Gaming in 4K con Nvidia

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Negli uffici milanesi di Nvidia abbiamo provato per la prima volta il gaming in vero Ultra HD

4K, ossia quattro volte l'attuale Full HD.

In questi ultimi tempi, anche grazie alla commercializzazione dei primi pannelli in grado di supportarla, si è parlato spesso della nuova frontiera della risoluzione, soprattutto in ambito videoludico. Per quanto riguarda l'aspetto home video infatti, al momento non esistono, né sono previsti in tempi brevi, supporti ottici o magnetici in grado di ospitare film e altri contenuti video in Ultra HD, anche se è possibile che nel corso del 2014 qualche primo annuncio in tal senso venga fatto.

Per quanto riguarda invece i videogiochi, il 4K è già realizzabile, ma ad alcune condizioni. Innanzitutto, si parla solamente di ambito PC, dato che su console non vi è la possibilità di alzare a tal punto la risoluzione, e, per quanto ci è stato possibile vedere, difficilmente le dotazioni hardware della next-gen saranno in grado di gestire un rendering a 4K, al di là di tutte le possibili ottimizzazioni future.

A patto di avere un PC molto performante invece, e di disporre delle notevoli risorse economiche necessarie a procurarsi uno dei primi pannelli 4K, l'Ultra HD può già essere realtà. Per dimostrarcelo, Nvidia Italia ci ha invitato nei suoi uffici a Milano, dove abbiamo potuto provare Call of Duty: Ghosts, Assassin's Creed IV: Black Flag, Battlefield 4 e Batman: Arkham Origins, tutti fatti girare alla risoluzione di 3840x2160 pixel su schermi compatibili 4K, e connessi tramite DisplayPort (al momento, gli standard HDMI non supportano infatti la risoluzione Ultra HD).

Come anticipato in apertura, l'hardware PC necessario per ottenere un frame rate accettabile con giochi di ultima generazione a tale risoluzione non è esattamente alla portata di tutti, e infatti Nvidia ci ha accolto con diversi sistemi dotati di doppia GeForce GTX 780 con SLI (per chi non lo sapesse, si tratta di alcune delle schede grafiche più potenti al mondo, del costo di circa 400 o 500 euro ciascuna, a seconda del costruttore e della dotazione di RAM), processori Intel Core i7 e 16 gigabyte di RAM a 1600 Mhz. Uno di questi era uno dei nuovi Battlebox, che uniscono dimensioni estremamente ridotte a prestazioni di prima fascia (trovate qui maggiori informazioni riguardo a disponibilità e prezzi).

Per quanto riguarda invece i pannelli, abbiamo avuto modo di testare sia un monitor Asus da 32 pollici (modello PQ321Q, prezzo attuale circa 3000 euro) sia una TV Toshiba da 65 pollici (modello 65L9363, prezzo attuale circa 6000 euro).

Sebbene sia facile farsi spaventare dai prezzi, è bene tenere presente che si tratta, di fatto, dei primi pannelli 4K ad essere commercializzati, e, così come è stato per il Full HD qualche anno fa, nel giro già di dodici mesi si assisterà ad una sensibile riduzione dei prezzi di listino, di pari passo con i costi per mettere insieme l'hardware PC necessario a supportare la nuova risoluzione.

Al momento, il 4K è ancora in un fase post-sperimentale, come testimoniato anche dai, seppur lievi, compromessi a cui bisogna scendere con le impostazioni grafiche di alcuni giochi per mantenere il frame rate su buoni standard, nonostante gli SLI di GTX 780. Soprattutto Assassin's Creed: Black Flag, che notoriamente necessita di un hardware recente anche per essere giocato a risoluzioni Full HD, ha richiesto diverse rinunce in fatto di filtri ed effettistica per raggiungere una media di 40 FPS, senza cali percepibili. Una volta trovato il giusto compromesso, tuttavia, è facile rendersi conto di come l'Ultra HD contribuisca a rendere molto meno evidenti le eventuali rinunce in termini di dettaglio grafico, e permetta inoltre di ridurre notevolmente il filtro anti aliasing, il quale risulta molto meno utile a migliorare la qualità complessiva dell'immagine. Per quanto riguarda invece la resa complessiva, descrivere a parole il 4K non è semplice, e anche registrare contributi video in presa diretta risulta quasi del tutto inutile, dato che, una volta riprodotti ad una risoluzione diversa, questi non riescono a rendere evidente la differenza. Ragionando in piccolo, l'Ultra HD confrontato con il 1080p può essere paragonato al display Retina di iPhone (introdotto dalla serie 4 in poi), o agli AMOLED della concorrenza, paragonati con i precedenti schermi a bassa definizione. Nella nostra personale esperienza, ciò che ci ha più colpito dell'esperienza 4K è il senso di profondità che essa riesce a trasmettere. Nulla di simile al "falso 3D" offerto dagli occhialini al cinema, quanto piuttosto una sensazione di tridimensionalità più morbida e credibile, veicolata solo ed esclusivamente tramite il drastico aumento di risoluzione, il quale, rimuovendo un gran numero di imperfezioni grafiche, rende le immagini molto pulite, e più realistiche.

Dopo averlo provato in prima persona, non abbiamo dubbi sul fatto che il 4K rappresenti, di diritto, la prossima frontiera in fatto di risoluzioni. Sebbene al momento sia ancora presto per prepararsi all'avvento dell'Ultra HD, a meno di non avere disponibilità economiche illimitate, entro 12 mesi il panorama diventerà senza dubbio più accessibile, e soprattutto meglio supportato a livello di hardware e ottimizzazione dei videogame interessati.

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