Fino all'ultimo indizio: da Kim Jong-un ai reality polizieschi, i protagonisti ci raccontano le loro ispirazioni

Abbiamo incontrato John Lee Hancock, Denzel Washington, Jared Leto e Rami Malek in occasione della presentazione di Fino all'ultimo indizio

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Nel momento in cui Fino all'ultimo indizio arriverà finalmente sugli schermi (negli Stati Uniti il 29 gennaio, al cinema e sulla piattaforma HBO Max, mentre in Italia prossimamente) saranno passati quasi trent'anni da quando il regista e sceneggiatore John Lee Hancock ha iniziato a sviluppare il film. L'ambientazione è rimasta intatta: una Los Angeles dei primi anni novanta, ma con un'atmosfera molto più simile a quella dei polizieschi degli anni settanta che ai buddy cop dell'epoca.

Abbiamo avuto l'opportunità di incontrare virtualmente Hancock insieme al produttore Mark Johnson e i protagonisti Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto qualche giorno fa, in occasione della presentazione del film. In Fino all'ultimo indizio, Washington interpreta il vice sceriffo della contea di Kern Joe "Deke" Deacon, che viene invitato dal sergente della Squadra Omicidi della contea di Los Angeles Jim Baxter (Malek) ad affiancarlo in maniera non ufficiale nelle indagini su un pericoloso quanto misterioso serial killer. Numerosi indizi li conducono verso Albert Sparma (Leto), che diventa il loro principale sospettato nonostante non vi siano prove schiaccianti a incastrarlo. I due cercano di dimostrare la sua colpevolezza, ostinandosi su dettagli non fondamentali e spingendosi ad agire in maniera non convenzionale. Nel frattempo, riemergono segreti inquietanti del passato di Deke che possono compromettere non solo l'integrità delle indagini ma anche le carriere dei due poliziotti. Questo non impedisce a Baxter di continuare a fare affidamento su di lui per le indagini, e anzi è come se lo attraesse sempre di più, come ha spiegato Malek:

Personalmente ritengo che l'esperienza e la saggezza siano sempre fondamentali, e penso che Baxter riconosca questo in Deke. Ha bisogno di lui per affrontare tutta questa responsabilità, perché sa che ci è già passato, ha già affrontato tutta quell'oscurità. A mio avviso Baxter ha sempre saputo che avrebbe affrontato questo percorso con una figura che poteva rivelarsi problematica, ma ha deciso di trarre tutto il vantaggio possibile da ciò.

rami malek in fino all'ultimo indizio

ALBERT SPARMA, UNA FIGURA AMBIGUA

I tre protagonisti sono ricchi di sfaccettature e sfumature, ed è questo che distingue la storia dai classici polizieschi. Sparma, per esempio, è oscuro e inquietante ma presenta non pochi elementi di ambiguità. Leto ha raccontato quali sono state le sue ispirazioni per interpretare una figura che nell'aspetto e nel comportamento sembra il colpevole per eccellenza. Proprio per via della sua ambiguità l'attore non ha voluto basarsi su veri serial killer o figure di questo tipo:

C'è molta ambiguità, quindi non ho fatto ricerche specifiche su serial killer, tuttavia ho letto molte trascrizioni dell'FBI e guardato documentari, questo principalmente perché Albert Sparma è appassionato di criminologia. Ho preferito riflettere più sul tipo di persona che fosse: perché era così sociopatico? Perché è così sconnesso dalla società e da ciò che lo circonda?

Si è però sottoposto a una trasformazione fisica (anche grazie al trucco e al parrucco) per la quale ha lavorato a stretto contatto con Hancock, che aveva contattato dopo aver visto The Founder:

I miei occhi hanno un colore diverso, un naso diverso, abbiamo provato diversi trucchi prostetici e dentiere. Io e il regista siamo andati in cerca della peggior parrucca disponibile a Hollywood... anche se non l'abbiamo trovata.

Parte del fascino di un personaggio come Sparma è dovuto anche a un certo umorismo che sprigiona:

Il modo in cui vede il mondo e in cui interagisce con le persone, a mio avviso, è molto divertente. In Sparma c'è un che di umoristico, e penso che sia uno degli elementi che lo rendono una figura affascinante. In qualche modo è una persona libera, e questo lo rende un personaggio molto interessante da interpretare. Non l'ho mai vissuto come un personaggio terrificante, anzi: mi è sempre sembrato adorabile!

Ma un elemento dell'interpretazione in particolare, e cioè la strana camminata di Sparma, è ispirata nientemeno che a Kim Jong-un, il leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea:

La camminata è ispirata a Kim Jong-un. -un, giusto? È il figlio, no? Ho pensato che Sparma si dovesse sentire estremamente potente quando entra in una stanza, quindi ho cercato ispirazione in una figura che avesse quel portamento.

jared leto è sparma in fino all'ultimo indizio

Per interpretare Deacon, invece, Washington si è basato su una serie documentaristica:

C'è una serie che si chiama Le prime 48 ore. È una specie di reality, una serie documentaristica. Ho visto molti episodi, ci sono questi detective che parlano tra di loro e indagano su degli omicidi. Per me è stato importante guardare come si comportano tra di loro, come parlano, per trarne ispirazione dopo aver letto la sceneggiatura. Ma poi c'è stato un lungo lavoro di costruzione del personaggio con il regista, al quale noi tre abbiamo chiesto ogni tipo di domanda: a che ora mangia il mio personaggio? Che cosa mangia di preciso?

FINO ALL'ULTIMO INDIZIO È STATO SCRITTO 30 ANNI FA

Trent'anni sono molti, e Hancock non ricorda quale sia stata la sua ispirazione per la storia:

Vorrei davvero ricordarmi come mi è venuta quest'idea! Era il 1992, vivevo in uno schifoso appartamento a Hollywood e forse semplicemente ho guardato fuori dalla finestra e ho iniziato a descrivere ciò che vedevo. Ero un grande fan dei thriller psicologici e dei polizieschi, ma all'epoca iniziavano a stancarmi: nel terzo atto c'era sempre il buono che inseguiva il cattivo e riusciva a ottenere giustizia. I primi due atti erano sempre i più interessanti: in essi il mistero si dipana e si scovano tutti gli indizi. Ricordo quindi che avevo intenzione di sovvertire quel genere. Rileggere la sceneggiatura dopo tutti questi anni, per me, è stato come leggere il diario del liceo: ci vedevo al tempo stesso paura e promessa. Da allora non è cambiato molto, ho solo risistemato alcuni dialoghi, cosa che ho fatto nuovamente lavorando con gli attori per renderli più naturali. Ma c'è una cosa che ho dovuto modificare: nella versione originale approfondivo molto l'elemento delle indagini, l'aspetto forense, perché all'epoca era qualcosa di originale che nessuno faceva. Non c'era ancora CSI! Ora sarebbe sembrato ridondante e didascalico.

Quello che ricorda bene è il fatto che ci tenesse molto a coinvolgere tre attori da Oscar come Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto nel cast di Fino all'ultimo indizio:

Mi ero già ritrovato a lavorare a delle correzioni di bozze di sceneggiature con Denzel Washington, eravamo stati in Sud Africa insieme e in altri posti. Coinvolgerlo è stato scontato, per me. Quando la Warner Bros. ha deciso di realizzare il film e mi ha chiesto chi avrei visto bene come Deacon, io e Mark Johnson ci siamo guardati e abbiamo detto subito: Denzel. Abbiamo letto insieme la sceneggiatura e lui ha accettato subito. Per Baxter abbiamo deciso di puntare subito molto in alto, abbiamo pensato a Rami e lui ha accettato subito. A quel punto abbiamo deciso di continuare a puntare sempre in alto per Sparma, conoscevo Jared Leto perché mi aveva contattato dopo aver visto The Founder, e ha accettato subito! A quel punto mi sono ritrovato con una cornucopia di talenti!

fino all'ultimo indizio cast

RITROVARE LA LOS ANGELES DEGLI ANNI NOVANTA

Fino all'ultimo indizio è ambientato trent'anni fa, eppure non è stato difficile trovare gli scorci e le ambientazioni adatte nella città attuale, nonostante il volto della città degli Angeli sia cambiato tanto, e ora il film è diventato sostanzialmente un film d'epoca. Le atmosfere cupe della metropoli, tuttavia, non sono state ricreate attraverso gli effetti visivi o le scenografie, ma con una ricerca accurata delle location, come ha spiegato il regista:

Non è stato semplice, perché Los Angeles è la città più fotografata e inquadrata del mondo. Ogni angolo, ogni incrocio è stato utilizzato in qualche film o serie tv. Per noi è stato fondamentale trovare delle location che fossero iconiche e che raffigurassero fedelmente quel periodo storico, ma non in maniera eccessiva. Non volevamo, infatti, che il film sembrasse scenografato. Dovevano sembrare ambientazioni realistiche.

Elemento fondamentale nella costruzione delle atmosfere è stata la colonna sonora, per la quale è stato coinvolto il grande Thomas Newman:

Avevo già lavorato con lui un paio di volte, ma in questo caso Thomas mi ha detto, leggendo lo script, che per lui si sarebbe trattato di una colonna sonora molto diversa dal solito. Si è concentrato moltissimo sui personaggi, e discutere con lui dei personaggi ha migliorato molto il film. Lo abbiamo coinvolto durante la pre-produzione, dove ha letto la sceneggiatura e ha discusso a lungo con me, poi ha iniziato a comporre le musiche quando siamo arrivati a un primo montaggio.

Vi ricordiamo che Fino all'ultimo indizio arriverà in Italia prossimamente. Nell'attesa, potete vedere il trailer in questa pagina.

fino all'ultimo indizio backstage

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