gamescom 2018, giorno 1: schniztel, birra kolsch e Colonia

BadGames è presente alla gamescom 2018 con un eroico solitario: il suo primo contatto con Colonia

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Che parta la fanfara, perché siamo lieti di annunciarvi che siamo alla gamescom 2018! Una presenza modesta, rilassata, ma comunque non scevra di novità ed aggiornamenti per i quali vi invitiamo a seguirci sulle nostre pagine nei prossimi giorni.

Per questa natura un po’ rilassata della spedizione a Colonia, abbiamo deciso di raccontarvi le avventure del sottoscritto come un diario di viaggio, nel quale inseriremo mano a mano le sensazioni sulla città, sulla fiera, ed ovviamente sui titoli che proveremo nei prossimi giorni. La premessa importante è che, per via del fatto che sarà una spedizione in solitaria, sarà difficile riuscire a mettere le mani su una quantità generosa di videogiochi, ma faremo il possibile.

Vogliamo chiamarlo travel blogging videoludico? Ma sì, dai, in fondo chi ce lo impedisce. Lo condiremo anche con delle foto di discutibile fattura, ma senz’altro fatte con il cuore.

Iniziamo dal giorno giorno 1 quindi, che è stato dedicato al viaggio ed al primo contatto con la città.

[caption id="attachment_188490" align="aligncenter" width="1282"]gamescom 2018 Eccolo lì, alle prime ore del giorno[/caption]

Ogni viaggio di questo tipo che si rispetti inizia con un’alzataccia. Ore 4 del mattino precisamente, per arrivare all’aeroporto di Orio al Serio in tempo per buttarsi sull’aereo delle 6.40 in direzione Colonia. Un’esperienza sempre affascinante a suo modo, perché si sale sull’aereo che ancora il sole non ha il coraggio di farsi vedere, e lo si scopre in un certo senso quando il velivolo sale di quota durante il viaggio.

Un viaggio che è andato senza problemi e, qualche minuto dopo le 8, mi ha portato a Koln, o Cologne, o Colonia che sia. Il tempo di raccattare un discutibile caffè espresso da Starbucks, con un meno discutibile (ma a cui ci si potrebbe appellare senz’altro) muffin condito con qualcosa di cui è meglio non indagare la provenienza, per poi orientarsi nell’aeroporto e capire come arrivare in città, ed ecco che scopro per la prima volta Colonia.

[caption id="attachment_188491" align="aligncenter" width="1282"]gamescom 2018 Il Duomo di Colonia sembra uscito da Bloodborne[/caption]

Colonia, situata nella parte ovest della Germania, più di un milione di anime, il quarto agglomerato della città per numero di abitanti. Una città bellissima, che è stata quasi completamente ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

"Colonia è una città… strana"E si vede, perché Colonia è una città… strana, a volte. Vedi il Duomo, la cui costruzione ha richiesto più di 600 anni prima di essere completata del tutto, che si impone su tutta la città nella sua gotica altitudine, circondato da una piazza che, di tanto in tanto, suggerisce un design d’avanguardia per le costruzioni dei suoi edifici. Da un lato ci sono degli edifici stupendi che sembrano usciti dagli stereotipi delle cartoline della Germania, poi giri l’angolo e sembra di stare ad Akihabara, dove in una via ci sono Mediaworld, negozi di gioielli, oppure un Dunkin' Donuts ed un Subway incolonnati nello stesso edificio. Poi la strada finisce e ti ritrovi in una piazza con miriadi di baretti con tavoli all’aperto che sembrano usciti dalle foto di scena di una commedia romantica degli anni ’90.

Una città bellissima in ogni caso, la cui zona intorno al Reno è una cartolina da ogni angolo da cui la si guardi. Piena di gente, turisti, un sacco di locali fotocopia che propongono le stesse cose, qualche chicca per intenditori, improbabili bar hawaiiani, ristoranti argentini, venditori di ninnoli di tutti i tipi, e tutto ciò che una città attraente come Colonia si porta in dote.

[caption id="attachment_188492" align="aligncenter" width="1282"]gamescom 2018 giorno 1 Il Reno che attraversa Colonia[/caption]

Il pranzo non poteva che essere proprio in uno dei ristoranti a venti passi dal Reno. La fortuna, un po’ di occhio e tanta analisi, mi ha fatto trovare il meno caro, nel quale mi sono cibato di una più che discreta wiener schniztel, bagnata ovviamente dalla birra kolsch. La kolsch è la birra di Colonia, che viene servita con una particolarità: bicchieri da 20cl, che per tradizione vengono rimboccati a profusione dai camerieri (alcuni, a volte, chiedono prima), a meno che non si metta il sottobicchiere sopra a significare che si è a posto così.

Non avendo ancora appuntamenti per la gamescom, la giornata si è andata a concludere girovagando per le vie. Giretti nei negozi, un caffè preso in un ristorante bar gestito da italiani che aveva il sapore della morte e della disperazione, una tappa in appartamento per fingere di recuperare le forze, e poi di ritorno a Colonia per la cena e passeggiatina serale.

Con la speranza di offrire una birra alla ex-host di IGN US, Naomi Kyle, che è proprio in giro per le strade di Colonia. Sarà la mia missione personale di questa gamescom 2018. Oltre a provare videogiochi, intervistare sviluppatori, e tutte quelle altre cose lì, ovviamente.

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