Focus On - Don Mattrick - Cambio in corsa

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Considerazioni sulla dipartita di Don Mattrick da Microsoft

Microsoft, in questi mesi, è riuscita a costruire un fallimento mediatico che non ha antecedenti nel nostro settore. Prima gli annunci sui DRM, poi l’annuncio del prezzo, poi il raffazzonato passo indietro e, infine, il passaggio di Don Mattrick da Microsoft a Zynga. Per ora le due aziende giurano e spergiurano che l’accordo non ha nulla a che fare con le traversie di Xbox e che Mattrick non sia stato in nessun modo invitato ad allontanarsi dall’azienda di Redmond. Tuttavia le tempistiche paiono oltremodo sospette.Nel complesso l’intera operazione ha schiacciato completamente le notizie - positive - arrivate dall’E3 e, purtroppo, rischia di schiacciare il lancio di Xbox One fra polemiche e recriminazioni. Ormai da qualche settmana nessuno parla più di Titanfall, di Halo 5 o del nuovo titolo di Remedy, le conversazioni degli appassionati, quelli che almeno in teoria dovrebbero acquistare la console al lancio, si concentrano invece su DRM, possesso dei titoli, prezzo della console e necessità o meno di essere collegati ad internet.  Si tratta di un vero peccato anche perché, al netto di alcuni eccessi, l’idea originale di Microsoft avrebbe potuto davvero svecchiare il modello di business del mondo del gaming, riuscendo finalmente a superare il classico sistema del retail. Certo, la necessità di connessioni a banda larga,se non larghissima, unita ad alcuni limiti di troppo sull’uso del software avrebbero dovuto essere modificati ma, in ogni caso, a Redmond sono stati gli unici ad aver almeno provato a proporre qualcosa che si avvicinasse al modello di Steam. Sony, dal canto suo ha scelto una strategia vincente sul breve periodo, ergendosi a paladina dei consumatori e dei giocatori tradizionali, tuttavia, immaginando un ciclo vitale delle nuove console di cinque/sette anni, bisognerà capire se sul lungo andare un sistema di vendita ancora basato sui supporti fisici e sul rapporto fra publisher, retail e consumatori. A nostro avviso, anche se ci possiamo basare solo su dati empirici, la scommessa di Microsoft sul futuro poteva pure essere vinta, ma i continui errori comunicativi e l’incapacità dell’azienda nel mostrare anche i lati positivi dell’approccio di Xbox One al gaming del futuro. Forse, senza Mattrick che, ormai, è stato identificato come l’incarnazione della strategia fallimentare portata avanti fino ad ora, Microsoft potrà trovare un nuovo equilibrio e, magari, nei prossimi anni provare a portare almeno alcune delle innovazioni annunciate negli scorsi mesi nelle nostre case. Nel frattempo rimaniamo in attesa, certamente con la gamescom e con i primi mesi dell’autunno la situazione sarà più chiara e, forse, Microsoft sarà riuscita a recuperare un po’ del terreno perduto.
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