Focus On - John Riccitiello - Ascesa e caduta di un sovrano

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John Riccitiello ha lasciato EA dopo sei anni di comando, ecco il nostro commento...

Gli abbandoni non sono mai semplici. Neppure quando sono consensuali.

Se ci sono di mezzo tantissimi soldi, una delle aziende più importanti del nostro settore e un paio di personalità non proprio da sottovalutare, i fuochi d’artificio diventano pressoché una certezza.

Settimana scorsa, come avete potuto leggere anche su BadGames, John Riccitiello ha lasciato EA, liberando una delle poltrone più ambite dell’intera industry. Il manager californiano, con un passato in Pepsi e Sarah Lee, ha governato l’azienda di RedWood dal 2007 ad oggi, guidando la transizione dalle vecchie console all’attuale generazione e cercando, con alterne fortune, di rafforzare EA nei nuovi settori del social gaming e del mobile.

In questi giorni le voci critiche riguardo l’operato di Riccitiello sono state molte, l’ex massimo dirigente di EA è finito pure nella lista dei dieci peggiori manager d’America, mentre - dietro le quinte - c’è già chi scommette su una guerra all’ultimo sangue fra Peter Moore e Frank Gibeau per prendere il controllo dell’azienda. Sia il leader di EA Sports, che il presidente di EA Labels hanno tutte le carte in regola per governare al meglio l’azienda, tuttavia è molto probabile che la scelta finale del CdA cada sul buon Peter, soprattutto per la sua carica flamboyant con i media e nei meeting aziendali.

Al di la delle scaramucce di corridoio, però, è giunto il momento di tirare le somme dell’era Riccitiello. Prendere in mano l’andamento azionario di Electronic Arts sarebbe troppo semplice e, per usare un dolce eufemismo, ingeneroso. I titoli EA sono in fortissimo calo da anni e, dal 2007 ad oggi hanno perso più della metà del loro valore, tuttavia, va tenuto conto di un fattore non indifferente: la crisi finanziaria. Ad esclusione di pochissime corporation (Apple e IBM, nonché alcune utilites), nessun’azienda è riuscita a mantenere un valore azionario stabile nel corso degli ultimi sette anni; la congiuntura sfavorevole, unita all’impoverimento dei consumatori hanno colpito durissimo, così come il credit crunch bancario ha costretto a limitare al massimo gli investimenti.

In questo quadro, l’azione di Riccitiello è stata quasi positiva, il fatturato di EA (come si nota dal grafico), ha mantenuto un andamento abbastanza stabile, segnando addirittura una crescita dopo il 2008, ovvero all’uscita dall’anno più duro della recessione americana. Per quanto riguarda i profitti, la situazione è stata molto meno rosea ma, anche qui, pur non toccando il lato nero del bilancio, EA mostra un chiaro e costante miglioramento. Certo, il CEO e i suoi colleghi hanno preso decisioni abbastanza impegnative, come la chiusura di un paio di studi storici e una durissima riorganizzazione del personale, tuttavia, dato il contesto industriale di riferimento, molti passi erano se non obbligati, quantomeno molto difficili da evitare.

Al netto della gestione, però, gli anni di Riccitiello sono stati segnati anche da errori creativi abbastanza gravi: The Old Republic è stato un fallimento completo, mentre Kingdoms of Amalur si è trasformato in una causa legale con l’amministrazione federale degli Stati Uniti d’America. Anche gli altri esperimenti non hanno dato i frutti sperati: Medal of Honor non ha smosso di un centimetro il dominio di Call of Duty, la saga di Mass Effect è stata chiusa fra ferocissime polemiche e, giusto per arrivare a tempi recentissimi, i giocatori sono in rivolta per via dei problemi internet dell’ultimo SimCity.

Nel complesso, l’unica divisione di EA ad aver tenuto botta è stata quella sportiva che, con FIFA e Madden ha spazzato via pressoché tutti i competitor (solo 2k Sports resiste per quanto riguarda il basket) e continua a macinare record, utili e vendite da capogiro. Per questo motivo riteniamo molto probabile che il prossimo Presidente di EA sarà Peter Moore. Vedremo tra un paio di mesi in quel di Los Angeles se la nostra previsione si sarà rivelata corretta, in caso contrario attendiamo con ansia il nuovo leader che salirà sul palco della conferenza stampa dell’E3 2013.

 
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