Furiosa e il videogioco che ci ha permesso di esplorare il deserto a bordo della Magnum Opus
In occasione dell'uscita in sala di Furiosa: A Mad Max Saga, ricordiamo insieme il videogioco sviluppato da Avalanche Studios nel 2015
Furiosa: A Mad Max Saga, pellicola diretta dal veterano George Miller e ambientata nel franchise ideato nell’ormai lontano 1979, è uscito finalmente al cinema. Soprattutto grazie a Mad Max: Fury Road, la saga ha saputo fare il grande salto, diventando un’opera mainstream amata da tutti coloro che da un film cercano una sola parola: azione. Questa volta, però, il protagonista non è Max, bensì una giovane Furiosa interpretata dalla bravissima Anya Taylor-Joy. Il personaggio è comparso anche nel già citato Fury Road, ma questa volta Miller ha deciso di esplorarne il passato, concentrandosi sugli avvenimenti che hanno portato l’eroina a maturare il proprio odio verso Immortan Joe.
Cosa succede, quindi, se uniamo le due cose? Quali emozioni potrebbe trasmettere un videogioco di Mad Max? Fortunatamente non serve che sforziamo troppo la nostra mente. Nel 2015, infatti, Avalanche Studios ha dato vita a un videogioco intitolato semplicemente “Mad Max”. Un titolo che non deve essere dimenticato e che, come vedremo nel corso di questo articolo, ha tutte le carte in regola per diventare un “must play” per tutti coloro che stanno aspettando con trepidazione l’uscita di Furiosa: A Mad Max Saga.
NON AVRAI ALTRA AUTO AL DI FUORI DELL’INTERCEPTOR (O QUASI)
La trama del gioco vede Max scontrarsi con Scabrous Scrotus, uno dei figli di Immortan Joe. In seguito alla violenta lotta, il nostro protagonista riesce a salvarsi per il rotto della cuffia, perdendo però la sua amata auto “V8 Interceptor”. Ci penserà Chumbucket, un bizzarro meccanico, a dare a Max una mano, allestendo una nuova auto (la Magnum Opus) per permettergli di vendicarsi di Scabrous e di recuperare il proprio amato veicolo. Ha quindi inizio una vera e propria guerra tra le Piane del Silenzio. Una guerra dal finale incerto, ma costellata di violenza, esplosioni e rabbia.
LEGGI ANCHE - Mad Max, George Miller esclude il ritorno di Mel Gibson: “Non so cosa stia facendo Max a 60 anni”
A BORDO DELLA MAGNUM OPUS
Ammettiamolo: il mondo di Mad Max non è certo allegro o tranquillo. Eppure, come già accennato, emana un fascino morboso che ci invoglia a saperne di più. Un fascino che ci fa pensare a quanto potrebbe essere interessante mettersi alla guida di un’auto per sfrecciare nel deserto e scoprire luoghi misteriosi e storie assurde. La vera forza del videogioco sviluppato da Avalanche Studios sta proprio nel trasformare queste fantasie in realtà, permettendoci però di rimanere al sicuro nella nostra camera con un pad in mano.
LEGGI ANCHE - Furiosa: Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth presentano la featurette sui folli veicoli del film
In Mad Max potremo decidere se muoverci a piedi o a bordo della nostra fidata Magnum Opus, alternando combattimenti corpo a corpo a gare automobilistiche dall’alto tasso di adrenalina. Il risultato è un gioco che trasmette le medesime sensazioni delle varie pellicole, con una particolare strizzata d’occhio al Fury Road del 2015. Questo è evidente dalla presenza anche di eventi atmosferici come le tempeste di sabbia, che non solo virano i colori verso il rosso come nel film di Miller, ma che richiedono grande attenzione da parte del giocatore per evitare di morire senza nemmeno accorgersene.
A questo si aggiunge anche un ottimo sistema di potenziamento della propria auto, che è possibile modificare nella struttura, nelle armi/abilità e nell’estetica. Il videogioco di Mad Max ci permette di comprendere quanto l’auto sia un elemento necessario per sopravvivere nelle Piane del Silenzio. Un elemento che smette di essere un "semplice" oggetto, ma che diventa l’unico modo per rimanere in vita. Un’oasi di pace nel bel mezzo di un deserto di caos.
MAD MAX, UN VIDEOGIOCO DA NON SOTTOVALUTARE
Disponibile su PlayStation 4, Xbox e PC, Mad Max non sarà forse il gioco della vita, ma rimane un’opera imperdibile per tutti coloro che amano l’universo creato da George Miller. All’epoca la critica rimase piacevolmente stupita dal gioco, confermandone i pregi e affermando come si trattasse di un’opera priva dei problemi di molti tie-in. Problemi come un gameplay scadente e la totale assenza di carattere, due punti di certo non presenti nell’opera di Avalanche Studios. Se state aspettando con trepidazione Furiosa: A Mad Max Saga, il nostro consiglio è quello di ingannare l’attesa con questa avventura folle ed emozionante. Ormai la potete recuperare a un prezzo che va dai cinque ai venti euro. Un costo davvero irrisorio, soprattutto vista la cura riposta nel progetto da parte del team svedese.
E voi che cosa ne pensate? Avete già giocato a Mad Max? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).