[GDC 2012] Anteprima - Medal of Honor: Warfighter

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Presentato a San Francisco il nuovo sparatutto della saga targata Electronic Arts

La battaglia tra Battlefield 3 e Modern Warfare 3 consumatasi lo scorso inverno sembra non aver ancora saziato gli appassionati di sparatutto militari: la GDC 2012 in corso a San Francisco ha permesso ai giornalisti presenti di assistere alla prima presentazione dedicata a Medal of Honor: Warfighter, diretto seguito del reboot della serie apparso due anni fa sotto etichetta Electronic Arts, il quale purtroppo non ha saputo entusiasmare la critica (nonostante i buoni risultati commerciali).

Gli sviluppatori Danger Close, di stanza a Los Angeles, tornano quindi al timone della saga, intenzionati a offrire al pubblico il Medal of Honor più ambizioso di sempre. La prima novità è legata alla routine di sviluppo: invece di dedicarsi alla sola modalità storia, lasciando il comparto multigiocatore in altre mani come per il predecessore, il team si occuperà questa volta di ogni aspetto della produzione.

Se quindi l’aiuto dei ragazzi di DICE non è più richiesto, la loro consulenza sarà comunque preziosa: l’engine scelto per muovere il nuovo sparatutto è infatti il ben noto Frostbite 2 (lo stesso di Battlefield 3), che alle notevoli capacità di rendering e illuminazione dinamica affianca il fattore distruttibilità.

La campagna di Warfighter sarà spalmata in giro per tutto il globo, in ben 12 location, permettendo al giocatore di vestire i panni di specialisti di alcuni corpi scelti realmente esistenti, come i SAS britannici e i SKS tedeschi.

Nello specifico, la sequenza di gioco mostrata vedeva gli specialisti della Task Force Mako impegnati nel tentativo di liberare alcuni operai tenuti prigionieri da estremisti dal gruppo separatista islamico Abu Sayyaf presso una città delle Filippine, inondata a causa di un recente monsone. Una volta sul campo, le velleità realistiche che accompagnao Medal of Honor: Warfighter vengono naturalmente meno, configurandolo come uno sparatutto militare molto classico per il genere: insieme a compagni guidati dall’intelligenza artificiale si crivellano centinaia di nemici, si spara da postazioni fisse ad alto potenziale e si conclude la missione fuggendo in barca, una sequenza indubbiamente molto spettacolare ma totalmente slegata dalle reali tattiche militari.

Non si può dire tuttavia che i ragazzi di Danger Close non abbiano fatto i “compiti a casa”, come confermato da diversi testimonial appartenenti a vere forze speciali saliti sul palco a fine presentazione: la loro consulenza è stata fondamentale soprattutto per dare alle armi un look e un feeling credibile, così come per mettere in scena movimenti di squadra amici e nemici validi da un punto di vista tattico. Secondo il parere dei giornalisti presenti in sala, lo sforzo si nota a livello concettuale, ma, pad alla mano, molto probabilmente Warfighter non riserverà particolari sorprese ai veterani degli sparatutto militari.

A parte la distruttibilità dei livelli, a quanto pare piuttosto estesa e fonte di sparatorie molto spettacolari, e la possibilità di disattivare le ottiche dei fucili per il combattimento a distanza ravvicinata, l’unica altra novità degna di nota accompagnava la manovra detta “Breach” o “Breaking and entering”, vista sia nella serie Call of Duty (introdotta in Modern Warfare 2) sia in Battlefield 3: raggiunta una porta chiusa, i militari si dispongono ai due lati e si preparano a penetrare, spesso dovendo reagire molto in fretta all’eventuale presenza di ostaggi nella stanza.

Mentre in passato questa manovra si svolgeva automaticamente, Warfighter introduce una scelta tattica: raggiunta la porta sarà possibile decidere preventivamente se lanciare una flashbang all’interno, piazzare dell’esplosivo sull’ingresso oppure semplicemente sfondarlo con un calcio. Il tutto avrà naturalmente conseguenze tattiche sulla situazione all’interno della stanza, aggiungendo un interessante risvolto strategico ad una manovra altrimenti piatta e prevedibile.

A fronte di novità non esaltanti quanto a gameplay, Warfighter ha stupito la stampa presente con un comparto tecnico notevole: la demo è stata naturalmente mostrata su PC, attualmente l’unica macchina in grado di sfruttare al meglio l’avanzato rendering del Frostbite 2. Lo spettacolo offerto dalla città sommersa dall’acqua e dalle scarse luci notturne, con tanto di riflessi dinamici sull’acqua, ha lasciato senza parole diversi colleghi.

Rotto il ghiaccio con questa prima e brevissima presentazione, nei prossimi mesi Electronic Arts si dedicherà senza dubbio a pubblicizzare Medal of Honor: Warfighter con ogni possibile mezzo. L'uscita è prevista per il 25 ottobre 2012 su PC, Playstation 3 e Xbox 360, mentre della versione WiiU si sa solo che è effettivamente in via di sviluppo. Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti.

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