[Gamescom 2013] Anteprima - Rain
A Colonia abbiamo potuto vedere di nuovo l'interessante progetto per Playstation...
Rain, a prima vista, potrebbe facilmente far pensare a una produzione indipendente, ma, almeno in parte, le sue origini sono differenti. Si tratta infatti di un videogioco nato dal Playstation C.A.M.P., un progetto offerto agli appassionati di videogiochi con residenza in Giappone, i quali possono entrare a contatto con il mondo dello sviluppo targato Sony. Produzioni di successo come Echochrome e Tokyo Jungle sono nate proprio da questa iniziativa, e dalle stesse origini nasce Rain, un gioco che mescola un concept originale a meccaniche puzzle e esplorative molto classiche. La particolarità risiede tutta nella trasformazione subita dal protagonista, il quale, in seguito all'incontro con una misteriosa ragazzina, entrerà in uno strano mondo, diventando completamente invisibile. Questo, per il giocatore, si tradurrà in un gameplay in grado di mescolare tradizione e meccaniche inedite. Quando infatti ci si troverà all'esterno, il continuo cadere della pioggia permetterà di distinguere chiaramente la silhouette del ragazzino, mentre al chiuso si dovrà procedere a tentoni, controllando un personaggio del tutto invisibile. Al di là di questo elemento inedito, la formula di gameplay appare piuttosto classica, come dimostrato anche dal minimalismo dei controlli, che prevedono tasti solamente per correre, saltare e interagire con diversi oggetti. A complicare la ricerca della ragazzina perduta ci saranno anche delle entità oscure, anch'esse invisibili, e in grado di individuare il protagonista quando si trova sotto la pioggia.
Ecco quindi che l'alternanza tra ambientazioni all'aperto e al chiuso diventa un fondamentale strumento di gameplay, utile a sfuggire, quando necessario, alle minacciose creature nere. Come già più volte confermato dal team di sviluppo, a circa metà dell'avventura il protagonista troverà finalmente la ragazzina, un evento che introdurrà nuove meccaniche di gioco (probabilmente legate all'interazione tra i due) e anche diverse domande interessanti a livello di trama. Procedendo comunque nell'avventura, i ragazzi di Japan Studio assicurano un progressivo svelarsi di nuovi elementi che permetteranno al giocatore di comprendere meglio il mondo di Rain, e le strane creature che lo abitano. Le brevissime sequenze di gameplay mostrate dal vivo alla Gamescom hanno rivelato uno stile di gioco basato su platform, risoluzione di enigmi ambientali ed esplorazione, che trova i suoi spunti di originalità proprio nel proporre modi interessanti di sfruttare l'invisibilità del protagonista. Oltre all'ambientazione iniziale, ossia le vie di un piccolo paese, ci è stato possibile osservare alcuni render di livelli successivi, tutti piuttosto evocativi. Una chiesa, una fabbrica abbandonata, un circo in disuso, le rive di un fiume, tutti perennemente avvolti dall'oscurità e bagnati dalla pioggia incessante.
Ad accompagnare il giocatore nell'esplorazione di queste ambientazioni disegnate con cura ci saranno le musiche di Yugo Kanno, pianista e compositore di grande fama in Giappone, qui alla sua prima esperienza con un videogame. Alcuni pezzi saranno originali, altri invece, come l'arrangiamento del Clair de Lune di Debussy ascoltato durante la demo, si ispireranno a grandi classici del piano.
Per quanto non ci sia stato possibile mettere le mani sul pad, Rain sembra mantenere un grande fascino, derivato soprattutto dall'ambientazione affascinante e dal gameplay, sostanzialmente tradizionale ma variato con alcune idee interessanti. Il 2 ottobre non è poi così lontano, e il prezzo fissato a 12,99 euro è certamente molto invitante.