Game of Thrones: dove eravamo rimasti e cosa ci aspettiamo dalla settima stagione

I trailer di Game of Thrones ci raccontano qualcosa sulla settima stagione: immaginiamo un quadro ideale, mentre facciamo il punto della situazione

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La settima stagione di Game of Thrones prenderà il via il prossimo 16 luglio sulla HBO, e verrà trasmessa in contemporanea con l'Italia su Sky Atlantic. Sarà composta da appena sette episodi, e rappresenterà la penultima annata per la serie fantasy. Lo show tornerà poi nel 2019 con la trasmissione delle ultime sei puntate. Finalmente avremo una conclusione per la storia tratta dai romanzi di George R.R. Martin, non quella sul medium sperato al principio, ma ce la faremo bastare. Ormai la maggior parte dei personaggi è fuorigioco, e l'ecatombe del season finale della sesta stagione ha dato un colpo di spugna a varie sottotrame rimaste aperte e bruciate nell'altofuoco. Cerchiamo di fare mente locale e vediamo di capire cosa potrà offrirci la nuova stagione.

Approdo del Re

Cersei siede sul Trono di Spade. Da moglie, e figlia, sottomessa, termina quel cammino di emancipazione negativo che altre figure femminili nella serie hanno perseguito con ben altri obiettivi e metodi. Dopo il cammino della vergogna cui è costretta dall'Alto Passero per espirare le proprie colpe, la regina nutre il proprio rancore sia per i monaci che per i Tyrell. La sua "grandissima vendetta e furiosissimo sdegno" si abbattono su tutti quei personaggi al di sopra di lei. Tramite l'altofuoco, fa esplodere il tempio di Baelor, uccidendo tutti i presenti. Margaery, Loras e Mace Tyrell, ma anche Kevan e Lancel Lannister, e ovviamente l'Alto Passero muoiono nell'esplosione. Tommen, distrutto dal dolore, si uccide, di fatto chiudendo la profezia che vedeva Cersei perdere l'uno dopo l'altro i suoi figli. Al suo ritorno, Jaime la trova ormai completamente disumanizzata e senza rivali, almeno nelle immediate vicinanze.

Essos

Daenerys è uscita vittoriosa su tutti i fronti a Essos, e finalmente ha deciso di adempiere al proprio destino, ritornando a Westeros da conquistatrice. Nella scorsa stagione l'abbiamo vista eliminare i capi Dothraki ostili e portare l'orda dalla sua parte, quindi tornare a Meereen liberandola dall'assedio degli schiavisti. Tyrion, Jorah e Daario, gli uomini della salvezza, in realtà passano in secondo piano nel momento in cui è la Madre dei Draghi a prendere in mano il prorio destino.

Congedato Jorah, che deve trovare una cura contro il morbo grigio, Daenerys, Verme Grigio, Varys, Missandei e gli altri intraprendono il viaggio verso casa. Proprio il Ragno Tessitore riesce a combinare un'alleanza con le Case Tyrell e Martell, o quel che ne rimane almeno, dopo il massacro al Tempio e dopo il colpo di Stato a Dorne. Ellaria Sand e le altre Serpi delle sabbie hanno infatti ucciso il principe Doran. All'alleanza vanno aggiunti anche i Greyjoy, con Yara e Theon costretti a fuggire da Pyke dopo che il loro zio Euron è acclamato nuovo re delle isole di ferro. Il proposito di Euron è quello di cercare un'alleanza con Daenerys, ma i due fratelli riescono ad anticiparlo.

La guerra incombe

Già in uno dei trailer rilasciati sentiamo Cersei affermare: "Enemies to the east, enemies to the west, enemies to the south, enemies to the north, whatever stands in our way, we will defeat it". Complimenti per l'ottimismo, ma la situazione per la Corona si fa piuttosto difficile in realtà. Ci aspettiamo fin dal primo episodio di vedere Daenerys stabilire una base alla Roccia del Drago, come secoli prima fecero i suoi antenati, prima di muovere alla conquista di Westeros. La vediamo diventare molto intima con Yara, mentre a quanto pare lo stesso avverrà tra Verme Grigio e Missandei (sorgono domande).

Drogon e gli altri draghi non sono mai stati così imponenti. Ci sarà sicuramente una grande battaglia per la conquista della Fortezza Rossa. Vediamo distintamente la flotta dei Greyjoy muovere all'attacco della capitale dei Sette Regni, mentre un manipolo di Immacolati, guidati da Verme Grigio, cerca forse un ingresso nascosto per aprire le porte agli altri soldati. Con una forza combinata di questo tipo è sinceramente difficile immaginare come i Lannister potrebbero rappresentare una minaccia concreta. Forse Euron cambierà idea e passerà dalla parte di Cersei. Questo preparerebbe il campo anche per una resa dei conti tra i Greyjoy. E poi la fine di Cersei, che appare inevitabile: sarà Jaime a ucciderla, compiendo il suo secondo regicidio?

Il Nord non dimentica

Tutta la sesta stagione è una grande rincorsa per raccontare la battaglia decisiva tra gli Stark e i Bolton per la conquista del nord. Jon e Sansa si ritrovano nel momento più difficile e trionfano. La vittoria è in parte amara, proprio perché conquistata solo grazie all'intervento decisivo di Ditocorto e delle armate della Valle, con cui Sansa aveva stretto un accordo tenuto segreto a Jon. Davos, scoperta la verità sulla morte di Shireen, desidera uccidere Melisandre, ma Jon interviene scacciando la donna rossa esiliandola dal nord. Spinti da Lyanna Mormont, i signori del nord giurano fedeltà a Jon Snow, come tempo prima avevano fatto con Robb.

La voce di Petyr all'inizio del nuovo trailer della stagione sembra riprendere da un'altra angolazione la frase di Cersei pronunciata sopra. Rivolgendosi a Sansa, Petyr la invita a non combattere una singola battaglia, ma a battersi ovunque sempre facendo attenzione al conflitto nella propria mente. C'è l'ombra di Petyr nel rapporto tra Sansa e Jon. Non solo il segreto dell'alleanza, ma forse una certa voglia di autoaffermazione per Sansa, che di fatto dal suo punto di vista sarebbe la legittima sovrana del Nord. Nonostante il grande affetto per Jon, Petyr le ha messo una pulce all'orecchio, il desiderio di diventare re e di avere lei come regina. Difficile immaginare altro conflitto per il personaggio durante la stagione, dove invece Jon avrà problemi più concreti.

Gli Estranei sono ormai in marcia. Dopo la battaglia a Città della Talpa la sfida è aperta e il re della notte sta per calare a sud. Vediamo delle scene di battaglia, e rivediamo anche Bran, ormai diventato il Corvo a Tre Occhi e pronto ad adempiere al proprio destino.

A volte ritornano

La scorsa stagione ha segnato una serie di momenti a lungo attesi. Sansa e Jon che si ritrovano, Daenerys che lascia Essos, e così anche Arya. La giovane ha conosciuto il dio dai Mille Volti, e il alto più oscuro dei suoi adepti, ma ha imparato molto. La rivediamo a Westeros già nella scorsa stagione, a vendicarsi di Lord Frey e dei suoi figli. In questa grande convergenza di Stark a nord, forse lei si dirigerà a sud, verso Approdo del Re, dove si trovano gli ultimi "nomi dell'odio" rimasti. È tornato dalla morte, si fa per dire, anche Sandor Clegane, che si è unito a Beric Dondarrion e Thoros di Myr. Qui non c'è molto altro da chiedere se non l'atteso scontro tra lui e suo fratello Gregor, la Montagna, diventato ancora più mostruoso dopo essere stato riportato in vita da Qyburn.

Sam e Gilly sono a Città Vecchia, dove il primo studia per diventare un Maestro. Forse i suoi studi si riveleranno utili per la battaglia di Jon contro gli Estranei. Forse avremo conferma di Jon Snow come Azor Ahai, e forse arriverà qualche accenno in più sul passato (ricordiamo la conferma che Jon è un Targaryen avuta nelle visioni di Bran). Ultima previsione, questa davvero azzardata: la stagione, che nel frattempo avrà esaurito ogni altro fronte di battaglia, si chiuderà sul crollo della Barriera (quale miglior cliffhanger?), aprendo le porte allo scontro decisivo tra il bene e il male.

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