Focus On - Nintendo si prepara al futuro

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Un approfondimento sulla ristrutturazione dei team di sviluppo delle console Nintendo...

Una ristrutturazione interna non è qualcosa che accade tutti i giorni all'interno di un'azienda di videogiochi. L'ultima, per Nintendo, risale a ben nove anni fa, quando in EAD (Entertainment Analysis and Development) confluirono i due team di ricerca e sviluppo, allora separati. Poco dopo l'uscita di Wii U e con Nintendo 3DS che sembra aver preso gli stessi stratosferici ritmi del suo predecessore, la casa di Kyoto si appronta ora ad un altro cambiamento, che potrebbe essere assai significativo e sul quale possiamo effettuare qualche riflessione.

Satoru Iwata, alcuni giorni fa, ha rivelato che i team che si occupano dello sviluppo delle console verranno unificati, durante questo febbraio. Se prima quindi una squadra pianificava e realizzava le home console e l'altra quelle portatili, ora sarà un unico gruppo a svolgere gli stessi compiti, il che non significa, come ha tenuto a specificare Iwata, lo sviluppo di un'unica macchina, ma la volontà di creare architetture simili, in maniera da avere una stessa base per lo sviluppo dei giochi.

Pensare a giochi per entrambe le future piattaforme home e handheld potrebbe essere immediato, ma è fuorviante. Il primo motivo è la volontà, da parte di Nintendo, di voler sempre differenziare i suoi prodotti e di tentare di sfruttare le caratteristiche delle console, ragion per cui uno stesso gioco non arriva mai in versione home e portatile; potrebbe far eccezione il prossimo Super Smash Bros., ma se dovesse succedere ci troveremmo di fronte ad un caso più unico che raro. Il secondo motivo è che Nintendo, con questa mossa, sembra voler puntare forte sullo sviluppo di uno stessa architettura e di uno stesso sistema operativo, qualcosa che potrebbe servire ai team interni come, forse ancor di più, alle terze parti.

Iwata ha infatti dichiarato che, tra i compiti del nuovo team, c'è quello di evitare la scarsità di uscite in alcuni periodi del ciclo di vita delle console. Come ciò possa essere possibile, per un team che non si occuperà di sviluppare direttamente giochi, è una domanda alla quale difficilmente si può rispondere. Una possibile interpretazione allora potrebbe vedere Nintendo al lavoro su architetture sulle quali sarà molto facile sviluppare, che sfruttino motori largamente diffusi, permettendo agli sviluppatori di realizzare i loro titoli in maniera facile, veloce, e soprattutto in ambienti familiari, indipendentemente dalla piattaforma di destinazione. L'eliminazione dei buchi nelle uscite, dovrebbe essere quindi una conseguenza attesa, più che un obiettivo da perseguire per il neonato team.

A riprova di quanto appena detto, Iwata è successivamente intervenuto nuovamente sulla questione. Il presidente di Nintendo ha affermato che alla prossima Games Developer Conference verrà mostrata l'integrazione di HTML5, Java Script e Unity negli strumenti di sviluppo per Wii U, qualcosa che dovrebbe già da ora aprire la nuova console allo sviluppo indipendente e che probabilmente sarà la base per le future macchine da gioco dell'azienda giapponese. Che, con una console appena uscita ed una ancora relativamente giovane, già pensa al futuro.

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