[Gamescom 2013] Provato - Assassin's Creed IV: Black Flag
Abbiamo provato a Colonia il nuovo episodio di Assassin's Creed...
La missione di assassinio ha senza dubbio confermato come questo quarto capitolo ufficiale della saga non abbia intenzione di discostarsi dalla tradizione cominciata con il secondo episodio. Ancora una volta, ci si trova a compiere un lungo percorso di avvicinamento al bersaglio, asserragliato nella sua ricca abitazione al centro della giungla. Proprio la rigogliosa vegetazione rappresenta allo stesso tempo una delle principali fonti di nascondiglio e di appigli per sviluppare il parkour dinamico di cui il protagonista è capace. Data l'assenza di strutture particolarmente alte o elaborate nell'architettura coloniale dell'epoca, possiamo dunque aspettarci che la maggior parte delle evoluzioni e delle arrampicate avranno luogo in ambienti perlopiù naturali, come accadeva, perlomeno in parte, già nel predecessore. Il percorso verso l'obbiettivo, sebbene lineare, offriva come da tradizioni diversi percorsi da alternare a piacimento, lasciando al giocatore la scelta se procedere acquattato a terra, oppure sfruttare la verticalizzazione concessa dai rami degli alberi per superare le pattuglie non osservato. Piuttosto breve e non troppo difficile, la missione non ha riservato particolari sorprese, soprattutto se confrontata con il gameplay dei precedenti capitoli, lasciandoci sperare che il prodotto finito sappia alternare a incarichi tradizionali anche quale spunto più originale.
Altra attività possibile durante la libera esplorazione è la pesca con arpione, che vede il protagonista scendere su un'imbarcazione più piccola. Quest'ultima verrà guidata da un marinaio, mentre il giocatore avrà il solo compito, peraltro non facilissimo, di individuare uno squalo a pelo dell'acqua, arpionarlo e successivamente colpirlo con altre fiocine, fino ad ucciderlo. Il compito è reso più difficile dalla brusca accelerazione subita dall'imbarcazione una volta mandato a segno il primo arpione, dato che quest'ultimo è assicurato a una corda. Dal punto di vista grafico, la versione Playstation 4 dai noi provata su appositi dev kit ha rivelato come l'hardware next gen venga sfruttato degnamente da Black Flag. Un orizzonte molto ampio si coniuga ad un pop up molto ridotto rispetto a quanto visto nel terzo capitolo, il frame rate appare costante, e l'impatto grafico complessivo non delude. In circa mezz'ora, la nostra prova si è conclusa, lasciandoci rassicurati sull'offerta ludica di Black Flag, ma allo stesso tempo consapevoli che da questo quarto capitolo non c'è da aspettarsi un gran numero di novità per quanto riguarda le missioni legate alle trama, almeno apparentemente.
Di certo, il mar dei Caraibi e l'atmosfera piratesca contribuiscono a rendere le avventure di Edward Kenway più vivaci e interessanti di quelle di Connor, ma il successo, o meno, del titolo è strettamente legato alla qualità della storia e alla varietà di incarichi offerti dalle missioni, sulle quali è ancora presto per pronunciarsi.