Fortnite Battle Royale, da extrema ratio a fenomeno di costume
Come una delle produzioni non meglio riuscite di Epic Games sia diventata una macchina macinasoldi: la storia di Fortnite
Flash forward velocissimo di due anni in cui, finalmente, il nuovo lavoro di Epic Games viene accompagnato da una data di uscita: 25 luglio 2017. C’è un però: Fortnite venne pubblicato in accesso anticipato su PC, PlayStation 4 e Xbox One, con tanto di prenotazione prevista su più pacchetti di acquisto (dai 40 ai 150 euro circa). Il gioco – disse il team all’epoca – sarà free to play “prima o poi”. Cos’era Fortnite in data 25 luglio 2017? Uno shooter in terza persona cooperativo che mescola le dinamiche dei tower defense ad una estetica che ricorda Team Fortress, con tanto di zombie. Precisamente, Tim Sweeney (fondatore di Epic Games) descrive il titolo come “Minecraft che incontra Left 4 Dead”. Il che è vero, ma per una serie di motivi (principalmente la mancanza di mordente già sul medio termine), fa sì che Fortnite sia tutt’altro che la nuova hit di una software house storica, ma in crisi di idee da tempo.
[caption id="attachment_183361" align="aligncenter" width="600"] I dati forniti dagli analytics di Pornhub in merito alle ricerche di “Fortnite”[/caption]
Cos’è successo nel frattempo? L’arrivo di PlayerUnknown’s Battlegrounds. PUBG è stato un vero e proprio terremoto, un fenomeno da anno zero per l’industria dei videogiochi. A prescindere o meno dal suo valore effettivo, il titolo ideato da Brendan “PlayerUnknown” Greene ha rappresentato una presa di coscienza per tutti. Un videogioco in stato embrionale, in via di sviluppo e con diversi problemi tecnici è riuscito, soprattutto grazie alla spinta promozionale degli streamer di Twitch, a diventare uno dei titoli più venduti e giocati dell’anno.
[caption id="attachment_183362" align="aligncenter" width="1200"] I contenuti cosmetici di Fortnite Battle Royale sono già moltissimi[/caption]
Via gli zombie, dentro una mappa (pur non estesa come quella di PUBG) nella quale catapultare cento giocatori con l’obiettivo di rimanere l’ultimo in vita. Rimane ovviamente tutto l’impianto della costruzione degli edifici, così come il loot delle armi a grado di rarità, come nel gioco originale. Quella che poteva sembrare inizialmente solo un’operazione ruffiana diventa in realtà il colpo di reni definitivo. Fortnite Battle Royale è infatti gratuito, completamente slegato dal gioco principale, su PlayStation 4 non richiede neanche la sottoscrizione a PlayStation Plus, ed è supportato dal cross play su tutte le piattaforme (inclusa la recentissima versione per mobile). Per tutti questi motivi Fortnite è risorto dalle ceneri diventando, ad oggi, il prodotto di intrattenimento videoludico perfetto.
"Fortnite è risorto dalle ceneri diventando, ad oggi, il prodotto di intrattenimento videoludico perfetto"Su Twitch spopola oltre ogni limite. Solitamente, sono i publisher a cercare le personalità classiche oppure quelle del web per promuovere il proprio prodotto. Fortnite è talmente sexy che sta facendo girare il mondo al contrario, con casi come quelli del rapper Drake che organizza una live insieme a Ninja (uno degli streamer più famosi e remunerati della piattaforma) in grado di infrangere qualsiasi record mai registrato dal portale. Rimanendo nell’ambito del web, la famosa e/o famigerata star di YouTube, Logan Paul, ha annunciato che farà il suo ingresso su Twitch proprio con dei livestream di Fortnite.
[caption id="attachment_183363" align="aligncenter" width="1280"] Fortnite e Twitch sono una sola entità, ormai[/caption]
A febbraio, il titolo è stato capace di generare introiti dalle microtransazioni (non solo, ma per la stragrande maggioranza) per un totale di 126 milioni di dollari, mentre PUBG (venduto su Steam a 30 euro circa) ne ha generati solo 103.
La versione mobile sarà un altro sprint notevole in termini di popolarità, mentre nel frattempo sta distruggendo le Wi-Fi delle scuole americane, le quali sono costrette a bloccare i router per evitare il sovraccarico. Il gioco punta anche ad aggiungere novità come la modalità con cinque squadre da venti giocatori giù annunciata.
Se PlayerUnknown's Battlegrounds è stato indubbiamente il fenomeno videoludico del 2017 (gli Italian Video Game Awards l'hanno premiato come Miglior Gioco Innovativo, ad esempio), Fortnite Battle Royale è già il titolo multiplayer di culto del 2018, e la sua strada è tutta in discesa.