Focus On - Nintendo, ultimo tratto?

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Stretta fra attese e rischi, il destino dell'azienda di Kyoto si fa piuttosto nebuloso...

Le notizie di questi giorni, unite alla pubblicazione dei risultati fiscali di Nintendo hanno fatto sobbalzare sotto l'ombrellone anche il più pigro dei gamer vacanzieri, mentre a Kyoto, ci scommettiamo, in molti eviteranno proprio di andare in vacanza.

Come spiega bene Kotaku in un illuminante articolo, ad oggi i risultati di Nintendo sono legati a doppio filo al 3DS che, dopo una partenza in sordina, è riuscito a recupeare il terreno perduto e ad arrivare a un volume di vendite soddisfacente. La strada, però non fu indolore: dopo un price cut pressoché immediato e alcuni passi falsi come il secondo stick analogico opzionale, Nintendo è riuscita a risollevare le sorti della sua console portatile grazia a un filotto di ottimi titoli che, non a caso, continuerà per tutto l'inverno con l'arrivo del nuovo Zelda e dell'attesissimo Smash Bros.

Con Wii U la situazione è pressoché capovolta: la console non ha "colpito" il mercato, mentre i consumatori faticano a capire il valore aggiunto di una macchina che, oltre a non essere potente come le future Xbox One e Playstation 4, non implementa neppure tecnologie facilmente vendibili come i sensori di movimento del predecessore. Il touch pad di Wii U, oltre ad avere un costo di produzione non indifferente, ha dovuto attraversare una serie di difficoltà tecniche non da poco e, pur in assenza di dati ufficiali, è facile immaginare che il bilancio di ricerca e sviluppo dell'azienda di Kyoto, ad oggi, sia in pesante passivo, dal punto di vista finanziario ma pure, e soprattutto, da quello umano. Ad oggi, infatti, Wii U non solo vende pochissimo ma piazza addirittura meno unità rispetto a Wii, fermandosi a sole 390.000 console piazzate a livello mondiale nell'ultimo mese.

Passati questi mesi estivi di calma piatta, inoltre, Nintendo dovrà vedersela con l'offensiva di Microsoft e Sony che, dopo due anni di relativo abbassamento dei toni, stanno per tornare alla carica con le console di nuova generazione. Quando Watch_Dogs, Battlefield IV e Killzone: Shadow Fall saranno nei negozi, sarà ancora più difficile spiegare agli utenti perché scegliere Wii U anziché Xbox One o Playstation 4. Secondo alcuni l'unica strada percorribile è un price cut aggressivo, tuttavia, questa strategia avrebbe il solo risultato di certificare il fallimento commerciale della console, senza contare che, nella percezione dei consumatori, la console diventerebbe automaticamente un oggetto "meno prestigioso" rispetto alle sue dirette concorrenti. Si tratta di dinamiche piuttosto aleatorie, tuttavia vanno tenute in debita considerazione.

Nintendo, arrivata a questo punto, può perseguire una sola strada: proporre giochi che, da soli, siano in grado di riaccendere gli entusiasmi di un pubblico ormai attento e smaliziato. Da questo punto di vista il nuovo Mario, Donkey Kong e Smash Bros. hanno una responsabilità enorme, prima di tutto dovranno far perdonare Nintendo per otto mesi di traversata nel deserto e, secondariamente, combatteranno con i pesi massimi di inizio generazione, su tutti Call of Duty e il nuovo FIFA (che, ricordiamo, arriverà su Wii U in versione ridotta, con engine e opzioni riprese da FIFA 13). La sfida sarà senza esclusione di colpi e, il prossimo Natale, sarà l'ultima chiamata per Wii U. Nintendo, dopo un primo anno fatto di difficoltà e imprevisti dovrà dimostrare di avere una visione chiara e una strategia credibile per il suo futuro nei salotti delle nostre case, altrimenti alcuni spettri per ora lontani rischiano di trasformarsi in realtà.

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