Focus On - EA/Activision: tregua armata

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Ora che è stata svelata anche la console next-gen di Microsoft, analizziamo lo scenario dal punto di vista dei publisher...

Finalmente è ufficiale, dopo anni di attesa sappiamo che Xbox One, Playstation 4 e Wii U saranno le tre console che, da qui a cinque/sei anni, si scontreranno per dominare una delle lande più ricche e desiderabili del mondo: il nostro salotto. 

Lo scontro fra le tre console è appena agli inizi, tuttavia, all'ombra dei giganti hardware, si stanno già muovendo le terze parti, quell'enorme e variegato mondo che va dagli sviluppatori indipendenti ai colossi con bilanci a sette zeri. La questione degli indie è complessa e la affronteremo in un altro momento, per quanto riguarda i publisher classici, invece, i pezzi della scacchiera si stanno già muovendo, non necessariamente nelle direzioni che ci saremmo aspettati. 

 

Immagini ufficiali

 

EA, dopo aver messo a segno il colpo di Star Wars, pare molto interessata ad Xbox One e, non a caso, ha scelto il palcoscenico di Redmond per svelare il suo nuovo motore grafico Ignite nonché una serie di bonus esclusivi che, certamente, faranno molta gola agli appassionati di giochi sportivi. 

Activision, invece, pare aver fatto una scelta opposta; l'azienda di Bobby Kotick sta puntando tutto su due titoli Call of Duty: Ghosts e Destiny. Se il primo è ancora legato a un vecchio deal con Microsoft, per il secondo gioco le cose si fanno decisamente più interessanti. Non solo Bungie era presente all'evento dedicato a Playstation 4, ma mostrerà il gameplay del titolo durante la conferenza di Sony all'E3, cementando un rapporto mai tanto solido.

Per il resto, però, EA sembra avere la barra molto più diritta rispetto alla sua storica rivale, a Redwood, infatti, hanno in cantiere una serie di titoli tripla A da non sottovalutare, come il nuovo Dragon Age, Mass Effect, qualcosa riguardo Guerre Stellari e, probabilmente, i nuovi Mirror's Edge e Medal of Honor.

Activision, invece, sembra aver concentrato tutto il suoi impegno sulla serie di CoD e, appunto, sul nuovo progetto di Bungie, tralasciando completamente tutti gli altri brand. Walking Dead: Survival Instinct avrebbe potuto essere una hit, ma ha mancato clamorosamente il bersaglio, per non parlare dello "scippo" di un titolo importante come Star Wars 1313, finito nelle mani di Electronic Arts.

Il capitolo Blizzard, inoltre, non fa altro che gettare altre ombre; lo studio di Irvine ha fatto alzare più d'un sopracciglio con il secondo capitolo di Starcraft, mentre Titan, il misterioso successore di World of Warcraft, è ancora del tutto inedito e sconosciuto, inoltre Diablo III dopo le difficoltà di lancio sembra non aver trovato ancora un equilibrio. Qualcuno sta iniziando a dire, sempre meno sottovoce, che Blizzard avrebbe perso il suo tocco magico. 

 

Interfaccia utente

 

Dal lato del management nessuna delle due aziende se la passa benissimo, EA non ha ancora scelto un nuovo CEO dopo le dimissioni di Riccitiello, mentre è noto che Vivendi sta cercando in tutti i modi di ridurre la sua partecipazione azionaria in Activision, un modo elegante per abbandonare una barca forse non del tutto inaffondabile. La prossima generazione di console, dunque, sarà decisiva anche per i destini delle terze parti le quali, per forza di cose, dovranno modificare in maniera radicale un modello di business che, da qualche anno a questa, parte si è ingessato nella produzione quasi in catena di montaggio di titoli sempre più uguali a se stessi. Con il perdurare delle difficoltà economiche e con un pubblico sempre più esigente ma, al tempo stesso, ormai sovraesposto a qualsiasi pubblicità, tutti i publisher dovranno trovare formule inedite per unire qualità e progetti a lungo termine, lavorando più sulle tecnologie che sui brand annuali in senso stretto.

L'E3 che si aprirà fra meno di un mese sarà il primo vero banco di prova. Vedremo se EA e Activision resisteranno all'esame di stampa e investitori. 

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