Focus On - L'affaire Rayman Legends

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


Condividi

Un'analisi sul rinvio a settembre e sull'arrivo sulle altre console dell'ex esclusiva Wii U

La scelta, da parte di Ubisoft, di portare Rayman Legends, titolo sempre sbandierato come esclusiva per Wii U, su PlayStation 3 e Xbox 360, non poteva non suscitare clamore nella stampa videoludica e stupore, delusione, rabbia, tra gli appassionati. Intendiamoci subito: da queste parti non si parteggia per nessuna console in particolare, è la questione del rinvio a settembre, con il titolo che è assolutamente completo, a non convincere del tutto.

Andiamo per ordine. Ubisoft, dopo anni di titoli della serie al massimo buoni, sforna un platform da applausi, Rayman Origins. Decide di portarne il seguito, Rayman Legends, solo su Wii U: un po' perché le console Nintendo sono, da sempre, la casa ideale dei platform, nonostante la presenza ingombrante di sua maestà Super Mario; un po' perché, a detta degli sviluppatori, il pad di Wii U permette soluzioni di gioco particolarmente intriganti e difficili da replicare altrove. Tanto che, negli scorsi mesi, Chris McEntee, level designer del gioco, si era così espresso riguardo la possibilità dell'arrivo del titolo su altre console: "per avere un prodotto completo sulle altre piattaforme i giocatori sarebbero costretti ad acquistare altre componenti hardware. Non vogliamo offrire metà dell'esperienza solo per il fatto di dover pubblicare il gioco su altre console". Evidentemente non era così, o probabilmente lo è ancora, e davvero le altre versioni del gioco avranno qualcosa in meno.

Di certo, non la pensavano così ai piani alti di Ubisoft, da dove è venuta la decisione di portare il gioco anche su PlayStation 3 e Xbox 360. Decisione criticata dagli stessi sviluppatori del gioco, come testimoniato da questa esternazione di Xavier Poix, il coordinatore di tutti gli studi di sviluppo francesi, nella quale si è rivolto ai giocatori: "capiamo la loro rabbia, ma quello che vorremmo capissero è che è stata una scelta presa non dagli sviluppatori, ma da qualcuno molto in alto, e di non prendersela quindi con il gioco, boicottandolo. Il gioco era previsto per l'uscita di Wii U, ma non avremmo mai fatto in tempo a finirlo, così è stato rinviato. Abbiamo dato tutto per terminarlo entro febbraio, vedendo poco le nostre famiglie ed i nostri amici, ed ecco a cosa è servito. L'industria dei videogiochi fa veramente schifo (ndr il termine originale usato era decisamente più forte)".

Ubisoft ha tutto il diritto di portare il titolo altrove. Non ha firmato, evidentemente, alcun accordo d'esclusiva con Nintendo, altrimenti tutto ciò non sarebbe successo. C'era, altrettanto probabilmente, un accordo sulla parola, che i francesi non hanno rispettato. Motivi possibili? Una base installata di Wii U minore del previsto il più probabile. Peccato che Rayman Origins non avesse venduto poi molto sulle altre console, arrivando sugli scaffali in un periodo ricco di uscite. Cosa che succederà anche questa volta, perché settembre è un mese solitamente pieno di titoli (uno su tutti, quest'anno: GTA V). Il titolo, inoltre, è pronto, ed uscirà ad undici mesi dalla sua data d'uscita iniziale. Coi giocatori Wii U che sarebbero stati ben contenti di spendere soldi questo febbraio su un gioco di qualità, viste le poche uscite per la console. Insomma, Ubisoft pare avere sbagliato su tutta la linea, e se è comprensibile che voglia concentrare le risorse pubblicitarie in un unico periodo, coprendo tutte le versioni, un'operazione simile è comunque segno di poco rispetto verso i possessori di Wii U, ai quali certamente non basterà l'arrivo di una demo in esclusiva per sopire il loro scontento.

In tutto questo, quale il ruolo di Nintendo? I giapponesi si son ritrovati con le spalle al muro, costretti ad accettare una situazione che sicuramente non gradiscono. In un altro periodo, Ubisoft non si sarebbe mai permessa di fare una cosa simile, visto il peso del colosso giapponese; oggi, la situazione è ben diversa, perché ci sono più attori sulla scena, ed a Kyoto non possono poi permettersi di inimicarsi un'azienda che possiede brand importantissimi (Assassin's Creed su tutti). Voci vogliono che, in questi giorni, sia successo qualcosa tra le due aziende. In pratica, Ubisoft avrebbe chiesto soldi prima non richiesti affinché Rayman Legends rimanesse un'esclusiva Wii U, soldi negatigli da Nintendo, visti gli accordi precedentemente presi (ma non formalizzati). Se così fosse, la vicenda avrebbe una spiegazione del tutto plausibile, ed il rinvio a settembre anche della già pronta versione Wii U sarebbe interpretabile come una ripicca da parte dei francesi. Vera o no che sia questa voce, siamo sicuri che l'affaire Rayman Legends continuerà a tenere banco nei prossimi giorni.

Continua a leggere su BadTaste