Forza Motorsport debutta su Instagram grazie a Ford | Speciale

Per presentare l’apertura del canale Twitch dedicato al proprio team eSport, Ford ha creato un “porting” di Forza Motorsport su Instagram

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Non è la prima volta che un’azienda, automobilistica per di più, propone al pubblico uno spot interattivo, uno strumento di comunicazione in cui lo spettatore ha il pieno potere di modificare, o quanto meno di influenzare, l’andamento dello stesso contenuto proposto.

Honda, ormai più di cinque anni fa, lo aveva già fatto con The OtheR Side, video pubblicato su YouTube, purtroppo ormai irrecuperabile nella sua forma originale, realizzato per stuzzicare il palato degli appassionati, desiderosi di scoprire qualcosa di più sull’allora nuova generazione della Civic Type-R, la FK2 per l’esattezza, all’epoca poco più che con un concept che aveva stupito i fan grazie al suo splendido spoiler posteriore con tanto di LED, purtroppo rimosso nella versione infine giunta sul mercato. In quell’occasione, si trattava di premere il tasto della lettera R sulla propria tastiera per alternare le due tracce video che componevano lo spot: da una parte la Civic parca nei consumi, ideale per la famiglia, spaziosa, comunque in grado di regalare qualche piccolo brivido; dall’altra la bestia assetata di giri alti del motore e curve prese al limite, strumento imprescindibile per sfuggire agli inseguitori dopo una rapina andata a buon fine.

Il parallelismo tra le due storie, accordate attorno allo stesso protagonista e pilota, era ulteriormente sottolineato da tutta una serie di piccole e grandi analogie, come il percorso effettuato per esempio, stratagemma che rendeva lo switch armonico e tutt’altro che traumatico, non fosse stato per il rombo del motore VTEC da 300 cavalli.

Ritornando ai giorni nostri, Ford ha avuto un’interessante intuizione, per certi versi simile, perfettamente calata nel contesto di riferimento. Per sponsorizzare l’apertura del canale Twitch dedicato al proprio team di eSport, TeamFordizilla, ha infatti deciso di realizzare una sorta di porting di Forza Mostorport avvalendosi delle Instagram Stories.

Grazie all’interazione permessa dalle emoji e dagli adesivi interattivi utilizzabili sul social network, gli utenti potevano (illudersi di) controllare la Ford GT ammirata nell’ultimo capitolo della saga racing di Microsoft, in un giro di pista tanto predeterminato, quanto a suo modo stuzzicante.

Il lavoro di game design esibito in questo minuscolo esperimento è certamente ridotto ai minimi termini, ma esemplificativo di come i videogiochi possano potenzialmente insinuarsi ovunque e, soprattutto, di come l’interazione garantisca un livello di interesse maggiore nel pubblico.

Non è un caso che l’effimera esperienza, la cui esistenza, vincolata al tempo concesso alle Stories di occupare il feed, si riverbera oggi come surrogato non interattivo nella barra dei contenuti in evidenza nel profilo TeamFordzilla, è stato immediatamente riproposto, quasi identico, dal profilo Instagram di Abarth Italia.

Del resto, gli utenti del social sono per la maggior parte giovani e anche per questo a proprio agio con i videogiochi, interessati sia a concorrere nella creazione dei contenuti di cui fruiscono, sia al fenomeno degli eSport.

Ford ha dimostrato di essere in grado di captare gli interessi e la curiosità del suo pubblico del domani, di chi oggi non può certo permettersi l’acquisto di un’auto, sebbene i trentenni che giocano assiduamente siano ormai tantissimi, ma che domani potrebbero guardare con un occhio di riguardo alle auto del colosso americano, memore delle imprese del team Fordzilla su Twitch.

La strategia, del resto, è assolutamente simile a quella cavalcata da Gillette, che ormai da tempo sonda il terreno degli eSport con squadre di imberbi atleti.

Del resto, se il presente è incerto, cominciare a guardare al domani può essere d’aiuto e non poco per le multinazionali di qualsiasi campo. E se ci si può assicurare qualche futuro acquirente a colpi di Instagram Stories e videogiochi, tanto meglio.

Continua a leggere su BadTaste