[GamesCom 2012] Provato: SimCity

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SimCity è sinonimo di due cose: gaming PC di altissimo livello e la serie A del mondo dei gestionali...

SimCity è sinonimo di due cose: gaming PC di altissimo livello e la serie A del mondo dei gestionali. Nata dalla geniale mente di Will Wright, autore, fra gli altri anche di Spore e The Sims, la simulazione cittadina di Maxis è una sorta di istituzione per i giocatori di mezzo mondo.

Come tutte le istituzioni ha le sue regole e, si sa, è molto difficile innovare quando le maglie della tradizione si fanno troppo strette.

 

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Con questo reboot del franchise, EA ha deciso di non fare compromessi, cercando una certa continuità ma, al tempo stesso, introducendo alcune dinamiche che non dispiaceranno per nulla nemmeno ai giocatori più integralisti. Una volta messe le mani su mouse e tastiera ci si sente subito a casa, Maxis, infatti, non ha cambiato quasi nulla dell’interfaccia di base - a parte gli ovvi upgrade stilistici - e, come sempre, ci troveremo a destreggiarci fra aree residenziali, commerciali e industriali, cercando al tempo stesso di offrire buoni servizi pubblici e un sistema almeno decente di infrastrutture. Se nei vecchi SimCity la struttura di gioco era simile ad un’enorme matrice, in cui ogni elemento sommato dava, come output il successo o il fallimento della nostra amministrazione cittadina, in questo nuovo titolo le varie componenti si moltiplicano fra loro e ogni singola variabile può, da sola portare a conseguenze del tutto impreviste. Trascuriamo la pulizia delle strade e il traffico peggiorerà, la gente si lamenterà, il quartiere diventerà poco raccomandabile, il valore dei terrei scenderà e avremo problemi di criminalità. Questo è solo un esempio, tuttavia fa capire bene come due eventi del tutto scollegati (la pulzia delle strade e il crimine) possano interagire fra loro in maniera del tutto inedita. In aggiunta a questo nuovo sistema di causa/effetto, Maxis ha approfondito il micromanagement necessario per far funzionare bene la città: questo non significa che dovremo manualmente andare a svuotare i cestini dell’immondizia, tuttavia ogni singolo edificio che costruiremo avrà una serie di miglioramenti disponibili, alcuni antitetici fra loro, dunque, dovremo scegliere in maniera piuttosto oculata come far crescere il nostro agglomerato urbano.

 

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Per quanto riguarda la libertà d’azione, SimCity è un sandbox pressoché totale, starà a noi (e solo a noi) decidere se la nostra città sarà un inferno industriale come Schenzen o un paradiso svizzero fatto di banche, terziario avanzato e borghesia ad alto reddito. Nella demo abbiamo volutamente tentato di estremizzare il concetto, costruendo dappertutto terreni industriali, limitando al massimo i servizi sociali, e puntando tutto sulle imprese più inquinanti in assoluto. Il risultato finale è stato una sorta di Detroit in miniatura, con in aggiunta un pessimo sistema fognario.

Ovviamente, EA, non ha però dimenticato la componente sociale e multigiocatore, tuttavia, anziché entrare a gamba tesa in meccaniche fin troppo consolidate, ha scelto un approccio molto originale. Ogni città che costruiremo, infatti, sarà inserita all’interno del più vasto mondo online e, i vari prezzi delle commodities, delle materie prime, nonché gli spostamenti demografici saranno calcolati in tempo reale incrociando le statistiche di tutti i giocatori del mondo. In questo modo il gioco rimane di base una (profondissima) esperienza single player, senza tuttavia rinunciare a nuove iterazioni che, da sole, potrebbero fare la differenza, portando il genere dei gestionali fuori da quel limbo tecnologico ed artistico in cui si sono nascosti in questi anni.

Tecnicamente SimCity mostra un comparto grafico di tutto rispetto grazie al nuovo engine GlassBox, capace di offrire una grafica colorata e piena di dettagli che non sfigura a nessun livello di zoom. La build che abbiamo testato era una pre alpha, dunque qualche glitch grafico e un paio di rallentamenti sono stati inevitabili. Sarà comunque interessante vedere se Maxis riuscirà, nel 2013 (quando uscirà il gioco finale), ad eguagliare il livello degli artwork mostrati negli scorsi mesi.

In chiusura non possiamo che dirci piacevolmente colpiti da questo reboot. SimCity è un brand fondamentale e il fatto che EA abbia deciso di crederci, senza andare a stravolgerlo, ci fa ben sperare per il futuro. Vedremo l’anno prossimo quante di queste promesse saranno state mantenute...

 

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