Film d'azione per decerebrati?

Jeffrey Wells si scaglia contro gli action movie contemporanei. Ma, per farlo, prende di mira la pellicola sbagliata: Hellboy - The Golden Army, che è ben altra cosa...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Strano. Per una volta che una pellicola supereroistica contemporanea come Hellboy: The Golden Army mostra dei personaggi interessanti e un talento visionario dietro, un critico intelligente come Jeffrey Wells la utilizza come esempio di un cinema insopportabile. Dice infatti Wells:

Il problema non è tanto colpa di Guillermo quanto del genere action-fantasy. Sono stufo marcio di vedere le cose venir distrutte in un milione di pezzi. Odio la rigida formula delle grandi major legata agli FX che vuole che ci siano sempre conflitti e caos ogni 20 o 30 minuti, come se si trattasse del risultato di uno stupido grafico. Le finestre esplodono, gli edifici vengono distrutti, le vetture fanno delle giravolte in aria, gli idranti sputano fuori enormi quantità d'acqua. Che cavolo è? Si tratta delle stessa merda in ogni film che ti svuota l'anima. Che genere di idiota bisogna essere per trovare interessante questa roba dopo che è stata ripetuta 25 o 30 volte?

Ora, sul discorso generale io potrei anche concordare. La formula, in effetti, è stantia. C'è un buono e c'è un cattivo che, prima di arrivare al lunghissimo (ed interminabile) scontro finale, si trovano protagonisti di diverse scene d'azione, magari tra effetti speciali pacchiani e nessun interesse narrativo/drammaturgico. Il tutto con la sgradevolissima impressione che a dirigere il film siano i responsabili degli effetti visivi e del sonoro, mentre il regista fa finta di preoccuparsi della recitazione degli attori. Ammetto che la noia infinita mi prende spesso davanti a queste pellicole. Per rispondere alla domanda di Wells, non credo sia questione di quoziente di intelligenza. In realtà, non è neanche che lo spettatore giovane medio ami questa roba, semplicemente non pensa di avere alternativa. Di fronte a pellicole d'autore spesso pallose (colpa anche della critica, spesso incapace di far notare la differenza tra un Into the Wild e dei film due camere e cucina italiani sovvenzionati dallo stato) e ad opere drammatiche per adulti che sembrano troppo impegnative per una proiezione di evasione, molti conoscono solo un certo tipo di cinema, quello dei blockbuster appariscenti e spaccatimpani. D'altronde, molte major sono ormai convinte che il pubblico voglia solo questo, mentre non sembrano notare il successo che arride a prodotti popolari ma diversi, come è stato il caso di Matrix e della trilogia de Il signore degli Anelli.

Ora, detto questo, è difficile capire perché Wells utilizzi un film fantastico come Hellboy: The Golden Army per lanciare questa (sacrosanta) crociata. Mai come in questo caso le scene di azione non sono interminabili e risultano invece funzionali alla trama. E poi, stiamo parlando di un gruppo di superagenti indisciplinati, con un leader noto soprattutto per le sue qualità fisiche più che per il cervello: cosa voleva, una pellicola di James Ivory? Inutile lamentarsi, insomma, se il prodotto finale non è Il labirinto del fauno o La spina del diavolo. Anzi, mi viene da dire che, in un prodotto del genere, è magari più semplice per Del Toro evitare quelle debolezze di trama che mi avevano lasciato sconcertato nel suo ultimo film.

Curiosamente, anche David Poland non si unisce al coro di critici entusiasti verso Hellboy: The Golden Army, che ritiene contenga troppa roba al suo interno. Dopo essersi lamentato per l'ennesima volta di chi arriva primo nel pubblicare recensioni (forse perché a lui non capita?), sostiene che questo sia un film molto meno interessante del primo e fa notare delle cose "fastidiose". Come il fatto che al ruolo di Abe Sapien presta la voce direttamente Doug Jones e non, come capitato nel primo capitolo, David Hyde Pierce. Cavolo, che problemi. Di sicuro, prima di dire che "Guillermo goes Lucas" ci penserei un attimo, così come di definire eccessivo il film, soprattutto dopo aver difeso a spada tratta i 140 interminabili minuti di Speed Racer.

Insomma, non vorremmo proprio che sia un caso evidente di buttare il bambino con l'acqua sporca. Soprattutto se è un adorabile poppante come il secondo capitolo di Hellboy...

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