non è amatissimo dai giocatori core, lo sappiamo tutti. La telecamera tridimensionale di Microsoft, pur essendo, de facto, lo strumento di input più evoluto a disposizione delle moderne console, non è ancora stata sfruttuata a dovere, soprattutto per quanto riguarda i giochi più complessi. Certo, il mercato casual, con Dance Central e titoli affini sembra aver ben capito il potenziale della nuova periferica, ma, per quanto riguarda noi giocatori appassionati, la killer application tarda ad arrivare.
Steel Battalion - Heavy Armor punta ad essere quella killer application, unendo l’approccio story driven tipico degli sviluppatori orientali, ai nuovi metodi d’interazione permessi dall’uso cogiunto di
Kinect e del classico pad.Il nuovo capitolo di SB si ambienta ancora in una sorta di linea temporale alternativa, dove Stati Uniti, Russia e potenze asiatiche si scontrano in una sanguinosa guerra per il dominio del mondo. La tecnologia è abbastanza evoluta, ma non tanto quanto ci aspetteremmo e l’arma più potente a disposizione degli eserciti sono i Vertical Tank, ovvero i mech. A scanso di equivoci, dimenticate subito Gundam, Daitarn e company, i mech di SB sono macchinari lenti, meccanici e terribilmente rozzi, difficili sia da guidare che da gestire, tutto l’opposto delle bellezze affusolate cui ci ha abituato l’immaginario orientale.
Abbandonato l’approccio ultrasimulativo dei due episodi originali,
Heavy Armor cerca di unire il meglio del controllo via pad, ovvero la precisione, con il meglio di Kinect, ovvero l’immersività: potremo infatti giocare senza problemi da seduti, usando i due analogici per mirare mentre con le gestures saremo in grado di dare ordini al resto dell’equipaggio del carro armato (due militari) o spostarci per la cabina. Muovere la mano dall’alto verso il basso, per esempio, ci permetterà di vedere nel periscopio, mentre allungando il braccio avanti o indietro permetterà di premere i vari tasti di controllo del mech. Tuttavia
From Software ha deciso di non fermarsi qui; usando
Kinect in maniera molto intelligente, lo sviluppatore ha usato la possibilità di interagire direttamente con lo schermo per dare una tensione drammatica ulteriore allo sviluppo della trama. In una delle demo mostrate, per esempio, a un certo punto uno dei nostri commilitoni ha un collasso nervoso e comincia a non ubbidire più agli ordini, tramite Kinect potremo sbatterlo contro un muro e prenderlo a sberle finché non si sarà calmato, oppure tirargli un pugno dritto nello stomaco e farlo cadere privo di sensi in modo tale da non fargli disturbare troppo le operazioni. A detta di From tutto il gioco sarà pieno di scelte di questo tipo, che influiranno in maniera decisiva sulla trama, modificando sia lo svolgimento degli eventi che il finale complessivo. Ad oggi, dunque,
Steel Battalion: Heavy Armor sembra essere uno dei titoli Kinect più promettenti, capace di unire la profondità dei titoli core, con le nuove possibilità offerte dal controllo con le gestures. Per ora però ogni conclusione sarebbe affrettata, aspettiamo quest’autunno (periodo d’uscita previsto) per esprimere un giudizio definitivo.