Fearless - L'esplosione di FX

Senza paura. Così si presenta al mondo della serialità FX, il basic cable channel di proprietà 21th Century Fox...

Condividi

Fearless

Senza paura. Così si presenta al mondo della serialità FX, il basic cable channel (ormai dovreste aver capito di cosa parlo, ma lo rispiego ai più duri d’orecchio: si tratta di canali via cavo che campano di abbonamenti E introiti pubblicitari) di proprietà 21th Century Fox, il colosso mediatico che governa sia lo studio cinematografico 20th Century Fox che il Fox Entertainment Group con tutto il comparto televisivo. E senza paura lo pare davvero, considerando come ha saputo inserirsi nel mondo delle serie tv ed evolversi fino a oggi.

FX nasce nel 1994 ospitando principalmente programmi trasmessi dal vivo, nel corso dei quali i presentatori interagiscono col pubblico da casa su argomenti vari, dalle notizie del giorno alla cura degli animali domestici, dallo sport alla natura. È anche una delle prime emittenti a relazionarsi con il nuovo oggetto chiamato internet, dedicando un intero show alla risposta di lettere e soprattutto email inviate alla redazione.
A questa programmazione live FX aggiunge le repliche di alcune serie classiche prodotte da 20th Century Fox, tra cui Batman, Wonder Woman e The Green Hornet.
Purtroppo lo sforzo finanziario per mantenere vivo questo tipo di palinsesto è maggiore dei ricavi ottenuti, e lentamente il canale si rinnova.

Nel 1997 FX decide infatti di puntare tutto sul pubblico maschile giovane proponendo in replica serie importanti come Buffy the Vampire Slayer, X-Files e M*A*S*H oltre alla solita library di film del gruppo 20th Century Fox. Ma il canale agguanta anche i diritti televisivi delle manifestazioni automobilistiche indette dal NASCAR.
Nel 2002 l’approdo alla serialità è segnato dal debutto dell’indimenticato The Shield. La creatura di Shawn Ryan segue le vicende di Vic Mackey, poliziotto corrotto di Los Angeles, e alla sua squadra d’assalto. Il riscontro di pubblico e critica è impressionante, tanto da rifinire al meglio l’identità del canale, testosteronico e magniloquente. La doppia identità della serie, procedurale da un lato e mob drama dall’altro, viene incarnata perfettamente dal personaggio di Vic, l’antieroe per eccellenza, uomo disposto sì a compiere atti di una crudeltà estrema, ma allo stesso tempo guidato da una rigida morale personale. The Shield calca la mano anche dal punto di visto visivo, uno tra i primi prodotti televisivi ad abbracciare pienamente il digitale nelle sue riprese sporche, sghembe, mosse e sovresposte.
A irrobustire l’offerta del canale seguirà Nip/Tuck, la storia di una coppia di chirurghi plastici un po’ soap, un po’ thriller e un po’ trash, e Rescue Me, sulle peripezie di un gruppo di vigili del fuoco nella New York post 9/11. Per la prima comedy ufficiale dell’emittente bisognerà invece aspettare il 2005 con It’s Always Sunny In Philadelphia, prodotto che riprende il genere delle commedie con il solito gruppo di amici, ma rimaneggiandolo in chiave assolutamente politically incorrect.

FX assesta qualche altro buon colpo (Damages, Dirt), ma con Sons of Anarchy trova il successore perfetto per The Shield.
Sarà il 2010, sotto la sapiente guida del presidente ed executive John Landgraf, l’anno del rinnovo qualitativo e del consolidamento del proprio successo. Proprio nel 2010 infatti tre serie richiamano l’attenzione della critica: Justified, Louie e Terrier, di cui solo le prime due sopravvivono alle forche caudine della stagione uno. Justified, il western contemporaneo con il cowboy/ranger Raylan Givens, e Louie, comedy in cui Louis C.K. riscrive se stesso e il genere comedy, aprono infinite nuove possibilità al canale e ne ampliano il pubblico di riferimento, attirato adesso da alcuni dei migliori prodotti tv in circolazione. Seguono nuove importanti hit campioni di ascolti come American Horror Story, che introduce la moda delle stagioni autoconclusive più adatte all’horror per il piccolo schermo, e opere importanti come The Americans, che rilegge gli ultimi anni della guerra fredda attraverso gli occhi di una coppia di spie russe in terra USA, e Archer, animation comedy che prende in giro spy e action drama vari.
Giunto all’apice del suo sviluppo FX decide quindi di figliare. Lancia così un nuovo canale tematico, FXX, dedicato agli spettatori più giovani (fascia 18-34 per intenderci) dove approdano alcune delle comedy prodotte sul canale madre tra cui It’s Always Sunny In Philadelphia.

Da canale testosteronico e maschile pian piano FX è diventato rifugio di molti dei prodotti più interessanti attualmente in onda. E considerato quanto bolle in pentola per l’imminente futuro (la miniserie Fargo, The Strain di Guillermo Del Toro) sembra doverlo restare ancora per un po’.

Capolavori da recuperare: The Shield

Cult di sempre: Nip/Tuck, Rescue Me, Damages, Terriers

In onda da tenere d’occhio: Louie, Justified, The Americans, American Horror Story, Sons of Anarchy, It’s Always Sunny In Philadelphia, Archer

Continua a leggere su BadTaste