[GamesCom 2012] Anteprima: Assassin's Creed III

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Non poteva mancare Assassin's Creed III alla GamesCom: nella demo abbiamo assistito agli spettacolari scontri navali...

Qui a Colonia l’appuntamento con l’Assassino è sempre uno dei più attesi, un po’ perché Ubisoft, complice la sua origine europea ha sempre un tocco di riguardo per la GamesCom, un po’ perché Desmond (e le sue varie incarnazioni storiche) è uno dei pochi personaggi di questa generazione che, per davvero, è riuscito a entrare nell’immaginario di milioni di giocatori.

Certo, dopo aver visto Assassin’s Creed III a una serie di eventi italiani e non, l’appuntamento con Ubisoft ha più il sapore di una sana conferma che l’eccitazione dei grandi annunci, in ogni caso fa sempre piacere vedere una volta di più il titolo più atteso del prossimo autunno.

Assassin's Creed III

Alla GamesCom Ubisoft ha deciso di concentrare la sua demo a porte chiuse attorno a una delle nuove caratteristiche che il team di sviluppo ha sviluppato in esclusiva per Assassin’s Creed III, ovvero gli scontri navali.

Non tutti sanno, infatti, che la guerra d’indipendenza americana, oltre ai grandi scontri campali di Lexington e Bunker Hills, ha visto alcuni dei suoi teatri più strategici proprio sulle acque dell’Oceano Atlantico dove l’allora appena nata Marina Americana, con il supporto della Marine Nationale del Regno di Francia, sconfisse gli inglesi in alcuni scontri decisivi come la battaglia di Chesapeake, in cui i Francesi diedero un colpo pesantissimo all’allora quasi imbattibile marina inglese.

Lungi dall’essere episodi marginali, dunque, gli scontri combattuti con cannoni, vele spiegate e speronate di babordo, sono stati fondamentali per decidere il destino della guerra e, giustamente, Ubisoft non ha voluto mancare l’appuntamento con la storia, permettendoci di prendere parte almeno ad alcune di queste, mettendo Connor al timone di alcuni dei velieri più importanti delle flotta che combatteva per la libertà delle 13 colonie.

Durante la demo abbiamo potuto assistere a un paio di azioni navali molto interessanti, la prima in cui, al timone della nave, avevamo il compito di “mettere in linea” il lato di tribordo del nostro vascello in modo tale che i cannoni avessero la traiettoria libera per colpire i nemici. L’operazione, pur rispondendo a dinamiche molto arcade, non è stata per nulla banale: oltre al peso specifico della nave, infatti, è stato necessario tener conto del vento e delle correnti, per evitare di finire in una zona di secca e, di conseguenza, rimanere bloccati in mezzo al mare, fungendo da utile bersaglio di allenamento per tutti i “cani inglesi” al comando dell’ammiraglio Rodney. Molto interessante, inoltre, è la possibilità di speronare le navi nemiche e passare, in tempo reale, dall’azione marinaresca alla più classica componente action in terza persona dove, prendendo direttamente il controllo di Connor, possiamo esibirci nelle combo e nei combattimenti corpo a corpo che conosciamo bene dagli episodi precedenti.

 

 

In generale Assassin’s Creed III si presenta molto bene, pur non raggiungendo i vertici artistici di altri titoli, il gioco Ubisoft propone una componente tecnica e un design entrambi capaci di calare i giocatori negli anni ‘70 del XVIII secolo, quando il Grande Paese era ancora una Giovane Nazione e fra ribelli, nativi e inglesi, le tredici colonie che sarebbero diventate gli Stati Uniti d’America erano ancora alla ricerca della loro identità profonda. Vedremo il prossimo 30 Ottobre se tutte le promesse saranno mantenute, per ora Assassin’s Creed III sembra confermare la volontà di Ubisoft nello spingere il brand il più possibile oltre i suoi limiti, uscendo dalle maglie - sempre più strette - degli action in terza persona classici. 

Prepariamoci dunque a combattere insieme a George Washington e al marchese di La Fayette per la liberazione dell’America e per scoprire, finalmente, la conclusione di una delle saghe più amate di questa generazione.

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