[GamesCom 2012] Anteprima: Star Wars 1313

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Abbiamo visto alla GamesCom il nuovo titolo LucasArts, ambientato in un sottosuolo di Coruscant sporco, arrugginito e graffiato...

"Che la forza sia con te": è più di un augurio, è la summa ultima di un'intera filosofia.

Star Wars e la teologia Jedi sono un tutt'uno, d'altronde il mito si nutre di mistero e gli straordinari cavalieri guidati da Yoda sono la perfetta incarnazione eroica dei sogni più sfrenati di ogni nerd che si rispetti.

Ma l'universo immaginato da George Lucas non è fatto solo di spade laser e astronavi capaci di "sfuggire al più veloce dei caccia imperiali"; dietro all'epica si nasconde un mondo fatto di povertà estrema e stenti, dove le caste meno fortunate sono costrette a vivere dimenticate da tutti. Tatooine è un esempio classico, un mondo di frontiera, ottimo per chi non vuole farsi trovare, dove la lotta per la sopravvivenza può assumere varie forme, da un estrattore di gas che non funziona a una rissa da bar. Tuttavia, come spesso accade, anche il cuore pulsante della galassia ha le sue zone buie e, all'ombra dei palazzi senatoriali di Coruscant la città nasconde terribili pericoli.

Lo sa bene chi, come i protagonisti di Star Wars 1313, è abituato a muoversi fra i livelli più bassi della tentacolare struttura di grattacieli e palazzi che copre l'intera superficie del pianeta capitale. Dimenticate le vetrate art deco, i velluti degli uffici della Repubblica Galattica e i raffinati vestiti Naboo, sul livello 1313 troverete solo uníumanità disperata, un luogo dove il confine fra morale e immorale, giusto e sbagliato si fa labile quanto la luce che - a fatica - filtra tra le lamiere e le carcasse di astronavi lasciate ad arruginire.

Il nuovo progetto di LucasArts, prodotto da Activision, non vuole essere il solito gioco di Guerre Stellari e, proprio per questo, non ci metterà nei panni di un potentissimo Jedi o di un eroe della Repubblica: il nostro protagonista all'inizio della sua avventura è poco più di un operaio, incaricato, insieme al suo diretto superiore, di portare un carico imprecisato al livello 1313 di Coruscant, uno dei piani più malfamati dell'intero pianeta. Fin qui tutto sembra abbastanza tranquillo, tuttavia, come avverte uno dei piloti della nave che stiamo portando negli abissi d'acciaio, "ci sono più cose sotto Coruscant di quante ce ne potranno mai essere sopra".

Manco a dirlo, la missione si fa da subito impegnativa, alcuni misteriosi soldati, infatti, cercando di abbordare il nostro veicolo, causeranno una terribile esplosione che ci sprofonderà nei bassifondi della capitale molto più velocemente del previsto.

Concept

Dal punto di vista ludico, gli sviluppatori ci hanno mostrato (giocandola su PC) una build ancora piuttosto abbozzata - il gioco è previsto per il 2013 inoltrato - che, tuttavia, fa già vedere un comparto tecnico di tutto rispetto. L'ultimissima versione dell'Unreal Engine 3 riesce infatti a muovere un numero impressionante di poligoni restituendo in maniera ottima il feeling della trilogia classica di guerre stellari: il design, infatti, anzichè abbracciare lo stile patinato della Repubblica, pesca a piene mani dalla tradizione Ribelle, mettendoci a disposizione un mondo sporco, arruginito e graffiato, dove non si va troppo per il sottile e la morte (nostra o degli avversari) è un evento tutt'altro che improbabile.

Purtroppo, data la brevità della demo, non abbiamo potuto capire molto riguardo il gameplay effettivo: sicuramente gran parte del gioco consisterà nelle classiche meccaniche TPS, con coperture e il resto, tuttavia il finale della demo, che vede il nostro protagonista impegnato ad arrampicarsi sui resti di un'astronave, sembrano aprire a dinamiche più complesse, vicine a quelle che troviamo negli action di nuova generazione.

LucasArts e Activision puntano moltissimo su questo nuovo progetto, e non a caso LucasFilm, di norma molto, molto selettiva riguardo l'accesso ai suoi archivi, ha dato agli sviluppatori una libertà quasi totale di ricerca ed elaborazione dei nuovi contenuti, assicurando in questo modo che il gioco rispetti alla lettera il canone tracciato dall'esalogia originale (niente deviazioni sgradite, per fortuna!).

A questo punto attendiamo l'anno prossimo, e magari altre occasioni, per poter testare con mano il titolo e vedere i futuri sviluppi che lo attendono. In ogni caso, piuttosto che allernarvi con la spada laser, vi consigliamo di far pratica di tiro con il vostro blaster: d'altronde, come insegna Han Solo (quello originale), nei duelli vince chi spara per primo.

 
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