Face/Off: Nic Cage esce dal suo corpo (e ha molta paura)

Face/Off è una delle più deliranti e sperimentali prove d’attore dell’intera carriera di Nicolas Cage, e non è poco

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Face/Off è il dodicesimo capitolo del nostro viaggio allucinante nella carriera di Nicolas Cage che abbiamo deciso di intraprendere mentre aspettiamo l’uscita di The Unbearable Weight of Massive Talent. Trovate tutti i capitoli dello speciale a questo link.

Il film.

Face/Off sembra un film scritto apposta per Nicolas Cage nonostante in realtà fosse stato pensato per essere interpretato da Stallone e Schwarzenegger, e nonostante al tempo il co-protagonista John Travolta fosse ancora più famoso del collega. È un film nel quale a Nicolas Cage non si chiede di fare solo quello che fa normalmente un attore, cioè fare finta di essere un’altra persona, ma gli si chiede anche di fare finta di essere un’altra persona che interpreta un’altra persona la quale interpreta lui stesso. Certo, la stessa cosa viene chiesta ovviamente anche a Travolta, ma mentre la star di Pulp Fiction affronta il ruolo con serietà e dedizione mimetica, Cage lo trasforma in uno one man show durante il quale, come ha raccontato lui stesso, è entrato talmente tanto nel personaggio da uscire dal suo stesso corpo (e avere presumibilmente molta paura).

Il cast.

Face/Off uscì tre anni dopo Pulp Fiction (e un anno dopo Orientation: A Scientology Information Film, ma questo è un altro discorso), quando John Travolta, dopo aver conquistato le famiglie d’America con Senti chi parla, era ancora una star in clamorosa ascesa (che si sarebbe arrestata altrettanto clamorosamente pochi anni dopo, circa all’altezza di Battlefield Earth), uno di quei volti che metti in locandina nella certezza che attirerà gente. In realtà il resto del cast non è da meno: si va da Joan Allen (la moglie di John Travolta) a Dominique Swain (la figlia), da Gina Gershon a Nick Cassavetes passando per John Carroll Lynch e Alessandro Nivola. Di tutti i nomi del cast, comunque, Travolta è l’unico insieme a Cage voluto esplicitamente da John Woo.

Il regista.

John Woo, appunto, che era al suo terzo film in America dopo Senza tregua e Nome in codice: Broken Arrow. Face/Off è il primo sul quale Woo ha avuto controllo quasi totale, al punto da potersi permettere di rifiutare tre volte la sceneggiatura finché non gliela riscrissero come diceva lui (cambiando per esempio l’ambientazione dal futuro al presente). È anche quello per il quale gli hanno dato più soldi – circa 80 milioni di dollari –, che Woo sfrutta al massimo delle sue possibilità con scelte creative tipo “entro la prima mezz’ora facciamo esplodere un aereo”. A oggi, Face/Off rimane forse il migliore tra i suoi film americani (o quantomeno se la gioca con Senza tregua e il secondo Mission: Impossible). Nota a margine: dopo quest’esperienza, Woo lavorerà ancora con Nicolas Cage nel cafonissimo Windtalkers.

Di cosa parla.

Face/Off parla di un terrorista tutto pazzo di nome Castor Troy, che si diverte a far saltare in aria le cose e che un giorno, mentre sta cercando di ammazzare la sua nemesi agente speciale Sean Archer FBI, fa invece fuori suo figlio. Archer giura vendetta e, sei anni dopo, finalmente riesce a catturarlo, e a spedirlo in coma a suon di botte (c’entra anche il motore di un aereo). Purtroppo, prima di venire beccato, Troy aveva installato una bomba in un luogo non meglio specificato a Los Angeles: se non si riesce a disinnescarla in tempo si rischia la strage. Cosa fa quindi Archer? La prima cosa che verrebbe in mente a chiunque: si scambia chirurgicamente la faccia con quella di Troy, si fa mettere in galera insieme a Pollux Troy, fratello di Castor e unico a conoscenza della posizione della bomba, e prova a estrarre l’informazione.

Ma siccome Castor Troy è un pazzo dalla pellaccia dura, si risveglia dal coma e scopre di non avere più la faccia. Chiama così i suoi uomini, rapisce il chirurgo e si fa installare la faccia di Archer, per aumentare il casino. Face/Off diventa così una lotta tra il bene e il male dove il bene ha assunto le fattezze del male e viceversa, e dove Nicolas Cage deve far finta di essere John Travolta con la faccia di Nicolas Cage, e John Travolta deve far finta di essere Nicolas Cage con la faccia di John Travolta – un po’ come in quell’episodio di Buffy.

E Nicolas Cage che fa?

Impazzisce completamente e non lo si tiene mai. Già il suo personaggio è un folle sopra le righe che ci ha regalato uno dei meme più famosi della mitologia cage-iana

https://www.youtube.com/watch?v=pYq6TncvhIg

ma il fatto che debba interpretarlo facendo finta di essere il buono che sta facendo finta di essere il cattivo gli lascia spazio per delirare anche più del solito – si veda la scena della rivolta in galera, guardando la quale è impossibile non immaginarsi John Woo che lo fissa tra l’attonito e il divertito e ammira il modo in cui la sua faccia si contorce mostrando tutte le emozioni contemporaneamente.

Persino Travolta fa fatica a stargli dietro, e in un paio di momenti capisce che l’unica soluzione possibile è farsi da parte e lasciarlo sfogare. In altre parole è la spalla ideale per uno dei Cage più incontrollabili di sempre (e quindi uno dei migliori).

Cage-o-meter: quanto Nicolas Cage c’è in questo film da 1 a 10?

9,5, v. l’ultima frase del paragrafo precedente.

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