Futurama compie venti anni: il gioiello di Matt Groening che non ha nulla da invidiare ai Simpson

Esattamente venti anni fa usciva il primo episodio di Futurama: ricordiamo la serie di fantascienza di Matt Groening

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Esattamente venti anni fa andava in onda negli Stati Uniti il primo episodio di Futurama. In Italia sarebbe arrivata a gennaio del 2000, quando la frenesia per il nuovo millennio si era già attenuata e la paura per il temuto millennium bug era alle spalle. Futurama però sarebbe rimasto, con i suoi personaggi indimenticabili e il suo umorismo riuscitissimo. La più grande sfida era quella di vincere un confronto forse inutile, ma inevitabile, con i Simpson, che all'epoca (prime dieci stagioni) erano un capolavoro inarrivabile. La nuova serie di Matt Groening tuttavia riusciva ad emergere proiettando la sua storia in un futuro che rappresentava una versione parodistica del presente.

In tutto questo Fry era il protagonista perfetto. Era l'uomo del duemila sfaccendato e senza direzione che per qualche motivo si ritrova congelato per un millennio. Ed era quindi una guida perfetta per gli spettatori che come lui devono conoscere il Tremila. Nelle prime puntate questo emergeva molto, come nell'episodio del viaggio sulla Luna, ma sarebbe tornato anche in seguito, quando la provenienza di Fry non sarebbe stata più un limite, ma un vantaggio. Futurama sa essere sperimentale in certi casi, sentimentale in altri, ma soprattutto non lascia mai andare il suo contatto con il presente. C'era l'episodio in cui gli alieni non riuscivano a vedere il finale di Ally McBeal e decidevano di invadere la Terra, che era un qualcosa che anticipava l'ossessione per le serie tv (anche se all'epoca erano molto diverse da oggi).

E c'era l'episodio in cui il presente cacciava nello spazio una gigante palla di spazzatura che tornava a presentare il conto secoli dopo. La soluzione, mille anni dopo, era di replicare la stessa identica soluzione gettando sulle generazioni successive il problema. Piuttosto attuale, no? Forse questo era il segreto di Futurama, fantascienza di quella intelligente, proprio perché legatissima al presente che raccontava, e che viviamo ancora oggi. Ma più probabilmente a rimanere impresse saranno le puntate più commoventi (quanta malinconia in episodi come Il quadrifoglio). E se Cuore di cane non vi ha suscitato nessuna emozione, siete più freddi di Bender.

La storia della trasmissione di Futurama è un po' strana. Arriva sulla Fox e prosegue per quattro stagioni fino al 2003, la quinta stagione – già era subentrato Comedy Central – è composta da quattro film diversi che in Italia sono stati trasmessi suddivisi in vari episodi. Seguono infine due stagioni che danno, più o meno, una conclusione alla serie. Che, a differenza dei Simpson, ha teso fin dall'inizio alla costruzione di una continuity più forte. Niente di eccezionale, intendiamoci, ma il rapporto tra Fry e Leela è una bellissima costante che viene esplorata in vari momenti nel corso degli anni. E va detto che l'episodio finale, intitolato Nel frattempo, è davvero bellissimo.

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